DOVE OSANO I CAMOSCI: Sentiero Bortolo De Lorenzo 06/08/14

Percorsi non attrezzati con difficoltà tecniche contenute.

DOVE OSANO I CAMOSCI: Sentiero Bortolo De Lorenzo 06/08/14

Messaggioda Blitz » 10/08/2014, 11:30

Nella scorsa puntata vi avevo detto che a fine giro avevo chiamato un amico per una ravanata due giorni dopo, bene, gli spiego il programma e lui ci sta.
Questo giro origina da molto lontano: fin da bambino la mia prima uscita coi miei e coi nonni era il Rifugio Antelao, e qualche anno fa, quando ho ricominciato a scarpinare dopo 11 anni di pigrizia, mi sono ripromesso di "fare" tutti i sentieri che direttamente o indirettamente fanno capo al rifugio: l' ultimo che mi mancava era il 235: sentiero alpinistico Bortolo De Lorenzo, un vecchio viàz di cacciatori, semiabbandonato...

Ma veniamo al dunque... la sera il socio arriva dopocena, andiamo a farci un mojito in piazza, prepariamo gli zaini e via a dormire. Al risveglio scattiamo come molle e ci avviamo verso Costapiana, dove inizieremo la nostra avventura.

Al nostro arrivo ci accoglie Cima Fanton in un cielo blu limpidissimo

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salutiamo mia madre che ci ha dato un passaggio e ci avviamo lungo il sentiero 251 in direzione Rifugio Antelao, che comincia inizialmente come piacevole mulattiera ex militare nel bosco

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il socio trova pure un porcino, guardate il ritratto della soddisfazione 8-)

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arriviamo al bivio per Forcella Antracisa, il nostro sentiero abbandona la strada militare e prosegue tra i mughi

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e in breve ci porta alla chiesetta di San Dionisio

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dove ci accoglie un panorama da cinema :lovemo:

Cima Fanton (Antelao)

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Pelmo e Civetta

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Sassolungo di Cibiana, Sfornioi & co.

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Duranno (FINALMENTE!!!!!) e Cima dei Preti

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e il tripudio di picchi e guglie degli Spalti di Toro

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come da tradizione suono la campana della chiesetta

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e ripartiamo verso il rifugio

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arriviamo quindi al Rifugio Antelao, dove facciamo una bella colazione e facciamo rifornimento viveri per il pranzo

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mentre ci godiamo il panorama sulle Marmarole

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Bon, colazionati e riforniti, imbocchiamo il sentiero 250 per Forcella Piria ed il bivio per Forcella Cadin

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il sentiero inizialmente si infila nel bosco e si inerpica a prendere quota, per poi uscirne e proseguire in costa tra i mughi con grandiose vedute sull' Oltrepiave e sul gruppo del Bosconero

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Il sentiero continua a salire piacevolmente andando ad aggirare le Crode de San Piero

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diamo uno sguardo indietro

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e continuiamo a puntare verso la forcella

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arriviamo a Forcella Piria, dove l' Antelao ci accoglie dopo aver messo il ciapèl...

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breve sosta e ripartiamo subito

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per arrivare subito al bivio col sentiero 230 che ci porterà a Forcella Cadín

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Il sentiero inizia costeggiando in quota il bel vallone di Ciampestrín

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sfilando queste conformazioni bizzarre

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scende poi nel pascolo, quasi sotto le pareti della Cima Fanton

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dove troviamo parecchie stelle alpine

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e incontriamo le immancabili padrone di casa, coi padroncini, che da persone educate ci fermiamo a salutare

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dopo i saluti di rito, ci riavviamo lungo il nostro sentiero

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e raggiungiamo Forcella Cadin

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da dove proseguiamo sotto la Costa dei Landri

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fino a raggiungere il landro dove si trova il bivio per il nostro sentiero 235 Bortolo De Lorenzo

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Il sentiero al bivio e per il primo tratto non è segnalato, forse per evitare che qualche sprovveduto vada a farsi male, ma la traccia è comunque ben evidente

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davanti a noi abbiamo la Croda Castellone

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a sinistra lo spettacolo dell' Oltrepiave :lovemo:

