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Ben trovati

MessaggioInviato: 22/10/2017, 23:17
da Giap
Ciao A tutti,
Mi chiamo Gianni, ho 46 anni e sono di Torino. Ho iniziato questa attività per sconfiggere le vertigini (o acrofobia?). Da qualche tempo ho avuto la fortuna di avere un collega di lavoro che mi ha portato in questo bellissimo mondo che sono le ferrate. Ho effettuato alcune vie dalle parti di Torino, in val Susa, come Chianocco, San Michele e Caprie. Non ho avuto problemi, anche se oggi guardando la ferrata Clarì a Claviere da sotto mi è quasi preso uno stato d' ansia.... forse per questa è davvero presto per me.
Ho molta voglia di continuare questa attività, ma ho anche molti dubbi, pertanto vi stresserò con numerose domande... abbiate pazienza :okkemo:

Grazie.

Re: Ben trovati

MessaggioInviato: 23/10/2017, 7:15
da fudos
benvenuto... continua così, bravo

Re: Ben trovati

MessaggioInviato: 23/10/2017, 9:23
da gianverd
benvenuto

Re: Ben trovati

MessaggioInviato: 28/10/2017, 14:19
da Tranquillo
Un benvenuto anche da parte mia che sono arrivato qui in realtà da poco.

La tua motivazione è ben strana: di solito si vince il disagio che creano altezza ed esposizione perché si è affascinati dall’ arrampicare e nonostante tutto lo si vuole fare, più che andare ad arrampicare per vincere questo disagio. Tanto più che ci si va a mettere in situazioni in cui la perdita di controllo a causa di vertigini è assai pericolosa. Quindi verrebbe da pensare che convenga seguire altre e più prudenti strade per quello scopo. Ma, da quel che dici ( “non ho avuto problemi” ) pare che in te ci sia più che altro una componente di naturale timore verso l‘ altezza, appesantita un po’ dalla disabitudine all’ altezza stessa, come capita a chi non ha motivi per frequentarla e, quindi, la rifugge anche di più. Diversamente sarebbe stata un’ esperienza difficile.

Buon proseguimento. E non guardare da sotto e tanto meno, secondo me, guardare i filmati in ActionCam (tentazione frequente oggi che c’ è questa possibilità) con i super grandangolari che esasperano oltremodo la prospettiva, perché la sensazione di insicurezza e di non riuscire aumenta in maniera non proporzionale alla reale difficoltà.