Vieferrate.it

Buona sera , mi presento sono Patrick sono di treviso sono molti anni che vado in vacanza in montagna , per me è la vita minimo dai 15 ai 20 giorni in tenda senza tecnologia corrente e ringraziando dio ho trovato una ragazza che nn ha i miei precedenti però mi appoggia a pieno cmq questanno un mio amico carissimo ci vuole portare a fare delle ferrate o almeno la prima visto che lui è molto esperto ma purtroppo con poco tempo a disposizione quindi se noon sono troppo indiscreto vi volevo chiedere delle informazioni su alcune ferrate semplici per poter iniziare con la mia Lady vi ringrazio e chiedo scusa se mi sono dilungato/spiegato male e pronto a correggermi

Ciao Patrick, benvenuto.
Non so darti i consigli/informazioni che chiedi.
Mi incuriosisce il fatto che fai 15/20 giorni senza "tecnologia corrente". Cosa intendi: no cellulare? e poi?
Da ultimo: caro patroll, non fare il pa-Troll.
E dopo questa squallida battuta mi ritiro per riflettere.

Benvenuto, chiedi pure...

Soprattutto quali intendi per "ferrate facili"???

P. S. Puoi dare un'idea di cosa intendi dire quando scrivi di avere già esperienza di montagna?

Sai, se parti dalle lunghe escursioni magari fuori dai sentieri battuti... Beh, salire le ferrate sarà come bere un bicchier d'acqua.

Se, invece, la tua esperienza è limitata al free climbing in palestre indoor (che ne so, a Silea, per esempio) non è detto per nulla che tu riesca a muoverti con tranquillità...

Ovviamente si tratta di capire di quale tipo di ferrate stiamo parlando...

Se, come spero, sono quelle dolomitiche, chiedi pure e sarai più che ben accolto.

Buone montagne

Anca se te xì trevisan...

FaFo ha scritto:Ciao Patrick, benvenuto.
Non so darti i consigli/informazioni che chiedi.
Mi incuriosisce il fatto che fai 15/20 giorni senza "tecnologia corrente". Cosa intendi: no cellulare? e poi?
Da ultimo: caro patroll, non fare il pa-Troll.
E dopo questa squallida battuta mi ritiro per riflettere.

Ciao per senza tecnologia intendo cellulare corrente elettrica, auto , tv, radio in parole povere nella maniera più spartana possibile e li diciamo che mi ricarico per il resto dell'anno con l'aggiunta di svariate uscite nei week

Arterio Lupin ha scritto:Benvenuto, chiedi pure...

Soprattutto quali intendi per "ferrate facili"???

P. S. Puoi dare un'idea di cosa intendi dire quando scrivi di avere già esperienza di montagna?

Sai, se parti dalle lunghe escursioni magari fuori dai sentieri battuti... Beh, salire le ferrate sarà come bere un bicchier d'acqua.

Se, invece, la tua esperienza è limitata al free climbing in palestre indoor (che ne so, a Silea, per esempio) non è detto per nulla che tu riesca a muoverti con tranquillità...

Ovviamente si tratta di capire di quale tipo di ferrate stiamo parlando...

Se, come spero, sono quelle dolomitiche, chiedi pure e sarai più che ben accolto.

Buone montagne

Anca se te xì trevisan...

Bè diciamo che come arrampicata ho iniziato da poco con mio compare nelle pareti della zona di Quero ,però con la mia fidanzata volevamo intraprendere qualche bella ferrata io come esperienza posso dire che so percorrere sentieri non battuti qualche passaggio inpervido previo all'epoca mancanza di attrezzatura " ammetto con ignoranza annessa" e cmq questo mio amico che avevo citato nel mio primo post vista la mia enfasi mi consigliava sentieri attrezzati e quant'altro.
sicuro di aver scritto delle eresie e di nn essere stato esaudiente nella risposta ti chiedo gia scusa e di portar pazzienza è che ho sete di sapere e di imparare quindi criticami ma esponi see possibile i tuoi consigli grazie anticipatamente.

Diagnosi del Moderatore Supremo:

Il giovane Patroll mostra chiari segni della malattia progressiva chiamata "voglia di montagna".

Il decorso è noto:

si inizia dai sentieri, si passa alle viette, alle ferrate, pian pianino pianino....

E ci si ritrova completamente dentro il tunnel dei malati di montagna.


Non c'è cura possibile che porti ad una guarigione. Esiste, peraltro, la possibilità di tenerla sotto controllo.

