Che c'è di meglio, per riposarsi dalle fatiche del Montasio, che andarsi a fare un bel 6a "facilitato" ?
Così questa mattina eccomi a Passo di Monte Croce Carnico con l'intenzione di salire la Creta di Collinetta per la via ferrata "Senza Confini", una bella ferrata atletica e verticale, almeno secondo le varie relazioni che si trovano in rete.
Sono senza frontale, quindi niente salita per la galleria austriaca, e poi a me le gallerie non piacciono mica poi tanto...
Meglio stare all'aria aperta e alla luce del sole, che comunque anche il camminamento militare che porta nei pressi dell'attacco è bello ugualmente.
E poi un paio di piccole gallerie ci sono anche qua, ma sono talmente corte e illuminate che le percorro "quasi" volentieri...
Anche perchè dall'altra parte c'è una bella cengia (attrezzata) che mi aspetta.
Girata la spalla, un cartello indica la direzione verso l'attacco della ferrata. Qua c'è un pò da ravanare in salita in mezzo ai mughi, a una pietraia e poi a un ghiaione, dove la traccia è abbastanza confusa.
Qualche ometto aiuta a mantenere la giusta direzione.
Intanto ha fatto la sua comparsa il Pal Piccolo, proprio qua di fronte.
Ravana che ti ravana, finalmente arrivo all'attacco della ferrata. Il cavo è un pò alto, giustamente, e bisogna affrontare qualche passaggino in libera prima di poterlo raggiungere.
La ferrata parte subito bella verticale, su passaggi tutto sommato facili, ma, in caso di ripensamenti, è meglio prendere subito la decisione di rinunciare, altrimenti dopo non ci sarà più la possibilità di farlo.
Difatti, poche decine di metri dopo, una bella placca verticale fa capire subito con cosa abbiamo a che fare. Si, ci sono delle staffe, ma son poche, e gli scarponi in aderenza e sulle microtacche che la parete mette a disposizione con molta parsimonia bisogna pur metterceli !
Diciamo che, se uno non ha ancora capito cos'è l'aderenza sulla roccia, ecco, su questa ferrata è meglio se non ci viene