Fanes - Via della Pace - two steps

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Fanes - Via della Pace - two steps

Messaggioda alverspir » 23/09/2015, 9:56

Fanes - Via della Pace

Questo racconto va in onda in due step, anche perchè è stato percorso in tale modalità.
La lunga dorsale che chiude a sud la zona di Fanes e che precipita sulla bellissima sottostante Val Travenanzes, è piuttosto lunga. Dalla Croda del Vallon Bianco ad est a seguire le sei cime di Furcia Rossa, il monte Casale ed il monte Cavallo. In verità la sua prosecuzione storica va ben oltre toccando le varie cime di Fanis ma quel tratto (attrezzato nella grande guerra) ora è da molto dismesso e presenterebbe ostacoli non da poco.
Iniziamo quindi con la zona est, la Croda del Vallon Bianco (anche segnavia VB) oggetto di conoscenza lo scorso agosto per proseguire con la traversata della Furcia Rossa (segnavia FR) di questo settembre. La zona, teatro della prima guerra mondiale, era sotto il controllo austriaco e tutta la lunga dorsale serviva da controllo e tiro verso le postazioni italiane delle Tofane. Tutta la lunga linea dal Vallon Bianco alle cime di Fanis era presidiata, strategicamente e logisticamente, con postazioni, casermette, gallerie, teleferiche, collegamenti telefonici, una vera e propria cittadella militare lunga chilometri lungo la cresta che oggi rappresenta il confine Veneto-Alto Adige.
Il mio personale approccio alla zona, iniziato in verità pochi anni fa, ha voluto che il destino lasciasse per ultimo questo tratto, quasi a conservare la storia come atto finale. Negli anni scorsi prima sul Col Bechei, su La Varella e Conturines, in passato su Fanis e Tofane ma solo poche settimane fa sulla cengia Paolina che corre parallela alla cresta ma separata dalla profonda Val Travenanzes.

Step 1 - Croda del Vallon Bianco - agosto 2015
L'intento iniziale era di tentare l'accoppiata Vallon Bianco e Furcia Rossa ma la cosa avrebbe richiesto troppo tempo, altra preparazione e soprattutto far tutto di corsa... cosa che rifugge dall'ideale percorrenza montana in generale ed in particolar modo in posti del genere. Se poi anche il meteo ti elargisce incertezza al pomeriggio... ecco che il giro al 'solo' Vallon Bianco si è rivelato giusto e corretto in tutti i sensi.
La cosa si fa in giornata quindi si opta per l'approccio meno impegnativo e lungo, quindi arriviamo a capanna Alpina presto e saliamo al balcone del Col di Locia sovrastato dalle Conturines e dal Bandarac
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Poi sui, bellissimi per carità, ma lungamente fastidiosi saliscendi del Plan dell'Ega sin quasi a malga Fanes dove si devia sui segnavia VB-FR-17.
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Da questo punto in poi si entra in ambiente isolato e per niente frequentato. Siamo vicinissimi alle orde turistiche del fondovalle, dell'altopiano di Fanes ma ci rendiamo conto che su queste deviazioni pur piene di storia, fascino e natura si muovono in pochi. Scorgiamo le sagome del Vallon Bianco e della Furcia Rossa.
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Il sentiero è un vecchio camminamento di guerra (come tutti quelli della zona d'altronde) e ci conduce tra la Croda del Vallon Bianco e la Furcia Rossa II
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Lasciamo a dx la cengia d'approccio per la Furcia Rossa
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Proseguiamo verso il Vallon Bianco
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Al bivio successivo ancora ad est ed iniziano i traversi su cenge della guerra lunga la Croda del Vallon Bianco
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Sul Vallon Bianco
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Pochi i panorami da mostrare in questa giornata non particolarmente limpida
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Scendiamo al bivio e brevemente saliamo alla Furcia Rossa II dove è ancora presente la baracca Baccon-Baborka, assai spartano ed essenziale ricovero d'emergenza
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Il meteo inizia a lamentarsi e si decide di abbandonare qualsiasi altra opzione. Ci godiamo solo qualche veduta...
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...ma soprattutto una osservazione particolare sul Vallon di Ciampestrin per l'idea prossima che iniziamo ad elaborare
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La cresta tra Cavallo e cima Fanis nord
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Sentiamo i tuoni e rientriamo a capanna Alpina a tempo di record, neanche le numerose biciclette che corrono sul sentiero ci stanno dietro. Evitiamo per pochi minuti la pioggia e facciamo le nostre considerazioni. Il giro da capanna Alpina è lungo soprattutto nel prolungato aggiramento del gruppo del Ciampestrin. Il rientro per la stessa via implica tutti quei fastidiosi saliscendi che - seppur in ambiente fantastico - dopo una lunga scarpinata con metri e metri di dislivello ti fanno sbuffare.
E' proprio questo che ci concediamo ultimamente. Lunghi giri, magari con parecchi metri ma possibilmente senza ritornare per la stessa via, in particolar modo quando questa si allunga nel suo sviluppo e sembra non concederti alternative.