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siamo entrati nel regno di camosci e cacciatori, zona selvaggia, qua non ci sono famigliole in infradito & via dicendo, anche se la prima (breve) parte di sentiero è in ambiente molto piacevole

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arriviamo ad un primo ghiaione, dove ci fermiamo a mangiare in velocità

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ripartiamo e ATTENZIONE, la traccia, assieme ad un ometto e a qualche sbiadito bollo rosso, induce ad andare in falsopiano aggirando un promontorio: bene, una volta aggirato si infila, tra i mughi, in un ripido canalone che non so come poi si risalga... :mmemo: :nooemo:
bisogna quindi trascurarla e risalire il ghiaione puntando alla base delle pareti

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dove troviamo l' indicazione che siamo sulla strada giusta: un vecchissimo cartello divelto che indicava il Bivacco Brunetta (distrutto da una slavina oltre 20 anni fa)

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Bene, adesso il sentiero entra nel vivo e ci presenta subito quale sarà il leit-motiv: una serie di innumerevoli saliscendi (o meglio, scendisali) giù e su per valloni e canali, alcuni stabili, altri franati

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il tutto accompagnato da coreografie del genere :lovemo:

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il primo canale si passa agevolmente

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anche se guardare in su fa impressione :shock:

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maglio guardare di lato va

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Risaliamo

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mmm meglio non scivolare :?

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dicevo, risaliamo, e finiamo praticamente incastrati tra la parete e i mughi

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Altro giro altra corsa!

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Il socio si gira a chiamarmi
"Oi Blitz muoviti con ste foto, mi hai detto di far veloce con le vacche, ma tu stai facendo il censimento dei sassi del sentiero!!!" :aaaemo:

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passiamo anche questo, e quando mi volto quasi non capisco da dove cavolo siamo venuti giù :mmemo:

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E tre!

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questa volta però il socio mi condona la pausa fotografica perché il panorama merita davvero :lovemo:

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Scendendo ci troviamo davanti due pinnacoli che sembrano spuntare da in mezzo ai mughi

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mentre risalendo siamo noi ad andarci ad infilare dentro... :maaemo:

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facendo una mega baruffa coi mughi riesco a beccarmi sto panorama da niente :lovemo:

Civetta :lovemo:

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Pelmo :lovemo:

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Croda da Lago e dintorni :lovemo:

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dopo aver baruffato per emergere tipo periscopio, mi tocca baruffare per riinfilarmi dentro :arremo:

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e quando ne usciamo... bhe ovvio, non possiamo che trovarci un bel canale ripido tra due muri di mughi da scendere, stando bene attenti a non saltare eventuali uscite :botemo:

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bhe l' uscita la troviamo facilmente perché... è un altro canale tra i mughi :botemo: :botemo: :botemo:

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Bon, torniamo su traccia "umana" ed iniziamo l' attraversamento del vallone

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quando qualcosa ci fa rizzare le antenne: le immagini non rendono, ma qua è slavato per bene, e una scivolata non vorrebbe dire andar giù qualche metro, ma finire su un salto e poi continuare ad andar giù, cosí riteniamo opportuno spendere qualche minuto in più ma assicurarci con la corda, vista anche la presenza di un bel masso perfetto per ancorarla... meglio un eccesso di prudenza che... :tieemo:

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uscito dalla rogna mi concedo una foto a Sassolungo di Cibiana e Sfornioi :lovemo:

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dopodiché ricomincia la solita solfa di mughi

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risaliamo sotto queste pareti incombenti per poi raggiungere un bel prato... aaah non mi par vero!!!!

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ah dimenticavo, anche se erbose e mugose, OVVIAMENTE siamo passati per cenge 8-)

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Approfittiamo del prato per riposare un attimo, ripartiamo, giariamo l' angolo, e... e... ELAMADONNA!!!!! :lovemo: siamo al cospetto del Valon de l' Antelào :lovemo:

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iniziamo pian piano ad aggirare e scendere

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quando arriviamo al centro del vallone arrivano i rimuginamenti... ma... adesso dove cavolo si passa? :mmemo: è tutto franato, ma franato ripido, e bisogna ragionarci un attimo perché seguire i bolli serve a poco, a volte portano sul... nulla, a volte li trovi 3 metri sopra la testa e non sai come arrivarci... :maaemo:

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Trascuriamo i bolli e attraversiamo in quello che sembra il punto più agevole, o meglio, quello meno impestato :lol:

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La fatica e gli smadonnamenti sono tanti

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e ad un certo punto per passare dobbiamo ricorrere alla picca per andare avanti e alla corda per assicurarci, ma le visioni ripagano alla grande

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finalmente recuperiamo la traccia e...

