Il grande pubblico, la massa, sa bene che nelle Dolomiti ci sono una Regina, la Marmolada, un Re, l' Antelao, e un Caregon del Padreterno, il Pelmo: non tutti pero' sanno che c'e' anche una Principessina, piu' piccola di questi colossi ma bellissima: il suo nome e' Cridola.
Cosi' il 10 agosto decido di andare a trovarla: per un percorso semplice? non sia mai! se non vado a impegolarmi non sono contento!
vado per il Sentiero Attrezzato Giovanni Olivato, un percorso dalla storia travagliata a causa dei continui franamenti: ogni tot di anni il Comune ordina la chiusura, poi il CAI va a risistemare, poi frana di nuovo, poi ripristinano, poi rifrana... alla fine pure la Tabacco si e' arresa e sulle ultime edizioni l' ha segnato in puntinato nero...
Parto dalla base a Pieve di Cadore con un tempo grigio ma che l' ARPAV da in miglioramento gia' dal mattino, speriamo bene, e vado al Passo della Mauria dove comincia il Sentiero 325
si comincia con una tranquilla strada militare nel bosco, che ogni tanto offrirebbe anche qualche bello scorcio se non fosse nuvolo (eh ma tra poco si apre, lo dice l' ARPAV!)
arrivo in breve all' ex caserma del Miaron, in posizione panoramicissima
sempre sentiero 325: Sentiero Olivato con destinazione Bivacco Vaccari
comincia tranquillo e panoramico tra i mughi
ma subito richiama all' attenzione con un primo canale franoso da attraversare
via, passato il canale si torna tra i mughi...
e arriva la sorpresa!!! ci sono mirtilli anche per dispetto, e goloso come sono rallento di brutto perche' la mirtillaia e' lunga almeno un kilometro!!!!
che buoni!!!
Riprendo a camminare per questo sentiero che mi rendo conto essere una lunga cengia "mimetizzata" dai mughi, alternata con quelche canalino franato
dopo una svolta arrivo ad attraversare un bel ghiaione: inizio a respirare aria di casa
e verso le Tre Cime comincia timidamente a schiarire
ancora qualche metro e arrivo alla chiara indicazione che sono sulla strada giusta
adesso comincia il divertimento!!!
Su per il ghiaione!!
arrivo cosi' al primo tratto attrezzato: una breve paretina dritta da salire, a lato di un canale che tanto per cambiare e' franato
riparto tra i mughi, costeggiando il ghiaione
per proseguire a mezza costa
adesso comincio a vedere cosette simpatiche: un bel canalone ghiaioso da attraversare
e dietro comincia ad intravvedersi qualcosa di veramente bello
tra un canalino e l' altro mi avvio verso il canalone
il terreno inizia a farsi friabile ma e' "piacevole", inoltre sulle Tre Cime si e' aperto: dai Sole vieni anche qua!!!
adesso e' una bella cengia ghiaiosa: fiko
il canalone da lontano sembrava parecchio peloso, ma con un sentiero rasente le pareti e qualche attrezzatura passo senza troppi problemi, pensavo peggio
Appero'! mica male!!!
Spettacolo! questo per me e' uno dei passaggi "paesaggisticamente" piu' belli del sentiero
Torno a camminare sul "civile" e a dedicarmi al panorama
quando improvvisamente mi trovo davanti un gendarme: "si lei e' abbastanza selvadego per passare di qua, ma faccia attenzione" mi dice
Lo saluto e proseguo lungo la cengia
lo scenario si fa sempre piu' interessante!!
