Premesso che quella zona è bellissima e, come ha scritto Vinci, la si può godere anche facendo altro (e standosene magari anche più in solitudine), premesso che muoversi in ambiente dolomitico intorno ai 3000 ha le sue regole che bisogna conoscere bene, premesso che ti sono stati dati ottimi consigli e premesso soprattutto che tu e solo tu sei in grado di valutare se questi itinerari sono alla tua portata...
se proprio proprio vuoi affrontare Lipella, Olivieri e Aglio in tre giorni senza fare uso di impianti di risalita (che nemmeno a me piacciono, ma qualche compromesso ogni tanto ci può anche stare, eh - magari ne riparliamo tra una ventina d'anni
) io farei così:
- Primo giorno: partenza da Passo Falzarego, traversata sotto al Col dei Bos verso la Rozes, innesto con la traccia verso il Castelletto (chissà se c'è ancora il cartello con scritto "Lippella"
), ferrata Lipella, discesa per la normale e arrivo al Giussani. Non scordare la frontale per il Castelletto (e per i rifugi) e occhio al verglass sulla normale (che può diventare più "scomoda" della stessa Lipella).
- Secondo giorno: partenza dal Giussani verso Punta Anna, ferrata Aglio alla Tofana di Mezzo. Discesa a Ra Valles per ferrata Formenton (lunga!) e sentiero Olivieri fino al Pomedes. Valuta meteo, tempi e tua condizione fisica (eventualmente scendi in funivia).
- Terzo giorno: partenza da Pomedes, ferrata Olivieri a Punta Anna, discesa al Giussani, traversata a Passo Falzarego e rientro a Mòdna.
In alternativa, ma con maggior dislivello il primo giorno, si può lasciare la macchina lungo la strada che sale al Falzarego all'imbocco del 402 o del 442 (mi sembra di ricordare che ci siano delle piazzole). Buona norma anche fare una verifica sulla percorribilità dei sentieri.
Questo è quanto.
Qualche considerazione a margine:
Mi piace come si è sviluppata questa discussione. Abbiamo forse finalmente imparato a scambiarci informazioni in modo utile e comprensibile senza cadere nei soliti e stucchevoli attacchi personali ?
Mi piace anche l'entusiasmo di cui dai mostra, jonnyl, ma ci sono alcune cose che hai scritto che mi lasciano molto, molto perplesso.
jonnyl ha scritto:non sono proprio a digiuno, ho fatto la tridentina ecc torre finale a causa del maltempo trovandola molto semplice, ho fatto il piccolo cir (trovandolo semplice)
Tridentina e Piccolo Cir sono ferrate "semplici" (tutto è relativo!) che richiedono molto meno impegno fisico, tecnico e mentale rispetto a quelle sulle Tofane.
Oltretutto la perte più tecnica della Tridentina è proprio quella che hai saltato. Certo, non per colpa tua, ma già il fatto che tu ti ci sia trovato in mezzo col maltempo è segno, a mio parere, di un errore di valutazione "a monte".
Da quanto scrivi non sono del tutto sicuro che tu sia pronto per il giro che vorresti fare, te lo dico sinceramente e non offenderti per questo. Ma può essere benissimo una mia impressione errata, che solo tu puoi sapere se lo sei (pronto) oppure no.
jonnyl ha scritto: e poi quando o fatto le ferrate in appennino (poco trafficate)...cerco di non toccare mai il cavo e di usare sempre gli appigli!
Ti sconsiglio fortemente di usare questo tipo di progressione su qualunque tipo di ferrata. Cadere in ferrata può essere molto, molto spiacevole, e per la tua sicurezza una mano va sempre tenuta sul cavo, mentre l'altra sfrutta gli appigli della roccia.
Questo non vuol dire che si debba salire tirando il cavo come un orangotango, ma che bisogna imparare a usare al meglio gli appoggi per i piedi e a gestire bene l'equilibrio.
jonnyl ha scritto:non amo azzardare, ma a volte la troppa prudenza mi ha fatto perdere delle belle occasioni!!
Azzardare in Montagna non è mai buona cosa, a maggior ragione in quota. Le belle occasioni si ripresentano e se noi siamo anche più preparati per coglierle, ci possono dare ben più soddisfazione (e consapevolezza) di qualcosa riuscito per "azzardo". Sarà banale, ma "la prudenza non è mai troppa...".
jonnyl ha scritto:se dovessi seguire il "protocollo" mi servirebbero 5 vite prima di aver scoperto la sola area dolomitica...quindi ho deciso di alzare un po l'asticella del rischio documentandomi e appoggiandomi al forum, studiando bene bene le cartine e memorizzando bene il territorio (e in questo sono bravo)
Se hai deciso di "alzare un pò l'asticella del rischio", bene: è indice di desiderio di crescere e lo metto insieme al tuo entusiasmo.
Tieni presente però, che chi deve valutare le proprie capacità e prendersene la responsabilità sei tu e solo tu.
A mio parere, il sentirsi sufficientemente "sicuri" di poter affrontare un itinerario (ovvero accettarne i "rischi") deve essere un proprio intimo "sentire" che ci viene in primo luogo dall'esperienza. E l'esperienza la si acquisisce, solitamente, per gradi e sul terreno.
Documentarsi o "appoggiarsi" a un forum possono essere validi ausili: si possono avere informazioni importanti su luoghi che non si conoscono e consigli da chi c'è già stato.
Ma, a mio avviso, questi da soli non possono in alcun modo avallare aumenti del "rischio" o deroghe dal cosiddetto "protocollo".
Detto questo, divertiti e scusa per il "pippone"
Buone Tofane,
dokkodo