Stuzzicato da un libro letto di recente, decido di andare a farmi un giretto alla banca del Pelsa, sopra Cencenighe, un posto poco frequentato che offre Panorami grandiosi, e dico Panorami con la P maiuscola visto che si va dalle Pale fino all' Ampezzo...
Cosi' solita partenza, e via con destinazione Collaz, "frazione" di Cencenighe costituita da poche case inerpicate sul monte...
parcheggio, preparativi e via si parte, inizialmente sul prato dietro le case per poi entrare subito nel bosco
Si segue il sentiero 567, in direzione Bivacco Col Mandro
Il sentiero tiracchia anche se alterna tratti piu' soft in cui apre qualche spiraglio al panorama
o esce proprio dal bosco, magari attraversando qualche frana
Daje e ridaje nel bosco, si arriva ad un vero e proprio belvedere, con un po' di prato e senza alberi, che qualcuno ha attrezzato con un tavolo e due panche... ed e' proprio un bel vedere!!!!
Approfitto della sosta per mangiare una barretta e (prima volta cosi' in basso) salta fuori la regina delle betoneghe
di solito quando mi avvicino le intravvedo che sono di vedetta, fischiano e se la danno: questa invece e' saltata fuori dal bosco quando ho scartato la barretta ed e' rimasta la a fissarmi mentre mangiavo per poi andarsene sdegnata quando ho finito... sapevo che la confezionavano la cioccolata (vedi vecchia pubblicita' ) non che se la mangiavano!!!
Passato l' incontro marmottesco ricomincio a camminare, e dai avanti per sto bosco, adesso pure ripido...
Cammina e ricammina per sto benedetto bosco, finalmente arrivo al Bivacco Col Mandro m. 1844
La Civetta e' servita!
non fai attempo ad imbambolarti guardandola, che ti giri e appero'! senza panorama qua!
faccio qua la pausa pranzo e riparto lungo il sentiero 571
e qua cambia la musica: il sentiero se tutto va bene verra' percorso si e no da 10 persone in un anno: i bolli sono presenti ma la traccia non e' evidentissima: meglio
Finalmente esco dal bosco e la montagna mostra la sua bellezza
Il sentiero praticamente non esiste: bisogna affidarsi ai bolli biancorossi (a volte troppi o superflui, a volte assenti quando servirebbero) poiche' la traccia praticamente non c'e', quando non ci sono neanche i bolli si va... "a naso", tanto la direzione generale e' inequivocabile
Nonostante la quota sia modesta (poco piu' di 2000, con qualche puntata sopra i 2100) e siamo gia' a luglio, ci sono ancora dei piccoli tratti di neve da superare
Pur non essendo l' ambiente brullo, lunare, di cui sono innamorato, e' comunque molto affascinante, mi garba!
Urca che scemo! Vi ho accennato i panorami e non ve li ho neanche mostrati! pirla!
Bhe per rimediare penso possa andarvi bene la Sud della Regina, vero?
ok dai, vi mostro anche cosa vedo alle mie spalle
Mentre io passeggio con calma godendomi il panorama, qualcun altro va di fretta
Dovevate vedere che spettacolo il polverone di neve che ha alzato quando e' entrato nel nevaietto, da restare ipnotizzati
Dai, avanti, marsch che e' ancora lunga
Falsa partenza! Mi reimbambolo a guardare verso Falcade, contornata dalle Pale di San Martino a sinistra e dal Passo San Pellegrino coi Monzoni e Cima Uomo a destra
Riparto, non prima pero' di aver dato un' altra sbirciata detro...
ancora tracce di neve...
il percorso e' tutto cosi', lungo questa mega bancata
sono mega anche i panorami!
Davanti
Di fianco
Dietro
Non male, vero?
La banca adesso si stringe iniziando a prendere le sembianze di cengia: adesso scivolare vuol dire arrivare diretti in piazza per lo shopping
I Dolomites
ormai e' solo una traccia lungo la costa
Ormai in discesa, arrivo all' incrocio con il sentiero 562, in teoria sentiero di rientro della Ferrata Fiamme Gialle
Dico "in teoria" perche' de facto e' molto piu' impegnativo di una ferrata: il famigerato sentiero de i Sech e' infatti il classico canale infido dove chi e' abituato solo ai cavi va a farsi tanto male: qua non si scherza, si fa na bischerata e si arriva in paese come missili: per farlo o si e' matti o si ha mezzo metro di pelo sullo stomaco!
i bolli rossi ci sono, ma spesso servono solo ad indicare la direzione generale del percorso: il resto te lo scegli tu, aiutandoti spesso con le mani nei frequenti passaggetti di arrampicata. Niente di trascendentale, per carita', ma bisogna fare tanta tanta attenzione
Esco dalla prima fase di rogna e vengo subito ripagato
Il sentiero taglia a sinistra concedendo qualche minuto di relax
per poi ricominciare
sara' anche bestiale, ma e' un balcone panoramico favoloso
Ultimo sforzo, venire giu' per sta roba qua
La rogna e' finita: entro nel bosco (comunque ripido) e dopo poco raggiungo il bivio per la Ferrata Fiamme Gialle
Dopo un breve tratto allo scoperto rientro nel bosco e diventa una facile passeggiata rilassante
e arrivo cosi' a concludere il mio giro in localita' Bastiani, a pochi minuti di strada da Collaz
Sono cotto come un pero, il giro e' stato estremamente faticoso (e trovare le rogne a fine giro e' sempre un po' delicato perche' hai sul groppone tutta la stanchezza) ma altrettanto remunerativo.
E per concludere degnamente, tappa al mitico Bar Bianco di Busche a spararmi un mega gelato con una tonnellata di panna montata!!!