Il sentiero continua relativamente tranquillo sulla cengia, e non sapendo ancora cosa mi aspetta dopo qualche curva mi godo il panorama
Arrivo nei pressi di un grandioso circo franoso
Visto da qua sembra anche banale...
ma iniziano ad arrivare segnali molto sospetti: vedete quei due roccioni la in mezzo? bene, sono stati attrezzati 3 anni fa, peccato che le attrezzature siano perfette ma inutilizzabili visto che si trovano a oltre 4 metri da terra e non c'e' verso di raggiungerle
e infatti mi trovo adesso su un canale estremamente ripido e friabile: seguendo la traccia ed i bolli rossi piu' recenti, lungo i tratti meno instabili, arrivo circa a meta'
problema: adesso son kazzi: oltre che ripido, adesso il fondo e' pure skifomerda: sembra fango secco, viene giu' solo a guardarlo. Inizio ad attraversare cercando i punti meno rognosi e vedo che dall' altro lato ci sono delle attrezzature che salgono un po' piu' a monte: vedo che qualche metro piu' in su sembra piu' fattibile e decido di salire, ma nel momento in cui giro il peso viene giu' tutto
finisco pancia a terra e scivolo giu' per qualche metro: quando mi rialzo valuto i danni alle gambe (tante botte e un graffio unico da ginocchio a scarpone), ringrazio i guanti da ferrata per avermi salvato le mani (arrivato a casa li ho dovuti buttare via) e imprecando riparto
Mi giro a guardare il luogo del delitto, simpatico vero?
Bene, il grosso e' fatto, e proseguo sul sentiero che adesso e' piu' tranquillo
ovviamente tranquillo qua e' una parola grossa
poi giro l' angolo e iniziano ad apparire le meraviglie
percorro l' ultimo tratto di cengia attrezzata
Adesso mi godo l' ambiente
e mi trovo di fronte lei: la Principessa
finita la cengia, il sentiero adesso entra in mugheta e manca poco al bivacco
il paesaggio e' a dir poco stimolante
flashback: si torna in ghiaione! e comincia pure a piovigginare! ARPAV se ci sei batti un colpo!!!
anche se pare ben piu' stabile dei precedenti viste le fioriture presenti
entro in una conca magica
ed arrivo finalmente al bellissimo Bivacco Vaccari, in posizione splendida circondato dal Cridola, dove mi fermo per riposare e mangiare un boccone: sono
A PRANZO CON LA PRINCIPESSA
L' ambiente e' semplicemente spettacolare e finalmente il tempo si apre!!!
serve commentare?
finito di intrattenermi con la Principessa riparto lungo il sentiero 340, lo spettacolo in cui sono immerso mi fa dimenticare il dolore alle gambe
Il sentiero risale agevolmente il ghiaione tenendosi in costa
e velocemente raggiungo la Forca del Cridola, che separa la Val Cridola dal Vallonut di Forni
da qua il sentiero scende su terreno friabile ma sempre a mezza costa, tranquillamente
perfetto, un finale rilassante penso io...
Panorami da sballo su monti mai visti prima (e che nel giro di 10 giorni mi trovero' ad attraversare!!! )
dicevo finale rilassante...
peccato che il finale sia pure peggio dell' inizio!!!!
devo infilarmi in quella roba la
esticaXXi!!!! devo scendere un canalino stretto ripidissimo e marcissimo: farlo in discesa e' pericoloso ma gestibile, farlo in salita... auguri, non ho la minima idea di come si riesca a salire per una roba del genere
Arrivo al Bivio de La Mescola, dove prendo il sentiero 348: tranquillo ed accompagnato da bei panorami
arrivo a Forcella Fossiana
altro round di spettacolo della natura
il sentiero sembra tranquillo in costa sul ghiaione...
...ma TAAAAC sorpresa: bisogna scendere per il ghiaione, che e' si amplissimo, ma anche ripido e, tanto per cambiare, franosissimo: ah non li fanno piu' i ghiaioni come una volta
L' ambiente comunque ripaga e appena fuori dalla rogna me lo godo appieno
il Sole si incastra tra due picchi: si e' incrodato pure lui
Il sentiero adesso si infila tra i mughi, ma non perde la sua peculiarita' di sentiero da capre, non sia mai!!!
anzi per gradire ci son pure questi!!
alla fine entro nel bosco, e' quasi finita
scendo tranquillamente al passo della Mauria, senza storia, total relax
Questo giro mi ha distrutto in tutti i sensi (per colpa della caduta resto fermo 4 giorni, un' eresia!!!) ma e' stato uno spettacolo mai visto, in zone poco frequentate, che consiglio a chiunque... se la senta di andar su per di la!! AUGURI!!!