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... le nostre imprecazioni sono irripetibili: dopo aver tribolato per risalire, bisogna scendere di nuovo un altro canale parallelo al vallone :arremo:

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vabbé, tanto ormai... ce le mettiamo via, scendiamo, e andiamo a prendere l' ennesima risalita tra i mughi

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passando per un quasi-landro, dove peraltro troviamo per la prima volta indicato il numero del sentiero

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dopo il landro andiamo a fare un' altra baruffa chioggiotta coi mughi

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per poi prendere una breve cengia attrezzata

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giù è cosí

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mentre davanti sempre mughi :piaemo:

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Ad un certo punto SORPRESA! qualcuno ci sta osservando :lovemo:

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Loro ci guardano, noi li guardiamo imbambolati, poi ciascuno riparte per la propria strada...

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e qua avviene l' incredibile: giro l' angolo e passando davanti ad un landro mi trovo faccia a faccia con un camoscio, a 2 metri di distanza... non so chi sia più stupito dei due, io di sicuro sono inebetito, tanto che invece di prendere la macchina fotografica resto rimbambito a guardarlo, e quando la prendo lui è già partito in picchiata :sbaemo:

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dai rumori comunque pare che ci siano gli altri, sopra di noi, decidiamo quindi di muoverci il più silenziosamente possibile per sentire eventuali sassi che dovessero lanciare e nella speranza di rivederli...

La scelta paga... lui ci guarda

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poi chiama il socio

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e ci guardano insieme

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sotto il loro sguardo vigile, noi scendiamo e risaliamo dall' altra parte

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Dopo averci visto andar su a passo da bipede, e pure affaticati, loro decidono di darci una sfacciatissima dimostrazione di come si va in montagna, se ci provo io mi recuperano stile puzzle :shock:

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si fermano a farci marameo da sopra una roccia :lingemo:

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poi ripartono e tornano indietro

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visto? si fa cosí!!!

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Sdegnati per tanta sfacciataggine ripartiamo

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e sfiliamo di fianco a questa parete che sembra quasi scritta

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La traccia adesso prosegue comoda, per quanto si possa usare il termine comodo su questo percorso

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e arriviamo finalmente all' ultimo canalone da risalire... finalmente perché il caldo (il percorso è interamente rivolto a sud) mi ha distrutto, salgo a fatica con le gambe praticamente tagliate

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dai coraggio ormai ci siamo!

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arriviamo finalmente a Busa de la Ciaudiéra, dove 20 anni fa si trovava il Bivacco Brunetta, i cui unici resti sono una vecchissima tabella che indica il Rifugio Antelao e gli attacchi dei cavi di ancoraggio

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sopra di noi incombe il Bùs del Diàu: il buco del diavolo

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riposiamo alcuni minuti, la stanchezza si fa sentire ma non possiamo cedere: bisogna infatti scendere lungo il sentiero 232, che va giù in picchiata prima tra i mughi e poi nel bosco

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quando arriviamo al bivio con il sentiero 230, che avevamo lasciato a Forcella Cadin e sostanzialmente segue il Bortolo De Lorenzo più in basso e su terreno ben più facile, possiamo tirare un sospiro di sollievo

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ancora qualche minuto nel bosco

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e arriviamo finalmente al villaggio ENI sopra Borca, dove mia madre ci sta aspettando.
Siamo cotti come peri, distrutti, ma soddisfatti per aver completato un giro che non è proprio la classica passeggiata da morose e soprattutto non ti capita tutti i giorni.
La seconda uscita della vacanza è andata, adesso vediamo come mette il meteo, stay tuned :okkemo:
Ultima modifica di Blitz il 14/10/2017, 19:33, modificato 1 volta in totale.
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Re: DOVE OSANO I CAMOSCI: Sentiero Bortolo De Lorenzo 06/08/

Messaggioda VinciMountain » 11/08/2014, 9:16

non male.. :okkemo:

Io sono stato in zona Antelao sabato e ieri!
Ho accompagnato un gruppo del CAI-Sat (eravamo in 6 persone me compreso) a fare la normale dell'Antelao!
Dire che erano tutti cotti ma stra-soddisfatti e contenti è dire poco! :okkemo: :naaemo:
(onestamente ero abbastanza cotto anche io.. sia per la fatica ma forse anche per la "tensione nervosa" / responsabilità verso il gruppo!

