"La prime dì di mont no si fás formadi"
(Detto popolare Carnico)
Dopo due settimane in giro per le Giulie (...e non si tratta di famose auto... ), ci stava un' "evasione" in Carnia: territorio dalla forte identità culturale, che quando ci vai ti entra nel sangue, che tu lo voglia o no.
Per questa "fuga" di un giorno, scelgo il Monte Cavallo di Pontebba. Bella e poderosa elevazione delle Alpi Carniche che ho avuto modo di osservare da lontano l'anno scorso, quando ho salito la Creta di Aip, e che mi era rimasta in testa e nel cassetto.
Questi sono i luoghi dove è nato e maturato alpinisticamente Ernesto Lomasti, considerato il più forte alpinista friulano di sempre.
Ci sono diverse opzioni di salita per il Cavallo, con differenti gradi di difficoltà. Per fare un bell'anello, scelgo la salita per la ferrata Contin, poi traversata lungo l'Alta Via CAI di Pontebba per la "mitica" Ostgrat (cresta est) della Creta di Pricot con discesa fino alla Sella della Pridola.
Così eccomi a parcheggiare l'auto poco sotto il Passo di Pramollo, a fianco di una ex-caserma di finanzieri, in una giornata non proprio bellissima come meteo.
Ma siccome le previsioni danno rischio pioggia e temporali inferiore al 10%, un pò di copertura nuvolosa in questo caso può anche essere bene accetta: aiuta a sentir meno i morsi della calura. E se le foto vengon peggio perché non c'è la luce "giusta", pazienza...
Dalla caserma si parte su una strada sterrata che con qualche saliscendi porta alla coloratissima Baita Winkel. Impossibile da non notare, tanto che sarà ben visibile anche dall'alto della Creta di Pricot.
A far da cornice alla baita ci sono le articolate pareti della Creta di Pricot, del Monte Cavallo e infine, sulla destra, le torri Clampil e Winkel.
Qui termina la strada e inizia un sentiero che sale ripido per raggiungere la parte alta della Winkler Alm.
Dal pianoro superiore si vedono bene le torri Clampil e Winkel, che possono essere salite attraverso vie ferrate.
Si inizia a vedere anche il canalone fra la Torre Clampil e la parete del Cavallo. Il canalone culmina nella forcella Contin, ed è percorso dall'omonima ferrata.
Ora la traccia si impenna nuovamente per risalire la caotica pietraia venuta giù dalle pareti del Cavallo. Qua bisogna fare più attenzione per via dei blocchi instabili e del percorso non sempre intuitivo (comunque ben segnato). Si esce dal labirinto proprio al di sotto della parete e con un breve traverso si raggiunge la base del canalone.
Qua iniziano le attrezzature della ferrata dedicata a Enrico Contin e realizzata dal CAI di Pontebba nel 1969 (almeno, così c'è scritto sulla targa posta a inizio ferrata).
La ferrata è abbastanza semplice (per me), ed è divertente da percorrere sfruttando l'abbondanza di appoggi e appigli naturali presenti. Si arriva rapidamente in cima al canalone alla forcella Contin, dove finiscono le attrezzature e termina anche la prima parte della salita.
Dalla forcella si apre una bella vista sul territorio austriaco e sulla Creta di Aip, un'altra Montagna molto interessante sia dal punto di vista geologico che come itinerari.
Uno sguardo verso destra, ed ecco la Torre Clampil. La cima è così vicina che sembra invitarci a raggiungerla.