Dal basso della mia esperienza ho voluto organizzare ieri una gita che da tanto tempo avevo messo nel mirino. Arrivato al rifugio Auronzo dove ho parcheggiato l'auto ci incamminiamo verso il Locatelli per poi proseguire verso il sentiero attrezzato. Non abbiamo molta esperienza di ferrate e leggendo sulle guide abbiamo evitato il mese di agosto prediligendo un infrasettimanale di settembre. In gallerie tutto bene, bei posti, clima perfetto, adrenalina al punto giusto ...........fino a quando non si arriva all'attacco. Voi non ci crederete davanti a noi comitiva di ALMENO VENTICINQUE tedeschi ultra settantenni con guida e, aggiungo, penso alla loro prima esperienza Tempi di attesa Biblici, al di fuori di ogni più pessima previsione. Il tratto prima della forcella del camoscio ha comportato una attesa di oltre un'ora con colonna dietro a noi di almeno 30/40 persone.
Comunque, proseguendo, alla forcella, complice una loro pausa, avviene il sorpasso che ci permette di raggiungere la vetta e di prepararci l'agognato panino....... So già che non mi crederete quando vi dico che a metà della pausa arrivano ancora tutti i venticinque che accomodatisi sotto la croce iniziano a mangiare un piccolo spuntino lasciando presumere che da lì a pochi minuti sarebbero ripartiti con.......ancora una volta noi dietro di loro.
Ecco, rovinato anche il momento di vetta, decidiamo di anticipare il rientro per non avvelenarci il fegato un'altra volta.
Bene, anzi male, adesso vi ho raccontato questa brutta esperienza che sinceramente non mi ha permesso di apprezzare fino in fondo la maestosità e la solennità dei luoghi e di vivere "la storia" come avrei voluto , per chiedervi se in ferrata esiste un galateo, per sapere se in occasioni come questa è lecito alzare la voce e manifestare il proprio disappunto magari con la guida che avrebbe, a mio parere, dovuto comportarsi in maniera più corretta lasciando passare chi non era in gita con lui.
Grazie e scusate lo sfogo.