Per la restante Furcia Rossa e le vicine cime del Casale e del Cavallo bisogna trovare il modo di non rientrare ancora una volta per la stessa via di salita, bisogna trovare una possibile alternativa... Le cartine, la foto del ghiaione che scende dopo il Cavallo sul Vallon Ciampestrin e la conferma dal libro di Fabio Cammelli, ci confermano che si può fare. Ci studiamo ogni dettaglio della carta, ogni (raro) resoconto ma soprattutto le foto fatte il mese prima.
Come direbbe il Blitz: "Quel ghiaione s'ha da fare".
D'altronde percorrere la Furcia Rossa, salire al bivacco della Pace, al Casale, al Cavallo per poi ritornare sui propri passi lungamente sul 17 e rifare per l'ennesima volta la solita via di rientro... no. Mai!

Step 2 - Furcia Rossa / Biv. della Pace / monte Casale / monte Cavallo / Vallon Ciampestrin - settembre 2015

Oggi con me e Dario c'è anche Mattia (Tarzan). La giornata viene data splendida e si inizia bene con il Sella
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Salendo vogliamo solo verificare che il 'nostro' ghiaione di fine giro sia pulito...
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Il meteo ci ripaga sull'iniziale, solito, lungo ed ormai straconosciuto approccio...
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Una lontana occhiata al Castello che troveremo verso la fine del giro...
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Il Col Bechei
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Oggi questa facile cengia è il nostro inizio
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Intravvediamo la Furcia Rossa III dove corre la sua breve ferrata di salita
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Ma qualche attrezzatura la troviamo anche per scendere dalla cengia iniziale
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Alle spalle la Furcia Rossa II visitata nella precedente occasione
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Ora sulle abbastanza facili e mantenute attrezzature della ferrata dove comunque non manca l'esposizione
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Comincia anche il rito (oggi prolungato) delle panoramiche...
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Sulla Furcia Rossa III
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Sempre lei, la Croda Rossa
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Mattia e Dario
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Le successive cime di Furcia Rossa IV, V e VI e dietro Casale, Cavallo e Campestrin
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Altopiano di Fanes
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Il secondo tratto di ferrata in discesa, sempre sui vecchi camminamenti militari
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Queste scale fino ai primi anni '70 erano ancora quelle in legno...
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La risalita intermedia verso il Castello e dietro Casale e Cavallo
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Il gruppo del Campestrin
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Si ritorna verso la linea di cresta dove abbondano le vecchie postazioni
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Il monte Castello
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La Val Travenanzes sotto le Tofane e la cengia Paolina... oggetto di nostri studi esplorativi
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Sotto il monte Castello, il bivacco della Pace, attualmente in fase di ristrutturazione
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I prossimi obiettivi: Casale e Cavallo
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Cavallo, Conturines e Ciampestrin
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Mattia e Dario salgono sul vicino Casale disseminato di anfratti militari
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Il prosieguo verso il Cavallo
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L'intaglio (variante AV1) che conduce in ripida discesa verso la Val Travenanzes
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L'ultima cengia verso il Cavallo si fa stretta ed esposta ma senza problemi
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A sinistra la cresta di guerra verso le cime di Fanis - a destra il Vallon di Ciampestrin... ora verifichiamo la discesa...
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La sella di discesa e le prime ghiaie verso il Vallon di Ciampestrin
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Dal Cavallo continuano le vedute
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Proseguiamo oltre sulla breve cresta
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Il gruppo di Fanis
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Val Badia
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Il Vallon di Ciampestrin: 800 metri di discesa ma la nostra scorciatoia ci fa risparmiare tempo e metri di risalite
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Una lunga osservazione e valutazione a vista sul percorso da tenere e si parte
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Il percorso di discesa, in tratteggio possibile variante sulla pietraia sotto il ripido ghiaione iniziale
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La prima parte molto ripida ed ostica è da percorrere con cautela perchè i sassi volano
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Ormai sulla pietraia sottostante dove sembra tutto almeno più fermo...
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Il solco tra la pietraia ed i pendii a sinistra, individuato dall'alto
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I verdi dove qualche sparuto ometto e camminamento seguono linee più logiche
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Individuato il segnavia CAI in basso a sinistra lasciamo la traccia e ci fiondiamo
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Ah!!!!!!!!!
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Grazie per la scorciatoia!
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La giornata e l'intero racconto finiscono qui. Speriamo di non esserci troppo prolungati ma due giornate intense non sono facili da concentrare.
Un mio pensiero personale. Casualmente quest'anno - concomitante col centenario della grande guerra - ci siamo trovati spesso a percorrere zone del grande ed infame conflitto. Ogni passo percorso mi ha sempre lasciato grandi emozioni e riflessioni. Quelle rocce, pietre, sassi che sono state bagnate dalla pioggia, sferzate dal vento e gelate dal ghiaccio ogni anno... hanno anche visto - purtroppo - il sangue di tante persone mandate a morire per il nulla se non per l'egoistica e belligerante ambizione di pochi infami.
Non c'è eroismo in alcuna guerra e tantomeno nella morte che essa causa. L'unico vero eroismo è nella vita che a molti riserva prove talvolta insormontabili magari solo per una minima sopravvivenza. Non ci sono classifiche di guerre... ma quella che cent'anni fa ha visto il terribile massacro di tanti non è riuscita (come peraltro le successive) ad insegnare nulla ai pochi che conducono reiteratamente l'umanità in tali baratri.

