Lo scorso fine settimana, causa impegni lavorativi, non prevedeva uscite.
Come sempre però, dopo le vacanze, rimane quella forte voglia di montagna, quella per la quale ogni tanto mollerei tutto per trasferirmi in Dolomiti, allo scopo di depennare dalla lista dei desideri almeno una parte di quegli itinerari/mete che prima o poi devo raggiungere.
In qualche modo mi libero all’ultimo momento per la domenica, trovo un compagno di avventura (il Cino) e decido la meta: Croda Granda, sulle Pale di San Martino.
Scelgo come base di appoggio la Val Canali, almeno così posso variare parzialmente il percorso di andata da quello di rientro, salendo dalla ferrata Fiamme Gialle e scendendo per i Vani Alti.
Nonostante il Cino sia un vero e proprio camoscio, evito di dirgli tempi (9/10 ore) e dislivello previsto (all’incirca 1800 mt. D+).
La giornata, come da previsioni, è freddina (finalmente) ma splendida.
Parcheggio nei pressi di Malga Canali, il percorso al mattino è tutto in ombra, con mio sommo gaudio.
Risaliamo velocemente la Val Canali, scartiamo per il Vallon del Coro e in 2 ore e mezza siamo all’attacco della ferrata.
La relazione presente nel sito è perfetta, tranne per il fatto che la ferrata mi è sembrata abbastanza semplice rispetto a quanto indicato.
Spettacolare il momento in cui sbuchiamo sulla Forcella del Marmor, al termine del percorso attrezzato: dopo essere stati all’ombra per tutta la mattina, veniamo letteralmente accecati dal sole e dai riflessi.
Ancora pochi passi e siamo al Bivacco Reali,
fissato su un pianoro lunare: da una parte si inabissa la Val d’Angheraz, dall’altra la Val Sprit,
a far da contorno in 1° piano le splendide Cime del Marmor,
dei Vani Alti e la nostra meta, la Croda Granda.
Dal bivacco scendiamo alla Forcella Sprit, perdendo poco più di 50 mt di dislivello, per poi risalire gli sfasciumi prima lungo una facile traccia, poi una cengia ed infine la docile cresta.
Dalla vetta il panorama a 360° è magnifico e spazia dalla catena meridionale a quella settentrionale delle Pale,
il gruppo Costabella–Cima Uomo, Civetta, Pelmo, Antelao….bellissimo!
Rimaniamo quasi un’ora sulla cima e poi, rientrati al Bivacco Reali, risaliamo le pendici della cima dei Vani Alti
per poi addentrarci negli stessi Vani Alti: altro pianoro solitario, cullato dal Sass de Camp
cui fa da sfondo il Sass d’Ortiga.
Ora inizia la parte più impegnativa dell’escursione, la discesa per il sentiero dei Vani Alti, un percorso predisposto per essere attrezzato ma mai completato.
Si scende lungo una parete con vari passi di 1° e per alcune cenge molto esposte.
Affrontiamo con cautela, soprattutto per la stanchezza, l’entusiasmante percorso per rientrare in Val Canali.
Tempo di incrociare una coppia quasi stremata a 10 minuti dal Treviso (ma ci metteranno mezzora a raggiungerlo), di farci una birrazza al Treviso e rientriamo all’auto.
Alla fine saranno poco più di 8 ore di cavalcata, soste comprese.