da fedipos » 17/06/2014, 19:04
Grazie del pensiero, ma trent'anni di esperienze del genere ti fanno diventare geloso, geloso dei momenti in cui ce l'hai fatta, e geloso dei momenti in cui hai dovuto tirare fuori i sacchi cerati, in montagna come in grotta. Quando va bene è tutto bello, quando va male, in particolare in grotta perchè fuori ci sono sempre i parenti data la lunghezza delle operazioni,ti trovi a vivere drammi infiniti,si dovrebbe comunicare la cosa con l'esterno, ma come fai? Oppure, come in questo caso, cosa scrivi? Come fai a trasmettere a qualcuno come hai vissuto 120 ore di recupero? Come fai a far capire cosa significa, per il ferito, passare 11 giorni in quelle condizioni? No, come ha scritto Arterio invitandomi a proseguire il post,l'unica cosa è scrivere quello che uno ha dentro, senza fronzoli, senza maschere. E se uscirà vivo, come mezzo mondo si augura, non mi tirerò certo indietro dal dire , con le lacrime agli occhi, che abbiamo creato,inventato, costruito, perfezionato,collaudato, utilizzato la più grande macchina da soccorso che chiunque possa immaginare. E ti dirò di più, fuori ci sono le equipe televisive tedesche che aspettano che escano i tedeschi per le interviste.Questo è lo schifo di mondo in cui viviamo, ma sai cosa diciamo noi nel giro da diversi giorni? Chi se ne frega. Lui saprà sempre chi ha fatto il lavoro "sporco", e la speleologia mondiale pure.Gli applausi se li prendano pure gli altri, le nostre delegazioni, dopo questo recupero, si rimetteranno a lavorare più di prima, perchè non dimentichiamoci una cosa: il Krubera scende a -2150!