Qualche raccomandazione sulla percorrenza:
- tutti i camminamenti militari sono ben tenuti ed attrezzati ma da considerare che molti tratti sono esposti seppure su tracce larghe
- i tratti della ferrata della Furcia Rossa sono facili ma spesso esposti anche se ben serviti dalle diverse scalette
- i dislivelli (parecchi anche se contenuti quelli intermedi) sono consistenti quindi buona gamba
- la discesa da noi percorsa dal Cavallo lungo il Vallon di Campestrin non è segnata; la si fa a vista e direi che solo la parte iniziale, la più ripida, è discretamente delicata. Bisogna avere confidenza con terreni del genere e questo si impara solo sul campo. La ricerca delle lingue... meno ostiche può essere complicata, quindi procedere accostati o comunque su linee sfalsate perchè quando i sassi si smuovono... volano! Una volta scesi sulla pietraia la pendenza scema e diventa più facile, basta puntare a nord ed il segnavia CAI che arriva da forc. di Lech lo si incrocia, prima o poi.

Relazioni tecniche complete le trovate sul nostro sito... se avete altre curiosità...
give us a call!
Ultima modifica di alverspir il 23/09/2015, 11:30, modificato 2 volte in totale.
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Re: Fanes - Via della Pace - two steps

Messaggioda gianverd » 23/09/2015, 10:05

Complimenti da fare invidia a Blitz!
P.s ma il formato delle foto è 16/9?
saluti
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Re: Fanes - Via della Pace - two steps

Messaggioda alverspir » 23/09/2015, 10:28

Grazie, ma il Blitz come racconta SBADADAM, ELaMadonna, ecc... è di un altro pianeta. Anche come numero di foto, prospettive dei sassi, fronde degli alberi, cacche dei mufloni... :aaaemo: :aaaemo: :aaaemo:

Se ti riferisci a quelle panoramiche... no. Sono appunto panoramiche ottenute con la 'sequenza' di più foto (2, 3, 4, anche 5, 6), elaborate e ricomposte in unico foto poi ritagliata e confezionata.
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Re: Fanes - Via della Pace - two steps

Messaggioda alfpaip » 23/09/2015, 11:00

pare quasi trito rinnovare gli ennesimi complimenti...

bravi... mai banali, tanto nella scelta degli itinerari quanto nel modo di proporli agli altri... chapeau! :)
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Re: Fanes - Via della Pace - two steps

Messaggioda Sergio69 » 23/09/2015, 13:43

Complimenti, sia per il giro :lovemo: che per il reportage.
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Re: Fanes - Via della Pace - two steps

Messaggioda gianverd » 23/09/2015, 15:05

alverspir ha scritto:Grazie, ma il Blitz come racconta SBADADAM, ELaMadonna, ecc... è di un altro pianeta., cacche dei mufloni... :aaaemo: :aaaemo: :aaaemo:
Se ti riferisci a quelle panoramiche... no. Sono appunto panoramiche ottenute con la 'sequenza' di più foto (2, 3, 4, anche 5, 6), elaborate e ricomposte in unico foto poi ritagliata e confezionata.

