Vieferrate.it

Volevo segnalare un interessantissimo libro uscito quest'anno dal titolo "Il libro delle cenge".......sono 56 vie orizzontali nelle dolomiti,la maggior parte nelle dolomiti d'oltrepiave.....sara' perché io "soffro" particolarmente questo tipo di escursionismo/alpinismo,ma sono rimasto veramente impressionato dalle immagini dei percorsi e dove si pensa possano passare solo i camosci......certo,la maggior parte delle escursioni proposte sono al di fuori della portata di gran parte degli escursionisti.....si va da percorsi EE a dei veri e propri viaz......in cui e' necessario esssere muniti di corda e tutto quello che serve.......e' un tipo di alpinismo affascinante.......fuori moda .....in zone ancora integre....vera montagna.....abituati come siamo e come ci viene proposto l'alpinismo nella sua forma classica,ossia quella verticale,........ecco vedere,sapere,pensare e magari anche sperare di poterne fare qulcuna di queste "vie"....beh mi e' sembrato una segnalazione da mettere in evidenza a chiunque fosse interessato..........ah dimenticavo....sono state appositamente escluse le classiche cenge attrezzate.....cioe' ferrate.....non c'e' ad esempio la strada degli alpini,le bocchette,l'anita goitan sul fuart e neanche la cengia di ball(seppur non attrezzata)..........troppo facile..........insomma io ho trovato questo libro incredibilmente esaltante.......anche se per me restera' sempre e solo un libro da sfogliare e basta..........chi si accontenta gode.......

ciao Bruno...
lo devo comperare.....quindi non mi esprimo in assoluto.....
penso sia interessantissimo (l'ho sfogliato in libreria e ti apre nuovi scenari d'escursionismo-alpinismo "facile")
devo verificare il grado di esaustività delle relazioni....perchè proprio ieri eravamo 3 Somari a fare la cengia delle Masenade e dopo tre ore e mezza davanti ad un nevaio impestato siam dovuti tornare indietro per non rischiare oltre il dovuto....
non era proprio relazionato ben bene, ma forse nemmeno l'autore immaginava potesse trovarsi nelle condizioni in cui l'abbiamo trovato noi.....(in altre foto si vedeva che lo passavano coi bastoncini) (ieri era assolutamente impossibile..!!)

magari Alver posta la foto e dice la sua (e magari Alver ?..posti la foto strepitosa della cengia delle Masenade che abbiamo fatto tornando indietro....) (vedete?...se non si tornava indietro quest'ottica ci era sfuggita......in Montagna non si "perde" MAI.. )

Come invitato da sherpa posto il traverso su nevaio-impestato-dimerda trovato sul tratto dopo cengia Masenade e innesto cengia del Belìa.
Se vi sembra ripido e sporco vi assicuro che in realtà lo era ancor di più. Senza picca, ramponi e corda più lunga non era proprio il caso di rischiare.
Sotto la lingua della foto lo scivolo proseguiva sul canale che si restringeva sempre più... Scivolare sul tratto voleva dire finire sulle panchine del Carestiato in un lampo...

Relativamente al libro citato... ben fatto con belle foto, ma se mi si permette un appunto (che io ritengo cmq importante): in questo caso specifico nessuna nota relativa al periodo eventualmente migliore per affrontare il tratto in questione oppure sull'attrezzatura da portarsi per ogni evenienza; anche la prospettiva della foto di chi attraversa con soli bastoncini e su neve ben più consistente è un pò... insufficiente, forse...
Comunque tornati indietro... ma ampiamente ripagati dalla foto della parte alta della cengia Masenade, in luce aperta, presa più o meno dall'incrocio con la Costantini (la cengia Masenade è appunto una eventuale via di fuga dalla Costantini, poco dopo il 'traverso' e le successive paretine verticali...).

p.s. la cengia corre sui verdi sopra le pareti, non quella più alta...
...questo vale... almeno per noi...

Una cosetta sul libro in questione.
Secondo me manca un percorso che ci stava tra le cenge...: La cengia dei Camosci sulle Marmarole.
Noi l'abbiamo percorso pochi giorni fa e qualcosa ho scritto su altro post viewtopic.php?f=26&t=918
Nel nostro sito cmq abbiamo cercato di farne una relazione esaustiva e speriamo utile per chi interessato.

ben fatto folletto.

comunque rischiavi anche con picca e ramponi.....era davvero in piedi e sporco...
e c'eran sassi che se ne andavano a valle per il canalino senza che nessuno li avesse invitati....
poi....si può far tutto......o provarci......ma sto qua era davvero una merda..!...

certo, ma come ne abbiamo parlato, intendevo picca, ramponi, corda e ferraglia varia.
Sia chiaro, io lo sconsiglio altamente in queste condizioni, ma da fare con neve più consistente e comunque con attrezzatura idonea.
Tra l'altro sinistri rumori di rotolamenti si udivano provenire dal canalone... senza contare poi arrivarci al nevaio... il percorso non ha ferri e si scende anche su placchette levigate...

Se io avessi stato phothuto venire in scarpette sarebbi sceso correndo! Bravi, si scrive montagna ma si legge prudenza e umiltà!

fedipos ha scritto:Se io avessi stato phothuto venire in scarpette sarebbi sceso correndo! Bravi, si scrive montagna ma si legge prudenza e umiltà!

già....eravamo via da 3 ore e mezza.....con tutto il dislivello praticamente già fatto.....arriviamo li....e .....di la....a 100 metri in linea d'aria la prosecuzione del sentiero....e la cengia balia e la cengia letizia che ci aspettavano....la linea del sentiero bella evidente.....100 metri più giù il nevaio....e noi sopra.....a guardare quella traccia che in un solo secondo avevamo capito irraggiungibile....
....un po di silenzio carico ognuno dei suoi pensieri.......e poi....con la "fatica" di chi sa cosa significa "rinunciare" a qualcosa in Montagna......un ..."beh ...se dobbiamo tornare indietro meglio muoverci"....e tre Somari che risalivano la dorsale fino alla cengia Masenade in silenzio e ognuno per la sua strada (era abbastanza largo e percorribile a vista)

e poi....all'incrocio con la Costantini.......pausa panino......goccio di vino......brindisi all'essere li insieme.......e poi....via......a massacrarci (io) le ginocchia in discesa....
..e poi , come sempre da giù (Carestiato) a verificar dove eravamo......

bello

tutto

Alver dai l' estate prossima mi associo anch' io e lo si riprova sperando di trovare la neve in condizioni migliori.

Per quanto riguarda il libro, tolte eventuali pecche dovute a certe condizioni critiche come qua, come vi ho gia' detto domenica mi ha esaltato e mi ha fatto scattare la molla verso un mondo al quale inconsciamente mi stavo gia' avvicinando