A settembre quando ho fatto il giro, non funzionava.
E ancora adesso la seggiovia non funziona.
Aggiungo qualche immagine di questo bellissimo anello, fatto insieme a Dario ed Enrico a fine luglio.
Percorso in senso antiorario, Rif. Vandelli cengia del Banco, ferrata Berti, sentiero Minanzio, ferrata Vandelli e di nuovo Rif. Vandelli.
Il meteo non promette bene per il pomeriggio, quindi alle 5 siamo già in movimento.
La levataccia è subito ripagata, un alba spettacolare ci attende.
Ogni 10 passi ci fermiamo a fotografare, la luce è magnifica.
Sembra di essere su Marte
le nuvole basse rendono tutto più magico.
L'alba ormai è passata, ma la magia rimane.
Un mare di nuvole ci accompagna verso la cengia del Banco
A tratti le nuvole ci avvolgono rendendo tutto più spettrale.
La ferrata Berti non è mai troppo impegnativa, i punti più ripidi si superano con le scalette.
La ferrata finisce e Il bivacco Slataper ci accoglie per uno spuntino.
Cercando di stare il più in alto possibile passando sotto allo spettacolare anfiteatro del Sorapis tagliamo verso il sentiero Minanzio
Lungo il sentiero Minanzio.
Il sentiero Minanzio è il vero punto chiave dell'anello, un lungo, continuo e faticoso saliscendi esposto al sole ,il bivacco Comici non arriva mai, quando ci arriviamo siamo tutti e tre già stanchi, l'attacco della Vandelli è ancora lontano e molto più in alto del bivacco.
Dall'alto dell'attacco vediamo il laghetto e il Rifugio ma ancora due ore ci separano dalla meta.
La Vandelli è più un sentiero attrezzato che una ferrata, ma a questo punto dell'anello la stanchezza ci obbliga a tenere le orecchie belle dritte, vedere il rifugio sempre sotto di noi è più una tortura che un sollievo, non si arriva mai!
Gli ultimi metri di discesa li affronto per inerzia, Dario ulula.......birraaaaaa.......birraaaa......birraaaa....ed Enrico probabilmente ha già visto più di una volta la Madonna con una CocaCola in mano.
Dopo poco più di 9 ore siamo di nuovo al rifugio.
Tutto tanto, forse anche troppo! grazie compari!