E' stata una bella soddisfazione anche per me!
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Re: DOVE OSANO I CAMOSCI: Sentiero Bortolo De Lorenzo 06/08/

Messaggioda alfpaip » 11/08/2014, 10:46

Nell'ultimo mese avrò studiato il sentiero bortolo de lorenzo sulla mappa non so quante volte...

Leggere questo report dalla mia prigione jesolana è oltremodo frustrante... :(
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Re: DOVE OSANO I CAMOSCI: Sentiero Bortolo De Lorenzo 06/08/

Messaggioda Blitz » 11/08/2014, 16:29

Orcavacca Vinci complimenti, l' Antelao ce l' ho da una vita nel mirino ma ho sempre qualcosa che mi trattiene... un misto di rispetto e timore che si trasformano in una sorta di senso di inadeguatezza... :?

Alf cosa vuoi che sia un mese? io era da 4 anni che gli stavo dietro :lol:
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Re: DOVE OSANO I CAMOSCI: Sentiero Bortolo De Lorenzo 06/08/

Messaggioda VinciMountain » 11/08/2014, 20:33

Blitz ha scritto:Orcavacca Vinci complimenti, l' Antelao ce l' ho da una vita nel mirino ma ho sempre qualcosa che mi trattiene... un misto di rispetto e timore che si trasformano in una sorta di senso di inadeguatezza... :?

Alf cosa vuoi che sia un mese? io era da 4 anni che gli stavo dietro :lol:


si, io l'avevo già fatto 2 estati fà e in questo weekend (1gg e mezzo) l'ho ripetuto.. devo dire che in entrambe le volte, massimo "rispetto" e "orecchie basse".. Non per il "timore" di fare chissà cosa di difficoltà trascendentale, ma perchè comunque l'ambiente, la salita e anche la discesa sono parecchio severe e quindi è sempre meglio andarci cauti!
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Re: DOVE OSANO I CAMOSCI: Sentiero Bortolo De Lorenzo 06/08/

Messaggioda stefiza » 12/08/2014, 10:10

Che roba..... :shock: :shock: :shock: :shock:
Stefania
se non riesci a uscire dal tunnel, arredalo
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Re: DOVE OSANO I CAMOSCI: Sentiero Bortolo De Lorenzo 06/08/

Messaggioda Blitz » 12/08/2014, 10:50

ecco, sei proprio sicura di volerti far organizzare da me un giro in Gran Sasso? guarda che ti trovo tutte robe cosí eh :uhaemo:
Blitz
 
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Re: DOVE OSANO I CAMOSCI: Sentiero Bortolo De Lorenzo 06/08/

Messaggioda stefiza » 12/08/2014, 10:54

Blitz ha scritto:ecco, sei proprio sicura di volerti far organizzare da me un giro in Gran Sasso? guarda che ti trovo tutte robe cosí eh :uhaemo:

Guarda i ghiaioni non mi piacciono. Il resto.... :shock: :shock: :shock: :shock:
Solo che è inutile che cerchi di convincermi, il gran sasso non ha questi panorami
ma organizza pure dai!
Stefania
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Re: DOVE OSANO I CAMOSCI: Sentiero Bortolo De Lorenzo 06/08/

Messaggioda Sergio69 » 28/08/2014, 9:07

Complimenti. Bellissimo reportage, di uno dei sentieri 'morti' più famosi del Cadore.
Ti invidio!
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Re: DOVE OSANO I CAMOSCI: Sentiero Bortolo De Lorenzo 06/08/

Messaggioda Blitz » 28/08/2014, 20:08

In che senso sentieri "morti" ?
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