Immaginavo infatti: bella idea più spettacolare ma richiede anche più tempo
saluti
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Re: Fanes - Via della Pace - two steps

Messaggioda alverspir » 23/09/2015, 15:17

In verità anche no, quando hai preso pratica dei vari passaggi (il software di autocomposizione fa tutto lui) è una cosa abbastanza veloce.
Devi solo avere qualche accorgimento durante gli scatti che poi vanno a comporre la panoramica (due/tre cosette da tenere a mente) poi la cosa si fa tutta al pc e non prende neanche più di tanto tempo.
Riesci in pratica ad ottenere belle ed ampie panoramiche (ho fatto nel tempo anche dei 180° e pure qualche 360° ma solo in condizioni ideali) pure con piccole fotocamere. Io ho una compatta Canon 7.1 Mpixel (del 2007! quindi anche datata), ma la questione sui Mpixel è qualcosa da riconsiderare. Importante rimangono essenzialmente ottica e sensore.
Quello che è importante è una cosa: meglio una buona ottica con risoluzioni modeste piuttosto che un... 14/16 Mpixel con ottica mediocre.
Ho fatto prove e controprove con diversi modelli e ti posso assicurare che ormai è una certezza.
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Re: Fanes - Via della Pace - two steps

Messaggioda Sergio69 » 23/09/2015, 16:18

alverspir ha scritto:In verità anche no, quando hai preso pratica dei vari passaggi (il software di autocomposizione fa tutto lui) è una cosa abbastanza veloce.
Devi solo avere qualche accorgimento durante gli scatti che poi vanno a comporre la panoramica (due/tre cosette da tenere a mente) poi la cosa si fa tutta al pc e non prende neanche più di tanto tempo.
Riesci in pratica ad ottenere belle ed ampie panoramiche (ho fatto nel tempo anche dei 180° e pure qualche 360° ma solo in condizioni ideali) pure con piccole fotocamere. Io ho una compatta Canon 7.1 Mpixel (del 2007! quindi anche datata), ma la questione sui Mpixel è qualcosa da riconsiderare. Importante rimangono essenzialmente ottica e sensore.
Quello che è importante è una cosa: meglio una buona ottica con risoluzioni modeste piuttosto che un... 14/16 Mpixel con ottica mediocre.
Ho fatto prove e controprove con diversi modelli e ti posso assicurare che ormai è una certezza.

Hai perfettamente ragione: è inutile avere fotocamere da 12Mpixel e l'ottica di uno smartphone. L'unico risultato è che le foto risultano inutilmente più pesanti, non certo più nitide!
Io di solito per praticità faccio le foto con il mio cellulare da 8 Mpixel che è settato a 3Mpixel proprio perche comunque non riesce a discriminare i pixel in più a causa dell'ottica troppo piccola.
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Re: Fanes - Via della Pace - two steps

Messaggioda Blitz » 24/09/2015, 19:33

Bellissimo report, grande Alver!!!

alverspir ha scritto:Grazie, ma il Blitz come racconta SBADADAM, ELaMadonna, ecc... è di un altro pianeta. Anche come numero di foto, prospettive dei sassi, fronde degli alberi, cacche dei mufloni... :aaaemo: :aaaemo: :aaaemo:


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Re: Fanes - Via della Pace - two steps

Messaggioda gianverd » 25/09/2015, 9:34

alverspir ha scritto:Devi solo avere qualche accorgimento durante gli scatti che poi vanno a comporre la panoramica (due/tre cosette da tenere a mente) Io ho una compatta Canon 7.1 Mpixel (del 2007! quindi anche datata), ma la questione sui Mpixel è qualcosa da riconsiderare. Importante rimangono essenzialmente ottica e sensore.
Quello che è importante è una cosa: meglio una buona ottica con risoluzioni modeste piuttosto che un... 14/16 Mpixel con ottica mediocre.
Ho fatto prove e controprove con diversi modelli e ti posso assicurare che ormai è una certezza.

Allora io che ho una compatta Canon da 20 Mpx non mi serve a nulla? :D
Comunque giusto quello che dici, però a farla sempre da padrona sono solo le condizioni di luce.
Piuttosto con la funzione Panorama comunque scatti tre foto della medesima immagine (180°) che ricompone lui?
saluti
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