CENGIA PAOLINA - Tofane (miti puntinati...)
Inviato: 07/08/2015, 8:46
Cengia Paolina - Tofane "Take me to the fantastic place #2"
I puntinati neri... o anche ex puntinati neri...
In vecchie edizioni delle cartine alcuni sentieri allora segnati e censiti CAI ora trovano posto solo come una sequenza di punti neri, o talvolta nemmeno più quelli.
E' stato il caso di due anni fa per la cengia dei Camosci in Marmarole, qualcosa di molto suggestivo. Altre volte piccole porzioni di sentieri magari oggi dismessi o mantenuti a fatica...
Ne abbiamo altri in programma, altri che la storia delle Dolomiti ha preservato, altri che non hanno mai visto ferri, carovane di frequentatori, che magari concedono molto ma richiedono altrettanto.
La cengia Paolina, per farla breve, in vecchie edizioni Tabacco erano segnata 'rossa' quindi censita e sotto manutenzione CAI. Da parecchi anni questo non avviene più, a sentire per gestione del sentiero stesso soggetto in passato più volte a scariche varie ed intasamenti nevosi.
Resta il classico puntinato nero che implica pertanto la cancellazione dell'accesso della via dal Giussani e la naturale preventiva richiesta di info al rifugio stesso per capirne la fattibilità e le condizioni stagionali.
Nel web si trova poco o nulla... qualche foto, peraltro sullo stesso soggetto... descrizioni nulla... come se la cengia Paolina fosse solo l'aggiramento della Nemesi... mah!
C'è in verità qualche spezzone di filmato ma onestamente per niente esaustivo, anzi... L'idea di comperare un libro solo per trovare una relazione (se esiste) sulla via magari vecchia di anni... no.
Qui siamo in ambienti della grande guerra... suggestione... riflessione...
Si decide di sentire il Giussani, ed avuta conferma che ci sia passato qualcuno in stagione, si parte.
Lasciamo spazio alle immagini e solo qualche parola.
Sveglia al Giussani dopo la notte di pioggia (che a S.Vito ha fatto disastri)
Luna sulla Rozes
Alba sul Ciaval e sul Ciastel
La cengia inizia dopo il nevaio e si mantien orizzontale al centro della foto
Il nevaio è ripido, duro e compatto; il traverso non è il caso...
..ma dietro si...
Anche con una suggestiva mezza doccia
Anche stretto nella parte finale
Ed inizia la lunga e spettacolare cengia Paolina
Un secondo passo esiguo
La Rozes si allontana
Inizia l'aggiramento della Nemesi sopra un salto altissimo anche se in esposizione indiretta
I panorami ci accompagneranno tutto il giorno: verso Lagazuoi, Fanis, Ciaval, Ciastel
Lo sviluppo della cengia Paolina sotto la Nemesi
La sottostante Val Travenanzes
I vecchissimi segnavia restano lungo la cengia... al centro il secondo nevaio da superare
Passaggio dall'aspetto critico con antro per riparo
Altro breve passo un pò esposto
ma in realtà più comodo del previsto
La Nemesi
Il secondo nevaio è in parte attaccato alla parete ed è più semplice aggirarlo sotto
La luna sembra volerci accompagnare
Continua passo dopo passo l'accosto alle pareti
Ed anche la Furcia Rossa spunta
Ora la cengia si stacca nettamente sopra i dirupi ma diversamente da quel che credevamo non scende verso la spalla erbosa
In pratica (col senno di poi) si tratta di salire a destra verso il circo di Potofana
A sinistra una spalla con traccia di sentiero che dovrebbe scendere in Val Travenanzes; tracce e segnavia ci fanno salire su rocce a destra
Un camino terminale...
Sul pianoro di sassi dove un tempo persisteva un vasto fronte di ghiaccio, ora solo sassi e resti di guerra
Ricerca di qualche ometto/traccia
Siamo sotto la nord della Tofana di Mezzo
Meglio rinforzare o anche creare qualche ometto...