La medicina si chiama "mitridatizzazione". Ovvero, come ben sapete, mitridatizzare è quella pratica per cui, soprattutto negli anni del Medio Evo, alcune persone - generalmente molto in vista o potenti - assumevano quotidianamente dosi sempre maggiori di veleno per abituare progressivamente il fisico alle sostanze e non dover morire a causa dei frequenti tentativi di avvelenamento.

Per la montagna, il procedimento è il medesimo: non potendo curarla, si consigliano lunghe passeggiate e frequenti visite all'ambiente dolomitico.

Come lenitivo per questa chiara fase topica (ferrate e sentieri attrezzati) si consiglia di andare a provare le ferrate a Santa Felicita ed a Soverzene, tanto per imparare lgi automatismi del set da ferrata e poi iniziare a farsi una lista dei più bei sentieri attrezzati e ferrate classiche delle Dolomiti...

Lo staff medico di questo forum - tutti portatori sani della "voglia di montagna" - è a tua disposizione per dare info ed eventuali consigli.

Soprattutto se saprai accettare tranquillamente le osservazioni e le prese in giro, che qui non mancano.

Ovviamente, se sarai dei nostri, potrai ribattere alle prese in giro (evita id farlo col Moderatore Globale, che non ha il senso dello humour s ti sbatte fuori subito pe ril solo fatto di essere trevisano). e alle canzonature....

Per il momento benvenuto e...

Forsa, vbocia, fa tute e domande che te vol!!!!

Arterio Lupin ha scritto:Diagnosi del Moderatore Supremo:

Il giovane Patroll mostra chiari segni della malattia progressiva chiamata "voglia di montagna".

Il decorso è noto:

si inizia dai sentieri, si passa alle viette, alle ferrate, pian pianino pianino....

E ci si ritrova completamente dentro il tunnel dei malati di montagna.


Non c'è cura possibile che porti ad una guarigione. Esiste, peraltro, la possibilità di tenerla sotto controllo.

La medicina si chiama "mitridatizzazione". Ovvero, come ben sapete, mitridatizzare è quella pratica per cui, soprattutto negli anni del Medio Evo, alcune persone - generalmente molto in vista o potenti - assumevano quotidianamente dosi sempre maggiori di veleno per abituare progressivamente il fisico alle sostanze e non dover morire a causa dei frequenti tentativi di avvelenamento.

Per la montagna, il procedimento è il medesimo: non potendo curarla, si consigliano lunghe passeggiate e frequenti visite all'ambiente dolomitico.

Come lenitivo per questa chiara fase topica (ferrate e sentieri attrezzati) si consiglia di andare a provare le ferrate a Santa Felicita ed a Soverzene, tanto per imparare lgi automatismi del set da ferrata e poi iniziare a farsi una lista dei più bei sentieri attrezzati e ferrate classiche delle Dolomiti...

Lo staff medico di questo forum - tutti portatori sani della "voglia di montagna" - è a tua disposizione per dare info ed eventuali consigli.

Soprattutto se saprai accettare tranquillamente le osservazioni e le prese in giro, che qui non mancano.



Ovviamente, se sarai dei nostri, potrai ribattere alle prese in giro (evita id farlo col Moderatore Globale, che non ha il senso dello humour s ti sbatte fuori subito pe ril solo fatto di essere trevisano). e alle canzonature....

Per il momento benvenuto e...

Forsa, vbocia, fa tute e domande che te vol!!!!

prima cosa grazie mille e cmq diagnosi esatta e farò tesoro sei tuoi consigli come farò di tutto per essere all'altezza del gruppo o almeno ci proverò ,cmq una domanda io ho il kit da ferrata per mettermi in sicurezza per riposare o fare sicuramente qualche foto posso usare una longe statica almeno spero si scriva cosi ,cmq con moschettone poi la assicuro sulla corda d'acciaio dove sono con l'altra longe ? prima domanda forse del cavolo ma una domanda
E cmq grazie per i primi consigli riguardo alcune ferrate appena avro la possibilità di farle posterò il risultato

Arterio Lupin ha scritto:Diagnosi del Moderatore Supremo:

Il giovane Patroll mostra chiari segni della malattia progressiva chiamata "voglia di montagna".

Il decorso è noto:

si inizia dai sentieri, si passa alle viette, alle ferrate, pian pianino pianino....

