Criteri generali di valutazione

Proponi o chiedi informazioni riguardo i più svariati percorsi attrezzati.

Re: Criteri generali di valutazione

Messaggioda Arterio Lupin » 28/11/2011, 17:56

fedipos ha scritto:Dico la mia: magari non è che avete qualcosa di più serio sul quale discutere? Magari:
1) Sono a 3000 metri sul Sass Rigais e mi arriva un tempesta imprevista sulla testa.
2) Trovo i cavi saltati causa fulmine e:
A) Non ho niente come materiale e soprattutto sono uno scemo che non sa fare niente anche se avessi il materiale.
B) Non prende il telefono per chiamare noialtri.
3) Esco dalla Tridentina e mi trovo la val Setus modello "lastra di vetro" e sono in scarpe da ginnastica e maglietta perchè sono un figo che fa la Pisetta in 47minuti e 38 secondi.

No, dico,Filippo... Una sana grattatina di balle no ???


Ovviamente potrei andare avanti per tre giorni. Conclusione: non c'è niente di meglio da leggere che una massa di stronzate del genere?Consiglio e proposta: anzichè giocare a valiutare le ferrate, perchè non giocate un pò a dare un classificazione a voi stessi?


Perché i ragazzi hanno ragione a chiedere una valutazione delle ferrate...
E proprio per quel motivo vorrei che si potesse arrivare a far capire che anche le ferrate devono avere una valutazione complessiva unita ad un'altra, più tecnica, che aiuti a capire le singole difficoltà tecniche del percorso.

Se uno continua ad insistere sul fatto che EEA non vuol dire un cazzo se non "percorso per escursionisti esperti con attrezzature", magari prima o poi is arriva a capire che EEA sono tanto la Stretta d iLuina che il Colodri, le Bocchette Alte, la Pisetta o la Costantini...
Tutte EEA...

E' quindi il caso di indicare che dato percorso EEA è da valutarsi F-M-D-MD a seconda delle caratteristiche d'insieme... E poi scendere nel dettaglio.

Sempre sperando che uno si ricordi che stiamo parlando di montagne o simili e che la durata delle giornate e la meteorologia hanno un certo influsso sulla riuscita...

Se, poi, uno prende il tutto un tot al chilo o proprio non si informa, non legge e non chiede, ne abbiamo da star qui ad accapigliarci su come valutare la ferrata X o Y... Quello partirà senza sapere e senza preoccuparsene e noi tutti gli auguriamo che gli vada sempre bene.


Tornando alla classificazione, ripropongo ancora una volta la doppia classificazione:

a) valutazione globale (avvicinamento - altitudine - dislivello - lunghezza percorso - impegno fisico - discesa - punti d'appoggio)

b) valutazione singoli passaggi e tipo di attrezzature.

Al riguardo - personalmente - trovo abbastanza chiaro e preciso il metodo adottato dai tedeschi, v., per esempio. www.klettersteig.de.


Ovviamente sono solo pareri... Scambiandoceli, però, magari riusciamo a far spuntare alcune idee che potrebbero essere interessanti anche per il sito.


Saluti a tutti

Lucarterio
Arterio Lupin
 

Re: Criteri generali di valutazione

Messaggioda fedipos » 28/11/2011, 18:31

Caro Arterio, io non mi nascondo dietro al classico dito e non metto la testa sotto alla sabbia. Ero, sono e resto nella certezza che il 90% dei frequentatori di percorsi atttrezzati farebbero meglio a essaminare se stessi e a valutare sempre se stessi. Il tuo discorso è fondamentalmente esatto ma assolutamente irrealizzabile per il motivo da me espresso. Non riusciremo mai a far capire la differenza tra Casto e Costantini se non con una serie di classificazioni talmente imponente da renderne inutile la consultazione stessa. Devi ammettere che siamo di fronte persone che non fanno montagna nella percentuale da me espressa., ma vanno ad attaccarsi aa dei cavi. Chi non è d'accordo mi conceda una qualunque giornata in stagione, appuntamento al grostè, ci spostiamo alla partenza del benini con macchina foto e cinepresa e poi ne riparliamo. Ho già lanciato la proposta più di una volta, ma nessuno si è fatto avanti, tanti invece bla,bla,bla,bla,bla .... ecc. Tutto questo discorso sulle valutazioni è pura utopia e retorica. Cosa cavolo serve sapere che la xy ha quel tipo di difficoltà quando alla voce "corda" devono andare su wikipedia per capire cosa vuol dire? Se poi per portare su gente volgiamo trasformare le montagna in porcate come hanno fatto con la Capi allora sto zitto. Però, per farmi star zitto, dovete scrivere chiaro e tondo che non ve ne frega niente di diventare Montanari anzichè alpinioni.
fedipos
 

