Rispolvero il post di Campioncino per aggiungere qualche immagine e descrizione del percorso per la cima della Tofana de Inze.
La mia idea era più o meno ripetere il percorso ad anello fatto da Sergio69 però partendo da Pie Tofana, salendo a forcella Ra Valles, cima Tofana di dentro per la ferrata del Formenton poi per traccia di sentiero giù al Giussani e ritornare verso Pie Tofana passando per il sentiero Astaldi, Rif. Pomedes, Rif. Duca da Aosta.
Ma la nevicata mi ha fatto cambiare itinerario.
E' Domenica 3 settembre, che sia nevicato parecchio non ci sono dubbi...Croda da Lago, Lastoi di Formin e Cernera sono belli bianchi.
Il sentiero 407 che risale la pista da sci è privo di neve quasi fino a forcella Ra Valles
Ma poi le cose cambiano, oltre la forcella la neve è abbondante, dietro al cartello si vede il percorso che in diagonale verso destra slea verso il Formenton.
Mi giro, il Cristallo, il Sorapis e l'Antelio sono belli anche da incappucciati.
Al cartello seguo per la cima e ripenso al mega ghiaione di Ra Ola (Blitz pane per i tuoi denti!) affrontato un mese prima in discesa (pazzo o eroe vedete voi, chi lo percorre in senso contrario) in conclusione della cengia Paolina.
Il Formenton è maestoso, prima delle sue pareti si sale a sinistra dopo essere passati da un buco fatto dagli alpini e a zig zag si risale tutto il canalone in parte attrezzato, la temperatura si sta alzando, cadono pindoli di ghiaccio e la neve che cade dai cornicioni smuove parecchi sassi, è ora di mettere la fotocamera nello zaino e indossare il casco.
Finito il canalone si ricomincia a fotografare,
il panorama si apre, la in fondo dove l'occhio non arriva di fronte alla Croda del Vallon Bianco la cengia Paolina esegue una curva a gomito.
Il percorso sale in parte attrezzato verso la cresta
E si fa delicato solo nell'attraversare questa crestina esposta, solo in parte attrezzata.
In breve si arriva al bivacco Baracca degli Alpini (la zona come tutti sapete è stata teatro della grande guerra, inimmaginabile quello che hanno passato tutti eroi per me sia gli Italiani che gli Austriaci, all' interno è più accoglienti di quanto sembri da fuori, con legna e stufa.
Lasciato il bivacco si procede verso la cresta dietro di me il Formenton adesso piccolo piccolo
A destra la Nemesi e più sotto la Val Travenance
Di fronte la cima si fa sempre più vicina e la neve diventa sempre più alta
La croce sembra debba cadere da un momento all'altro, il libro di vetta è un blocco di pagine ghiacciate che a fatica escono dal suo contenitore.
Non cadere adesso!!!
Autoscatto e via, è ora di decidere cosa fare.
Sono le 13.30 la cima viene inghiottita da nuvole basse non vedo oltre 5 metri, potrei scendere per la ferrata di cui a fatica vedo l'attacco, salire la Tofana di Mezzo e con la funivia scendere a Ra Valles e di li a piedi rientrare alla macchina.
L'idea di salire una cima servita dalla funivia non mi sfagiola per niente e svanisce del tutto quando chiamando per sapere l'orario dell'ultima corsa mi dicono che l'ultimo tratto è chiuso a causa vento e neve.
Di scendere dalla ferrata e poi al Giussani per traccia di sentiero con tutta questa neve e poca visibilità non se ne ne parla neanche!
Ritorno sui miei passi e per chiudere una parvenza di anello al bivio invece di scendere alla forcella salgo oltre la stazione di Ra Valles e scendo verso valle per il sentiero attrezzato Olivieri, infine prima per il sentiero dei Camosci poi per il 407 percorso alla mattina ritorno alla macchina.
Dopo quasi 9 ore si conclude una bella escursione che la neve ha reso più impegnativa e faticosa, ma soprattutto più solitaria.
Si torna a casa??? Ma non se ne parla proprio si piazza la tenda e domani Piz Conturines e Lavarella sempre neve permettendo!
Per concludere Le tre Tofane viste dalla cima Lavarella.