Dopo una settimana di meteo funesto in cui le webcam dei rifugi sembravano più che altro la webcam del castello di Dracula da nebbia e nuvoloni, finalmente vedo una finestra di bel tempo per la mattina di lunedí 30: non ci penso su due volte, preparo lo zaino e punto la sveglia presto.
La mattina suona la sveglia; controllo webcam: finalmente cielo limpido, controllo previsioni: confermato bello la mattina ma temperature basse, sostituisco i miei abituali pantaloni corti con quelli lunghi medi e via si parte per il primo itinerario del mio programma estivo
All' arrivo al parcheggio sotto il Rif. Battisti a Recoaro il benvenuto non può essere migliore
L' Omo e la Dona fanno la guardia al sentiero lungo il quale rientrerò dopo pranzo
Parto lungo il sentiero 105 del Vajo Scuro, già il nome è un programma
do uno sguardo a valle
supero il bivio col sentiero lungo cui rientrerò ed entro brevemente nel bosco
e quando ne esco incontro le padrone di casa. Buongiorno care signore
E ti cossa vuto?
Niente tranquilla sto andando su per il vajo
Ah bhe eora auguri caro
Mano a mano che proseguo le visioni si fanno sempre più accattivanti: sono sotto le creste orientali del gruppo del Carega
Passo sotto i Giaroni della Pellegatta, lungo cui risale l' omonimo vajo
Il mio sentiero rientra nel bosco, 2 palle
Tralascio il bivio per il sentiero 143 e continuo a salire
Finalmente adesso si sale all' aperto e arriva il primo - breve - tratto attrezzato
La gioia però dura poco e in breve rientro nel bosco
quando ne ri-esco peroò vengo premiato da queste visioni
Vedo davanti a me un budello: è il Vajo Lovaraste
Qua non si sale: si scende lungo il primo vero tratto attrezzato
Un passaggio un po' più atletico, complice anche il fondo bagnato, mi procura un piccolo strappo alla coscia che mi tormenterà per tutta l' uscita...
intanto arrivo alla fine dell' attrezzato e attraverso a prendere una bancata erbosa
I panorami sono niente male
Finalmente arrivo ad imboccare il Vajo Scuro, e la mole del Torrione Recoaro inizia a farsi vedere
imponente
risalgo il vajo, qua ancora quasi largo, fino ad arrivargli sotto
intanto dietro è cosí
quando dicevo sotto, intendevo proprio sotto!! il percorso attrezzato (con la targa di inizio ormai illeggibile) inizia infatti ai piedi del possente torrione
Se qualcuno si stesse domandando il perché del nome - scuro - eccolo servito
l' iniziale camino diventa poi un vero e proprio budello in cui si baruffa pure con lo zaino: o tu o lui, e se volete passare entrambi... buoni contorsionismi!
Sono fuori dal tunnel...
ma non è che il vajo si allarghi: resta sempre uno stretto budello tra pareti vertiginose
Adesso ci si mettono pure dei residui blocchi di neve
ma li supero agevolmente tenendo la destra (sinistra idrografica)
un altro tratto attrezzato porta verso la luce!
e si aprono panorami...
e visioni selvagge
proseguo lungo questa cengetta
e fanno capolino il Passo campogrosso, col suo rifugio e il Baffelan
una zoomata ed ecco la Porta dell' Inferno, dovrò passare di la
intanto sopra è cosí
Poco selvaggio vero?
LASCIATE OGNE SPERANZA O VOI CH' INTRATE
mi guardo indietro
e riprendo a salire
gli scorci budelliaci non mancano
riemergo dagli inferi
e mi godo il panorama
Baffelan e Cornetto
sullo sfondo le Dolomiti innevate
ultimo sguardo alla Porta dell' Inferno e all' Orecchio del Diavolo
e punto dritto alla Forcella della Scala
e mo? dovrei scendere il Giaron della Scala, ma più che giaron è un bel nevaio...