Re: Criteri generali di valutazione

Messaggioda Storm Sentry » 28/11/2011, 19:20

Sono molto d'accordo con Lucarterio...
poi appena ho tempo spiego...adesso sono di fretta...
Arrivi in cima dopo aver rinunciato a tutto quello che credevi necessario alla sopravvivenza e ti trovi solo con la tua anima.In quel vuoto puoi esaminare,in un'ottica diversa,te stesso e tutti i rapporti e gli oggetti che fanno parte del mondo
Avatar utente
Storm Sentry
 
Messaggi: 1514
Iscritto il: 03/11/2011, 10:29
Località: Belluno

Re: Criteri generali di valutazione

Messaggioda gbal » 29/11/2011, 9:44

fedipos ha scritto:Dico la mia: magari non è che avete qualcosa di più serio sul quale discutere? Magari:
1) Sono a 3000 metri sul Sass Rigais e mi arriva un tempesta imprevista sulla testa.
2) Trovo i cavi saltati causa fulmine e:
A) Non ho niente come materiale e soprattutto sono uno scemo che non sa fare niente anche se avessi il materiale.
B) Non prende il telefono per chiamare noialtri.
3) Esco dalla Tridentina e mi trovo la val Setus modello "lastra di vetro" e sono in scarpe da ginnastica e maglietta perchè sono un figo che fa la Pisetta in 47minuti e 38 secondi.
Ovviamente potrei andare avanti per tre giorni. Conclusione: non c'è niente di meglio da leggere che una massa di stronzate del genere?Consiglio e proposta: anzichè giocare a valiutare le ferrate, perchè non giocate un pò a dare un classificazione a voi stessi?

Per quanto mi riguarda ho iniziato la discussione in maniera "seria" cioè come un principiante che prima di muoversi gradisce avere il max di info possibili da parte di coloro che hanno già percorso le vie. Questo mi sembra un buon modo di comportarsi. Parecchi hanno risposto con buona volontà esprimendo i loro pareri, tutti rispettabili anche se ognuno muoverà le sue critiche. La tua risposta invece mi sorprende; innanzitutto definire "stronzate" le altre iniziative non mi sembra educato e piuttosto spregiativo mentre direi che l'educazione va sempre tenuta presente specialmente quando non si sa con chi si sta parlando. Il linguaggio da pub o discoteca....lasciamolo in quei luoghi. Quanto poi a ciò che hai voluto dire sinceramente non l'ho capito. Se volevi contribuire ti dico che non l'hai fatto. Quanto a dare valutazioni a noi stessi .... non era quello il tema però se vuoi dirci che tu sei molto bravo ti faccio i complimenti.
Avatar utente
gbal
 
