le previsioni meteo danno un venerdì bruttissimo, un sabato in netto miglioramento e, fuori da ogni più rosea previsione, anche l'arpav dolomiti meteo, domenica si sbilancia con un "splendida giornata di bel tempo".
non c'è un minuto da perdere, giovedì in falesia con un amico ci parliamo, io gli parlo della salita della settimana prima per la nord del piz di sagron e gli dico si arrampichiamo, ma come con l'alcool non posso scendere di grado
facciamo la wiessner kees al Sass d'Ortiga.Tituba, diciamo qualche altra via, ma il programma è interessante, bivacco al Menegazzi sabato sera, forcella delle mughe, attacco e via su.. viene fuori il nome della Penasa in Moiazza, accenno un forse, ma intanto penso al saluto che ogni volta mi fa dalla terrazza sta montagna..
squilla il telefono giovedì, il socio di sempre mi chiama e mi dice, si pensava alla Frish-Corradini alla Pala del rifugio, e sbram che ne scende una.. "ehmm cavolo sarebbe bello, ma ho preso parola con Marco per farne una, sarebbe brutto paccarlo.. per un momento l'egoismo che è in ogni arrampicatore seriale prende il sopravvento, ma rimango forte e lo rinchiudo in un angolino della testa..
riguardo il meteo, riguardo la relazione che tanto ormai ho imparato a memoria e scrivo un messaggio al Marco
"domenica sarà una giornata fotonica, sprecare la giornata per una via da corsi roccia del CAI è una bestemmia, facciamo lo spigolo.
Accetta.
Venerdì pomeriggio parto da Padova, sabato porto la family tutto il giorno ai laghetti di colbricon per poi stare tranquillo con la mia coscienza e anche per vedere mia figlia che gattona per pratoni
porto pure la donna a fare due tiri in falesia, una giornata intera tutta per lei; bisogna in qualche modo tenersela buona sabato alle 18.30 siamo ai Domadori, lasciamo la macchina e in 40 minuti siamo al Menegazzi, cena all'aperto con birra Raffo, spettacolo alla vista e stellata micidiale.
ore 22 a nanna
ore 7 partenza, ore 9 all'attacco, c'è la coda ovviamente, una giornata come quella di domenica in pale non si vede così spesso, ma siamo fortunati e siamo solo la terza cordata, mi metto d'accordo con quelli sopra di noi di avvertirmi quando il primo parte dal secondo tiro e parto.. non ci daremo mai fastidio, per quelli sotto sembra tengano il passo, ma al terzo tiro mi sparo 55 mt per velocizzare e ci perdono di vista..
che dire, ho i polpastrelli ancora consumati, mai trovato una roccia così ben lavorata e con tanta aderenza, batto ogni tanto, ma ammetto che è solo per abitudine, in 500 mt di via non ho mai messo mano su qualcosa di instabile.. è la sagra delle clessidre, degli spuntoni, forse avremo usato un dado ed un friend in totale.
Arrampicata intuitiva su roccia eccezionale, dire "roccia ottima" è riduttivo.
e si arriva al masso incastrato.. se una volta siete saliti al Treviso, da malga canali non può non esservi saltato all'occhio quel masso incastrato tra il pilastro e il Sass d'ortiga, è enorme e si vede dal sentiero. il tiro chiave è li V+, ti avvicini calandoti sul masso incastrato dall'ottava sosta, guardi la fessura e la vedi dritta sembra che non ci sia nulla da tenere, ti viene un groppo in gola e pensi 'ma come ca@#@ passo?' ... arrivi sotto e cambia la prospettiva..
si può fare.. respiri.. parti.. le dita sono fredde ma ormai dei andare.. sali sopra la clessidra con cordone.. punto di non ritorno .. i diavoletti alle dita, bruciano da quanto fredde sono, ma un altra clessidra con cordino, vecchio, ma è pur sempre meglio di nulla; proteggi e respiri. alzi gli occhi e il primo chiodo, 4 metri, dita ancora fredde, batto sulle gambe le mani ma nulla, ancora fredde.. fessurina a dx, traverso un poco e piazzo una protezione, non è nulla, ma alla testa serve.
Si può fare! la testa si libera, inizio a vedere i piedi, tanti punti ottimi dove metterli, arrivo al chiodo, bello, sfiato e la bolla nella quale sono entrato non mi fa sentire più nulla, il freddo non esiste più, il timore è passato, ora è più semplice, solo V, la fessura ha i chiodi, lontani ma li ha, arrivo alla fine, ultima fatica, strapiombetto da superare, la mano destra si alza in automatico, trova una presa generosissima, guardo a destra, vedo un piede, lo piazzo e sono fuori.. tutto semplice ora.. arrivo in sosta, recupero il socio.. il sole arriva e mi sento appagato.. ultimo tiro sul facile che va via velocemente e siamo in cima.. staremo un'ora a crogiolarci al sole..
e ora che faccio in pale?
PS: foto non ne ho.. ormai ho abbandonato anche il peso della macchinetta.. se volete vedere quello che ho visto, dovete andarci