lui mi fa pure il "dito"
Guarda di qua, guarda di la, bon, cominciamo a scendere sotto parete che è sgombro
arrivato a metà vedo che in mezzo si biforca e la parte centrale del ghiaione è pulita, quindi attraverso un breve tratto di nevaio dove la pendenza è minore e torno sulle ghiaie
arrivo cosí al bivio col sentiero 195, il Sentiero Alto del Fumante
verso il Pasubio
malghe sullo sfondo
e il Pasubio col Rifugio Generale Papa
continuo a salire lungo le ghiaie
fino a raggiungere un piccolo nevaio nei pressi di Forcella Lovaraste
uno sguardo alla Cima Centrale del Fumante
e al versante da cui sono salito
riprendo a salire
e...
sorpresa! Le prime stelle alpine della stagione chissà che mi portino bene
altro sguardo verso Baffelan-Cornetto e Pasubio
e su ancora
ambiente wild, ma il sentiero si tranquillizza un po'
guglie sotto di me... è ipnotico questo posto
un breve tratto esposto attrezzato (l' ultimo) mi conduce alla visione del Prà dei Angeli e della prosecuzione del sentiero verso Forcella del Fumante
Prà? me pare un bel giaron, altro che prà!
scendo... e capisco come mai molta gente si perde: i segnavia latitano, e tra sentiero "ufficiale", vecchie tracce su e giù per vaji e ghiaioni, e tracce da camosci, c'è solo l' imbarazzo della scelta... ma con un buon confronto tra mappa e terreno si intuisce la direzione e via avanti
sento un rumore, guardo in giù, ecco i miei portafortuna
manca poco alla forcella
e già si vede l' altro versante con, sullo sfondo, il Lago di Garda
un bel crestone
e arrivo finalmente a Forcella del Fumante, da cui si vede già il Rifugio Scalorbi
e dall' altra parte Cima Carega, col Rifugio Fraccaroli subito sotto
giusto il tempo di fare le foto, e capisco come mai questo monte si chiama Fumante: nel giro di pochi secondi, dal versante di Recoaro, arrivano su dei nuvoloni che fanno sparire tutto: io ormai sono fuori dalla rogna, devo solo scegliere le ghiaie messe meno peggio per scendere (il sentiero c'è a tratti), ma mi diranno poi al rifugio che tanta gente invece viene sorpresa dalla nebbia più indietro, soprattutto dove ci sono le mille tracce non segnate, e non sa più come venirne fuori...
il panorama è diventato cosí
poi si riapre un attimo
e arrivo a congiungermi col sentiero 109 per il Rifugio Scalorbi
arinebbia
e aririfugio
In un momento di meteoclemenza arrivo al rifugio, guardo al volo il panorama, e mi fiondo dentro a mangiare come un porco
Dopo aver mangiato, caffè grappino e cicca di ordinanza, riparto lungo il sentiero 182, una comoda mulattiera
La guardiana mi osserva
proseguo in un alternarsi di nuvole, nebbia e schiarite, ma me ne frega poco perché la parte più impegnativa e più bella del percorso l' ho già fatta
Arrivo cosí a Porta di Campobrun, dove prendo il sentiero 113
il sentiero inizialmente aggira questa piccola conca
con un breve passaggio su neve
per poi andare verso l' ignoto
La nebbia oscura tutto, da qualche parte ci dovrebbero essere L' Omo e la Dona ma non si fanno vedere, che stiano facendo"gli affari loro"?
accenna a riaprirsi e vedo all' incirca dove scenderà il sentiero... sentiero non difficile, ma neanche banale, è uno di quelli che a fine giornata quando sei stanco lo sottovaluti e lui ti frega facendoti mettere male un piede o mandandoti sedere-a-terra
quando ormai sono in fondo, la coppietta decide di mostrarsi
mentre il Fumante continua a fumare...
un breve tratto è franato
ma poi riprende tranquillo
inizia anche a piovigginare, ma io vado dritto nel bosco
quando ne esco ha già smesso, e arrivo a ricongiungermi col sentiero 105 dell' andata
Nel giro di pochi minuti raggiungo il parcheggio: è finita
Il giro è stato uno spettacolo, la tempistica col meteo azzeccata in pieno, ed ho cominciato alla grande la mia programmazione scarpinistica "summer 2014"...
AVANTI TUTTA!