Messaggi: 17
Iscritto il: 26/11/2011, 19:07
Località: Varese

Re: Criteri generali di valutazione

Messaggioda muress » 29/11/2011, 13:54

Si è parlato tantissimo sul vecchio forum della difficoltà di dare una classificazione univoca alla difficoltà delle vie ferrate. E' si è concluso che, di fatto, non esiste. E' chiaro per tutti che il sentiero del monte Roen, per chi è avvezzo a girare per monti, è facile, mentre la Pisetta è difficile. Ma ci sono tanti e tali modi per valutare che una classificazione oggettiva, è pressochè impossibile da trovare. E il modo usato da questo sito mi pare il migliore. C'è una valutazione fatta all'inizio da chi ha scritto la relazione di quel certo itineraio e poi sotto i commenti e le valutazioni delle altre persone che lo hanno percorso.
Qui si potrebbe trovare da discutere.... il primo che relaziona quella certa via scrive anche il suo grado di difficoltà, che però è il suo e non è detto che sia il mio. Sulla relazione, nel primo box in alto a sinistra compare la difficoltà della via che è quella, appunto, scritta dal relatore ed è immutabile fino a quando qualcun'altro non aggiorna la relazione. E qui, secondo me, sta il punto. Magari capita che io valuto una ferrata come moderatamente difficile, scrivo la relazione per il sito, poi cento altri che l'hanno percorsa dopo, nei commenti e nei voti, dicono che in realtà quella via è molto dura e magari ci troviamo una ferrata moderatamente difficile per il relatore che ha un bel 4 nella media delle valutazione degli altri. E' il caso, per esempio, della Olivieri, oppure della Tissi (che non ha 4 ma secondo me ci dovrebbe andare poco lontano), oppure era il caso del Coglians fino a che la relazione non è stata aggiornata. Non so se sul sito sia possibile mettere in relazione il grado di difficoltà scritto dal relatore originario con la media delle valutazioni fatte da tutti gli altri. Non credo neanche che sia giusto, anche perchè chi è attento, non si limita a guardare la difficoltà della relazione, ma se la legge bene, si informa, legge i commenti, chiede sul forum, eventualmente, e alla fine si fa un'idea.
Detto questo....e mi sono perso....credo che il modo di valutare le ferrate di questo sito sia il migliore.
muress
 
Messaggi: 471
Iscritto il: 10/11/2011, 14:04
Località: Rimini

Re: Criteri generali di valutazione

Messaggioda muress » 29/11/2011, 14:03

Arterio Lupin ha scritto:
fedipos ha scritto:Al riguardo - personalmente - trovo abbastanza chiaro e preciso il metodo adottato dai tedeschi, v., per esempio. http://www.klettersteig.de.



Lucarterio


'na volta forse. Io su quel sito non ci capisco più niente. Una volta entravi, potevi scegliere la via che volevi. C'era tutta Europa e per lo meno capivi quali e quante vie ferrate esistevano sul vecchio continente. Adesso è ancora uguale però.....io proprio non riesco più a navigarci :maaemo: Non parilamo poi del tentativo di tradurre le relazioni dal tedesco all'italiano :dubemo:
E tra l'altro ci ho pure avuto a che fare. Avevo chiesto informazioni sulla via ferrata che c'è sopra il lago di Braies (non mi ricordo il nome) e loro, dopo avermi dato due informazioni sommarie, mi hanno risposto chiedendomi se conoscevo qualche ferrata sull'Appennino. Gli ho fatto i nomi del Gran Sasso rimandendo un pò sul vago perchè temevo che facessero quello che hanno poi fatto....cioè hanno preso un paio di relazioni su internet e le hanno buttate sul sito. Ma qualcuno le ha percorse ste vie? No. Copia e incolla da interet e vai...mah...
muress
 
Messaggi: 471
Iscritto il: 10/11/2011, 14:04
Località: Rimini

Re: Criteri generali di valutazione

Messaggioda fedipos » 29/11/2011, 14:55

Sono sempre più della mia idea. Per Gbal: non mi interessa un fico secco se ritieni che non abbia apportato nulla: chi mi conosce sa leggere e capire. Io, con l'eleganza dell'elefante in cristalleria ho detto le stesse cose dell'amico Muress: uguali e identiche. Solo che io non giro attorno al problema. Sempre nessuno però che dica: la prossima stagione veengo su da te per quella giornata sabbatica a fotografare e filmare il famoso 90% dei ferrratisti. (Sempre quelli che tirano lattine dal benini sugli speleo che sono sotto in parete).
fedipos
 

Re: Criteri generali di valutazione

Messaggioda Arterio Lupin » 29/11/2011, 15:47

Secondo me le relazioni di questo sito sono tra le migliori in assoluto che si possano recuperare on-line.

Detto questo...

Rendere più chiari i criteri di valutazione???

Io nel sito ho preparato la relazione di una quindicina di ferrate. Come difficoltà "di singoli tratti" e "complessive" mi sono sempre attenuto, per le mie valutazioni, alle pubblicazioni di Eugen Huesler, mettendole a confronto con opere similari o altri siti internet dedicati.

