Sentiero Bortolo De Lorenzo
Non può sicuramente essere considerato un sentiero attrezzato con quei 20 metri di fune, peraltro superflua. Neanche un semplice sentiero perchè non lo è di certo. Tanto meno un percorso alpinistico visto che le mani si usano per ravanare e molto poco per progredire, senza gradi, senza pareti da scalare. Ma tanta roba...
Senza raggiungere alcuna cima questo sentiero si mantiene in equilibrio in quel passaggio tra escursionismo+ ed alpinismo- tanto per abusare di simbologie montane. In equilibrio a mezza costa sotto le prepotenti pareti dell'Antelao, in equilibrio proprio come richiesto da parecchi suoi passaggi,in particolar modo quando si scendono o si attraversano lingue detritiche scivolose ed instabili, in particolar modo quando si attraversa il sinistro, ampio e spettacolare Giaron dell'Antelao.
Siamo agli inizi d'ottobre e la giornata, inizialmente freddina, sembra prevista con buone condizioni. Un gruppetto si porta in Cadore la sera prima, gentilmente ospitati presso la locanda Sergej's Inn e considerata la lunghezza del giro e gli impegni del venerdì sera questa è indubbiamente la soluzione ideale. Grazie Sergio!
Il giorno prima mi rileggo il report del sior Blitz di qualche anno prima... le sue perplessità su alcuni punti del giro... il local Sergej dice che due anni prima avrebbero anche 'rivisitato' il percorso e sistemato qualcosa... ma senza stravolgere quello che pur essendo un sentiero CAI, sembra essere impegnativo e per niente segnalato nel suo distacco da Sotto forc. Cadin.
Al mattino ci raggiungono gli altri, chi da più vicino, chi da più lontano... una piccola invasione che sembra risvegliare i locals al parcheggio di Vinigo.
Proprio Vinigo, si. Il percorso viene descritto con accessi dal rif. Antelao e/o dal villaggio Eni sopra Borca. Dovremmo predisporre almeno un'auto in quest'ultimo punto.. Si decide per l'anello integrale, vista la giornata, tanto per essere completi... qualche dislivello in più ma almeno dal PP si salirà costantemente ed al rientro sarà solo discesa.
La salita dal paesino è ripida ma piacevole, gli scorci autunnali non mancano
Come i panorami verso Croda de Cuz, Sassolungo di Cibiana e Sfornioi
Arriviamo a Sotto forc. Cadin e come detto non ci sono indicazioni per il Bortolo De Lorenzo. Solo una traccia verso nord, presumo volutamente per non incentivare poco esperti a mettersi nella peste.
Dal bivio verso Oltrepiave
Assecondiamo la traccia, solo quella, perchè non ci sono bolli, segni oppure ometti per un bel pezzo
Qui sbagliamo (come parecchi altri pare...) e seguiamo la traccia rasente i mughi a sinistra.
In realtà bisogna ignorarla, si risale una lingua di sassi e ghiaie a destra e ci si porta verso le pareti poco più alte, a vista, ad occhio
Ed è a ridosso delle pareti, dove la traccia è evidente, che si rinviene il primo bollo a confermare l'inizio vero e proprio del Bortolo e dove iniziano i numerosi saliscendi che sono una peculiarità dell'intero percorso. Si scende oltre e si para davanti il primo di questi...
L'ambiente diventa accattivante, lo sviluppo è sempre ovvio ed altamente spettacolare. Un primo canale di 'rovinassi' fa da aperitivo
Superato il pendio opposto, oltre l'insellatura il successivo sembra un deja vù...
Ora il cinema offre il meglio di sè
Sopra l'ennesimo valico si para davanti il toto-sviluppo. Chi spera sia un traverso più sotto ad aggirare un verde conoide... che invece appena alla sua destra, altri a sostenere che si resta in quota sotto la grossa torre.. non vorrai mica che sia la verde forcella più in alto? ma dai...
Si ravan in discesa e si traversa sotto il largo pendio di mughi, si asseconda un canalino di sassi che sembra non mollare più e questo ti combina il tiro...
In pratica non molla, si trasforma in faticoso pendio e come dalle meno rosee aspettative si esaurisce sulla più alta forcella intravvista a suo tempo
Tempo di riprendere fiato in bilico tra lo spettacolo a sud
ed il prosieguo a nord verso una larga e sinistra macchia chiara
Dopo l'ennesima discesa ci portiamo sopra il Giaron dell'Antelao
Qui l'interpretazione si sfoga. Si sa solo dove bisogna arrivare, ma per il come è tutta una scommessa... a vista
Scivola tutto, sassi e ghiaie che si muovono e scaricano tutto quello che si può muovere. Ci raccogliamo oltre il Giaron confidando che ora sia solo easy going... seeeeee...
Ci ricarichiamo con le viste circostanti
Si risale ancora una ripida traccia rasente le rocce
Oltre questa quei venti metri di fune, anche superflui, che non rendono l'etichetta di s.a.
Ennesima discesa e successiva risalita
Un breve traverso
E non può mancare naturalmente il pendio opposto da risalire
Sembra non finire più... si raggiunge un largo canale dove ci si alza con decisione
E finalmente si perviene alla sella dove sorgeva il dismesso bivacco Brunetta
Del manufatto solo qualche fittone nel terreno ed una vecchia tabella metallica
L'ambiente, a ridosso dell'Antelao, è altamente spettacolare
Scendiamo al bivio parecchio più sotto e torniamo nella direzione opposta a chiudere l'anello col sentiero che corre parallelo al Bortolo De Lorenzo a riprendere il primo tratto iniziale.
Poco sopra Vinigo ci concediamo una vista bucolica
Il Bortolo si è rivelato pienamente appagante, al di sopra di ogni aspettativa. I 1600 metri di dislivello giustificano tutti i saliscendi come pure il PP da Vinigo ma sono stati ampiamenti ripagati. Decisamente spettacolare quindi, pure nelle sue asperità, nei suoi traversi rovinosi, meritevole insomma.