Consideravo l'estate 2017 estremamente avara di montagna. Invece qualcosa sono riuscito a fare, ritagliando spazi qua e la. Non l'Amalia con i somari purtroppo, ma venerdì e sabato col mio solito compagno di avventura abbiamo deciso, un po' all'ultimo e prendendoci tempo con le unghie, di salire verso il Tires e il Molignon, zona Catinaccio nord.
E' tanto infatti che volevo percorrere la famosa e celeberrima ferrata Laurenzi. Vengo a sapere, dal forum e da internet, che era stata chiusa un anno e rifatta. Completamento avvenuto una ventina di giorni fa. Sono un po' deluso perché mi attirava il suo aspetto alpinistico con passaggi esposti e sprotetti. Pazienza. Ormai siamo in ballo e balliamo.
I giorni migliori per il meteo sarebbero sabato e domenica ma domenica il socio non può e decidiamo per venerdì e sabato consapevoli che venerdì probabilmente lo passeremo in rifugio. E così sia. Arriviamo al rifugio Alpe di Tires (bello ma caro ammazzato....) e possiamo solo buttarci a riposare. Proviamo a sfruttare uno squarcio di sole per salire i Denti di Terrarossa, ma dopo mezz'ora siamo rispediti indietro dalla pioggia. Ritiro. Tenteremo il tutto per tutto il giorno dopo.
Sabato tempo bello, freddo bestia, ma si va. Alle 6.15 in partenza e saliamo il Molignon per la Laurenzi. La nuova via ferrata è bella, difficile ma non troppo, con panorami da urlo, frequentatissima!!! (io ho trovato una sola persona, il mio compagno d'avventura e lui me....). Dopo meno di tre ore arriviamo in fondo. A questo punto decidiamo per il ritorno....più impegnativo...forcella Antermoia, forcella Molignon...un saliscendi faticoso, anche se in un ambiente eccezionale. Stride un po' vedere nessuno sulla Laurenzi e centinaia di turisti in zona Principe.
Nel complesso....non so come fosse prima ma ora la Laurenzi, perfettamente e completamente attrezzata, è una ferrata di difficoltà media (o forse poco più). La famosa cresta prima sprotetta ora è assicurata con un cavo continuo che ti costringe a stare un po' più basso della linea di cresta sul lato Fassa. Prima, senza corda, potevi passare (credo) sul filo e immagino che......il sederino si stringesse per bene dalla concentrazione . I panorami sono fantastici e la frequentazione resta ancora bassa.
Per quanto riguarda l'annosa questione del senso di percorrenza. Se prima era raccomandabile la direzione Tires-Antermoia per avere i tratti sprotetti in salita (che poi non ho capito bene quali fossero di preciso questi tratti sprotetti in salita, nemmeno rileggendo il post di Blitz...) adesso sarebbe preferibile il senso inverso Antermoia-Tires. Uso il condizionale perché, mentre lato Tires l'avvicinamento all'attacco è semplice, lato Antermoia c'è da sputare sangue su un canalone ghiaioso infame e non segnato che, percorso in discesa, ci ha fatto crepare, figuriamoci come dev'essere in salita (Blitz come diavolo fanno a piacerti....). Se un giorno all'Antermoia decidessero di sistemare quel canalone e di segnalare meglio l'attacco della via, allora a quel punto la direzione Antermoia-Tires avrebbe vinto su tutti i fronti.
Oppure c'è la terza possibilità che forse è la meno faticosa, ovvero Laurenzi in entrambi i sensi...partenza dal Tires e poi, una volta in fondo, rientro per la stessa ferrata ripercorsa al contrario.... Non so. Sta di fatto che voglio sicuramente rifarla nel senso Antermoia-Tires aggiungendo, magari, il sentiero Maximilian alla fine.
Saluti a tutti.