E ci si ritrova completamente dentro il tunnel dei malati di montagna.


Non c'è cura possibile che porti ad una guarigione. Esiste, peraltro, la possibilità di tenerla sotto controllo.

La medicina si chiama "mitridatizzazione". Ovvero, come ben sapete, mitridatizzare è quella pratica per cui, soprattutto negli anni del Medio Evo, alcune persone - generalmente molto in vista o potenti - assumevano quotidianamente dosi sempre maggiori di veleno per abituare progressivamente il fisico alle sostanze e non dover morire a causa dei frequenti tentativi di avvelenamento.

Per la montagna, il procedimento è il medesimo: non potendo curarla, si consigliano lunghe passeggiate e frequenti visite all'ambiente dolomitico.

Come lenitivo per questa chiara fase topica (ferrate e sentieri attrezzati) si consiglia di andare a provare le ferrate a Santa Felicita ed a Soverzene, tanto per imparare lgi automatismi del set da ferrata e poi iniziare a farsi una lista dei più bei sentieri attrezzati e ferrate classiche delle Dolomiti...

Lo staff medico di questo forum - tutti portatori sani della "voglia di montagna" - è a tua disposizione per dare info ed eventuali consigli.

Soprattutto se saprai accettare tranquillamente le osservazioni e le prese in giro, che qui non mancano.



Ovviamente, se sarai dei nostri, potrai ribattere alle prese in giro (evita id farlo col Moderatore Globale, che non ha il senso dello humour s ti sbatte fuori subito pe ril solo fatto di essere trevisano). e alle canzonature....

Per il momento benvenuto e...

Forsa, vbocia, fa tute e domande che te vol!!!!

prima cosa grazie mille e cmq diagnosi esatta e farò tesoro sei tuoi consigli come farò di tutto per essere all'altezza del gruppo o almeno ci proverò ,cmq una domanda io ho il kit da ferrata per mettermi in sicurezza per riposare o fare sicuramente qualche foto posso usare una longe statica almeno spero si scriva cosi ,cmq con moschettone poi la assicuro sulla corda d'acciaio dove sono con l'altra longe ? prima domanda forse del cavolo ma una domanda
E cmq grazie per i primi consigli riguardo alcune ferrate appena avro la possibilità di farle posterò il risultato

Sì, certo, è una prassi abituale tra chi sale in ferrata.

Il principio è lo stesso di chi sta salendo in arrampicata e, ad un certo punto, per un motivo o l'altro, decide di fare una sosta "voltante". Quindi non ci sono problemi, a patto di fare attenzione a come collegare la "longe"... Insomma, una volta si sarebbe detto "una fettuccia collegata all'anello di servizio dell'imbrago...

Fatti un giro nel forum, ci sono moltissimi post dedicati a longe, kit, set,se passare la fttuccia a bocca di lupo, a culo di cane o a minchia di serpe nell'imbrago... C'è un po' di tutto. Fedipos ha scritto quanto basta a fare un manuale, se perdi un po' di tempo lo trovi. Se, poi, qualcosa ti è poco chiaro, chiedi...

Comunque troverai chi si porta una daisy chain all'imbrago (na rottura id balle secondo me, perché ci incespichi sopra ogni tre per due), chi un paio di rinvii e rinvia con quelli... Chi se ne strabatte di tutto e tutti, piazza un moschettonazzo sull'anello dell'imbrago (quello centrale, non sul portamateriale..) passa dentro la fettuccia e in fondo alla stessa altro moschettone e via... Dipende anche dalla tipologia di sentiero attrezzato/via ferrata...

Rileggiti i post delle sezioni dedicate del forum...

Ciao!

Figurati che non mi tira in ballo. Intanto benvenuto. Poi, in rete io sono contrario al 1000 % a scendere in dettagli tecnici, perchè non è il luogo. Di materiali e tecniche si parla sul campo con le corde in mano, verificando e sperimentando. Punto. Breve conclusione: personalmente sono contrario a tutto quanto possa essere definito "statico", anche se solo per soste o meno. Già si spacca tutto il dinamico, figurati come vedo di buon occhio lo statico. Lascia perdere e verifica sul campo con gente esperta, ammesso che ce ne sia ancora qualcuno visto che ormai se li togli dalle catene e dagli spit si ammazzano sui sentieri.Vatti a leggere "Il mugo e l'impermanenza" tanto per realizzare quanto poco ci vuole per ammazzarsi, anche uno come il sottoscritto.