Sono d'accordo che Filippo (Fedipos) che una grande maggioranza degli escursionisti ha ben poca coscienza di ciò che fa. Lo sappiamo in molti...
Resto però dell'opinione che informarsi prima di andare ad imparare sul campo sia fondamentale. Ovvero... Prima un bel po' di teoria, poi pratica (tanta) quindi applicazione nella realtà. Tale dovrebbe essere l'avvicinamento al mondo della montagna... Così, però, è dal mio punto di vista...
Potendo, però, parlare io solo dal MIO punto d'osservazione, resto del parere che un appassionato dovrebbe informarsi su ciò che intende andare a conoscere, per essere certo di poterlo affrontare con una certa dose di sicurezza.
Una sana lettura di più punti di vista può aiutare.

Il nostro sito offre le relazioni ed i pareri di altri che hanno percorso lo stesso itinerario dopo. Un bel confrontino ed ecco che una idea id massima sul sentiero c'è... Non basta, ma è un buon viatico.

Esprimersi con acronimi (F, M, D, MD ecc) oppure per valutazioni numeriche (1, 2...5) è un modo valido, purché venga accettato e soprattutto compreso unanimemente o - almeno - dalla maggioranza dei fruitori.

La doppia valutazione potrebbe aiutare...

Ribadisco, però, che la mia è solo una proposta.
Per quanto riguarda il sito di klettersteig.de, che dire? Molto so per certo che sono state percorse e descritte di prima mano dai percorritori. A me era piaciuto anni fa il modo di dare la valutazione, con le schede riassuntive precise.

Però, probabilmente, simili schede vengono ignorate in numerosi casi da parte di quella rappresentanza silenziosa dei turisti che proprio non ha voglia di andare a preoccuparsi di ciò che fa... Io comunque voglio ancora essere ottimista... Almeno ci provo...
Arterio Lupin
 

Re: Criteri generali di valutazione

Messaggioda gbal » 29/11/2011, 16:03

Per FEDIPOS: Vedo che sei uno che ha le sue idee, strane, che ritieni che gli altri dovrebbero sapere o forse intuire. Te ne freghi del parere altrui, per tua ammissione, e tiri dritto. Padronissimo! Quello che non capisco è da dove ti nasca questa acredine generalizzata che ti porta ad "aggredire" verbalmente anche chi è appena giunto su questo sito. Contento te....
Avatar utente
gbal
 
Messaggi: 17
Iscritto il: 26/11/2011, 19:07
Località: Varese

Re: Criteri generali di valutazione

Messaggioda Laustorre » 29/11/2011, 16:10

BRAVO!!!!!
A Maurizio(Muress)....preciso,sincero e rispondente alla realtà.
Quoto anche Filippo(Fed)... che a modo suo dice le stesse cose.

E dico la mia.

Non conosco la differenza fra una corda statica e una dinamica....non saprei armare una doppia....e quello che so fare gli amici del forum(alcuni mica tutti.....) lo hanno visto.Si vede se uno in montagna si muove come a casa sua...è a suo agio o meno.Io sono a mio agio,la amo,mi piace, ma....non sono a casa mia e la rispetto e temo.Detto questo sono 35 anni e rotti che giro per montagne,a volte con le chiappe strette,ma sono sempre tornato a casa.
Prima di fare una cosa,chiedo a 10 persone,leggo 10 relazioni,faccio una media....e magari alla fine se possibile ci vado con chi ci è già stato.
TUTTI possono andare in montagna....ma la montagna non è per TUTTI.

Le relazioni...Muress ha fatto centro.

E Fedipos si incazza, perchè.....la montagna E' casa sua....e noi inconsciamente o meno a volte la maltrattiamo.

Un abbraccio

Ps...Arterio,Alver,Ramingo,Fedipos,Mocion,Muress,....vado a memoria...e altri, hanno risposto decine di volte a post come questo....ora credo che con un pò di pazienza uno si legge il vecchio forum e vede che è vero......e magari si parla,anzi parlate di montagna che è la cosa che più ci interessa, non di teoria.
Laustorre
 
Messaggi: 665
Iscritto il: 08/11/2011, 15:36
Località: provincia pavese

PrecedenteProssimo

Torna a Vie ferrate e sentieri attrezzati

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 87 ospiti

cron