Individuata la cengia sotto la parete di destra si scendono parecchi metri
Un altro passo esposto e bagnato
Sopra la Val Travenanzes
Crodaccia e Croda Rossa
Dopo l'ennesimo aggiramento la prosecuzione sull'ultimo tratto della cengia Paolina
Non prima di altra stancante risalita
E meritata sosta
Dietro di noi, al limitare della Furcia Rossa ora anche il Vallon Bianco
Si accostano alcune vecchie postazioni
Qui termina la cengia Paolina, all'innesto col sentiero che sale dalla sottostante Val di Fanes
Il resto è un lungo accosto (per la prima parte in faticosa salita) sotto la parete del Formenton e della Tofana di Dentro
Per scendere finalmente fino a forcella Ra Valles
E concederci i panorami finali lungo la discesa al parcheggio della seggiovia di Pietofana:
Tofana di Mezzo - Tofana di Dentro - Formenton
Gruppo del Sorapis
Gruppo del Cristallo
Qualche info: dislivello di salita complessivo ca. 700 metri - lunghezza... tanta! - ore 7.30 escluse soste (ridotte) ma sono i nostri tempi, da Somari. In verità tra le 8/9 ore sarebbe più corretto.
Nella sua complessità diremmo un 'giretto' impegnativo. I passaggi prettamente esposti/impegnativi sono pochi e contenuti, qualche tratto di I, ma nel complesso un percorso da affrontare con attenzione e preparazione. Soddisfazione? IMMENSA!
Le condizioni sono ottime, questa sarebbe una buona stagione...
Perdonate se le foto sono parecchie ma il giro è decisamente lungo e spero qualcuno sia tentato di rifarlo.
In tal caso vi chiediamo di rinforzare e magari creare qualche altro ometto soprattutto nel pianoro di sassi sommitale dove ci si può imbarcare nella ricerca della traccia. A breve nel nostro sito una dettagliata relazione che ognuno può scaricare.
Per ogni info chiedete.
p.s. se qualcuno si dovesse chiedere come mai su Alpinismo e non Escursionismo... beh... è una nostra valutazione; se la fate poi dite la vostra...
I puntinati neri... o anche ex puntinati neri...
In vecchie edizioni delle cartine alcuni sentieri allora segnati e censiti CAI ora trovano posto solo come una sequenza di punti neri, o talvolta nemmeno più quelli.
E' stato il caso di due anni fa per la cengia dei Camosci in Marmarole, qualcosa di molto suggestivo. Altre volte piccole porzioni di sentieri magari oggi dismessi o mantenuti a fatica...
Ne abbiamo altri in programma, altri che la storia delle Dolomiti ha preservato, altri che non hanno mai visto ferri, carovane di frequentatori, che magari concedono molto ma richiedono altrettanto.
La cengia Paolina, per farla breve, in vecchie edizioni Tabacco erano segnata 'rossa' quindi censita e sotto manutenzione CAI. Da parecchi anni questo non avviene più, a sentire per gestione del sentiero stesso soggetto in passato più volte a scariche varie ed intasamenti nevosi.
Resta il classico puntinato nero che implica pertanto la cancellazione dell'accesso della via dal Giussani e la naturale preventiva richiesta di info al rifugio stesso per capirne la fattibilità e le condizioni stagionali.
Nel web si trova poco o nulla... qualche foto, peraltro sullo stesso soggetto... descrizioni nulla... come se la cengia Paolina fosse solo l'aggiramento della Nemesi... mah!
C'è in verità qualche spezzone di filmato ma onestamente per niente esaustivo, anzi... L'idea di comperare un libro solo per trovare una relazione (se esiste) sulla via magari vecchia di anni... no.
Qui siamo in ambienti della grande guerra... suggestione... riflessione...
Si decide di sentire il Giussani, ed avuta conferma che ci sia passato qualcuno in stagione, si parte.
Lasciamo spazio alle immagini e solo qualche parola.
