la mia seconda avventura in assoluto con le ferrate mi ha portato a Roure, frazione Balma. Devo dire che rispetto alla prima esperienza con Rocca Clarì di Cesana sono rimasto un pelo deluso, ma credo sia inevitabile, a quanto ne so Rocca Clarì è una tra le più belle e impegnative della val di Susa, e poi si sa: la prima volta ha sempre un che di magico
.Tornando alla ferrata in questione: parliamo di un escursione di circa 400 metri con un bel ponte tibetano e dei discreti tratti verticali continui. Il primo tratto ci fa subito capire come si svilupperà il percorso, una bella scala verticale con una bella cengia in cima che ci porta in orizzontale per arrivare poi al ponte tibetano. Il panorama è molto bello, non abbiamo strade o stradoni sotto di noi, solo roccia e verde.
Personalmente ho trovato la roccia molto polverosa e in alcuni punti con arbusti e spine che rompono un po' le scatole se si vuol "giocare" a non usare gli appigli artificiali come il sottoscritto.
Il rientro segue un sentiero che è davvero molto scosceso e a rischio scivoloni. So che ci dovrebbero essere due sentieri e sinceramente non so quale ho preso
.Durante il rientro abbiamo incrociato un camoscio che si faceva i fatti suoi tra la vegetazione. Oltre a noi ho visto solo un'altra comitiva in tutta la giornata. Credo che il posto non sia molto frequento.
Durata dell'ascesa un oretta e mezza circa.
Giudizio finale positivo. Ottimo modo di passare una giornata in montagna lontano dai soliti sentieri stra battuti. Poco prima della base si trova anche un settore con falesia. Il parcheggio è nel paese e l'avvicinamento dura poco più di un quarto d'ora.
Ecco qui qualche ripresa fatta alla bell'e meglio.
https://www.youtube.com/watch?v=nK7N-NYHHy8