2 giorni tra il Lago di Lecco e il Grignone.
Domenica, dopo aver guardato le previsioni ed aver accertato che nel lecchese sarebbe stata una Pasqua soleggiata, siamo partiti per un due giorni da favola in quei luoghi incantati.
Da Somana, dove abbiamo parcheggiato, siamo saliti a Santa Maria per poi prendere il sentiero attrezzato (egregiamente relazionato da Arterio) che porta allo Zucco Sileggio.
Scesi alla bocchetta sottostante io ho voluto avventurarmi continuando per cresta fino al Monte Palagia (coste erbose e passaggi I-I+(forse uno di II) a volte molto esposti) mentre i miei hanno proseguito per il tracciato sottostante fin a ricongiungerci alla Bocchetta di Calivazzo.
Da li abbiamo lasciato il sentiero e proseguendo sempre sul filo di cresta, evitando i salti più impegnativi, siamo passati prima di fianco a Cima di Eghen e poi rientrati sul tracciato saliti al Pilastro per magnifica cresta, peccato che il forte vento ci abbia disturbato un po', un po' di pepe non fa male!
Invece di scendere subito a Cainallo ho voluto approfittare del bel tempo prolungando l'escursione scendendo lievemente al Monte Croce e poi scendendo per la Costa di Saetta e per sentiero boschivo a Cainallo.
Dopo avere passato dei bei momenti in compagnia di Luciana del Rifugio Cainallo, da cui molti ristoratori-locandieri dovrebbero prendere lezione d'ospitalità, la mattina dopo l'intenzione era di salire sul Grignone.
Arrivati al Vo di Moncodeno abbiamo preso per il Bogani ma già sul facile tracciato per il rifugio c'erano passaggi su neve dura e una volta arrivati la e aver interpellato il rifugista abbiamo capito che senza ramponi e pica sarebbe stata troppo ardua salire da quella parte e scendere dall'altra, come era nostra intenzione, così abbiamo ripiegato per la Bocchetta Piancaformia-Prada.
Sul tragitto, pur senza particolari difficoltà, c'era un passaggio-traverso in canalone che con neve dura-dura e con i soli ramponcini non ci siamo sentiti di fare e così avendo uno spezzone di corda e l'attrezzatura sufficiente abbiamo traversato in sicurezza. Tutto bene.
Dalla Bocchetta di Prada abbiamo fatto una digressione verso l'Arco omonimo, fantastico!
Ritornati alla bocchetta, giù per la Valle di Prada e poi per la Valle di Era fino ad arrivare a Era, magnifico luogo di riposo.
Appena passato il piccolo borgo, abbiamo visto le indicazioni per Sentiero del Fiume e pensando fosse più interessante del sentiero normale lo abbiamo preso.
Beh, che dire, semplicemente sublime, un paradiso di cascate-giochi d'acqua, qualche passaggio attrezzato e molti attraversamenti atletici del torrente (oggi ho visto che c'è una relazione di Arterio sul nostro sito).
Pienamente appagati siamo tornati all'auto e nel parco giochi li accanto abbiamo fatto merenda lustrandoci, ancora per qualche attimo, gli occhi dinanzi la Grignetta.
se volete farvi un'idea dei luoghi ecco "alcune" foto
https://picasaweb.google.com/1082967842 ... ho7w7rPrWw