Sveglia al Giussani dopo la notte di pioggia (che a S.Vito ha fatto disastri)
Luna sulla Rozes
Alba sul Ciaval e sul Ciastel
La cengia inizia dopo il nevaio e si mantien orizzontale al centro della foto
Il nevaio è ripido, duro e compatto; il traverso non è il caso...
..ma dietro si...
Anche con una suggestiva mezza doccia
Anche stretto nella parte finale
Ed inizia la lunga e spettacolare cengia Paolina
Un secondo passo esiguo
La Rozes si allontana
Inizia l'aggiramento della Nemesi sopra un salto altissimo anche se in esposizione indiretta
I panorami ci accompagneranno tutto il giorno: verso Lagazuoi, Fanis, Ciaval, Ciastel
Lo sviluppo della cengia Paolina sotto la Nemesi
La sottostante Val Travenanzes
I vecchissimi segnavia restano lungo la cengia... al centro il secondo nevaio da superare
Passaggio dall'aspetto critico con antro per riparo
Altro breve passo un pò esposto
ma in realtà più comodo del previsto
La Nemesi
Il secondo nevaio è in parte attaccato alla parete ed è più semplice aggirarlo sotto
La luna sembra volerci accompagnare
Continua passo dopo passo l'accosto alle pareti
Ed anche la Furcia Rossa spunta
Ora la cengia si stacca nettamente sopra i dirupi ma diversamente da quel che credevamo non scende verso la spalla erbosa
In pratica (col senno di poi) si tratta di salire a destra verso il circo di Potofana
A sinistra una spalla con traccia di sentiero che dovrebbe scendere in Val Travenanzes; tracce e segnavia ci fanno salire su rocce a destra
Un camino terminale...
Sul pianoro di sassi dove un tempo persisteva un vasto fronte di ghiaccio, ora solo sassi e resti di guerra
Ricerca di qualche ometto/traccia
Siamo sotto la nord della Tofana di Mezzo
Meglio rinforzare o anche creare qualche ometto...
Individuata la cengia sotto la parete di destra si scendono parecchi metri
Un altro passo esposto e bagnato
Sopra la Val Travenanzes
Crodaccia e Croda Rossa
Dopo l'ennesimo aggiramento la prosecuzione sull'ultimo tratto della cengia Paolina
Non prima di altra stancante risalita
E meritata sosta
Dietro di noi, al limitare della Furcia Rossa ora anche il Vallon Bianco
Si accostano alcune vecchie postazioni
Qui termina la cengia Paolina, all'innesto col sentiero che sale dalla sottostante Val di Fanes
Il resto è un lungo accosto (per la prima parte in faticosa salita) sotto la parete del Formenton e della Tofana di Dentro
Per scendere finalmente fino a forcella Ra Valles
E concederci i panorami finali lungo la discesa al parcheggio della seggiovia di Pietofana:
Tofana di Mezzo - Tofana di Dentro - Formenton
Gruppo del Sorapis
Gruppo del Cristallo
Qualche info: dislivello di salita complessivo ca. 700 metri - lunghezza... tanta! - ore 7.30 escluse soste (ridotte) ma sono i nostri tempi, da Somari. In verità tra le 8/9 ore sarebbe più corretto.
Nella sua complessità diremmo un 'giretto' impegnativo. I passaggi prettamente esposti/impegnativi sono pochi e contenuti, qualche tratto di I, ma nel complesso un percorso da affrontare con attenzione e preparazione. Soddisfazione? IMMENSA!
Le condizioni sono ottime, questa sarebbe una buona stagione...
Perdonate se le foto sono parecchie ma il giro è decisamente lungo e spero qualcuno sia tentato di rifarlo.
In tal caso vi chiediamo di rinforzare e magari creare qualche altro ometto soprattutto nel pianoro di sassi sommitale dove ci si può imbarcare nella ricerca della traccia. A breve nel nostro sito una dettagliata relazione che ognuno può scaricare.
Per ogni info chiedete.
p.s. se qualcuno si dovesse chiedere come mai su Alpinismo e non Escursionismo... beh... è una nostra valutazione; se la fate poi dite la vostra...