buongiorno a tutti, è la prima volta che scrivo sul forum anche se lo seguo da tempo con molto interesse!
Sono Fabio e ho 35 anni, arrampico da quando ne ho 20.
Scrivo per condividere un pensiero con voi e magari saper cosa ne pensate a riguardo. Allora faccio un breve preambolo della mia esperienza in montagna, ho iniziato in palestra da boulder per circa un anno poi sono uscito in falesie con gli amici, la ricerca era chiaramente il grado ma dopo poco, circa un paio di anni, quando feci una via lunga con un amico in montagna mi accorsi che le falesie già spittate su pareti alte 20 o 30 metri non era per me, al contrario, arrampicare su vie lunghe e raggiungere la cima di una montagna mi dava infonite soddisfazioni! Eravamo sempre io e qualche altro amico, e pensavo che gioia era l'ambiente alpinistico, dall'avvicinamemto (che i ragazzi della falesia non volevano fare!) alla protezione con di se stessi con i vari nuts e friends, ed arrivare fino in cima dopo ore di climbing vero e proprio. Poi successe una cosa che mi cambiò, il giorno che avevamo programmato di salire sulla croda dei toni con un amico, avvenne che lui, a causa di una malattia, non riusci ad accompagnarmi, di conseguenza avrei dovuto rinviare la salita ma siccome erano le vacanza lavorative, ed ero anche un po' arrabbiato:-), decisi di andare da solo, arrampicavo sempre da primo, ed i gradi erano relativamente bassi max IV, così provai..conoscievo bene la via che avevamo studiato per un paio di settimane..insomma mi riusci e capii la soddisfazione di arrampicare da soli, una cosa incredibile, mai fatta prima. Avevo 28 anni.. quella esperienza mi segnò in modo particolare perché ogni volta che uscivo in montagna avevo voglia di uscire da solo per vivere tutte quelle sensazioni, compresa la paura, sulla mia pelle. Col tempo decisi di salite su vie relativamente facili ma da solo quando ad un certo punto mi capitò un forte coplpo della strega mentre salivo la lavaredo via normale dato lo zaino pesante, e mi pigliò una strizza incredibile, per fortuna incontrai alcuni ragazzi che mi diedero una mano a scendere:-D. Insomma da quel giorno mi spaventai un sacvo dato che amavo salire da solo ma ciò implicava portarsi dietro tutte le cose, comprese le responsabilità..ma principalmente uno zaino pesantissimo, con vari nuts e friends, corde, cordini, e tutte le minuterie, oltre chiaramente i vestiti, cibo ed acqua.. per salire su cime di V grado al max in solitaria..da quel giorno ebbi una paura ed anche, onsstamente, una non voglia a causa dello zaino, mortale.. insomma fatto sta che in una gita con amici, decisi di provare a fare una ferrata sulle dolomiti, la punta p penia, usando un kit improvvisato con due tre moschettoni, ed una corda! mentre salivo da solo mi resi conto di provare la stessa cosa di quando arrampicavo in solitaria sulle vie dolomitiche, in ambiente, in silenzio.. solonsu una via già attrezzata, come Arrampicare da secondi ma con lo zaino e l'equipaggiamento essenziale fatto di un cordino e di tre moschettoni.. incredibile ciò che provai! Ora sono contento di salire su per ferrate alla ricerca della verticalità, e le soddisfazioni sono tante, ed io che arrivo da una storia da climber mi chiedo come mai le ferrate sono viste così male da che arrampica! Io sono solo contento che la via attrezzata possa avvicinare tutti al mondo della montagna, poi ogbuno la viva come vuole, ma a mio avviso è solo una cosa positiva. Poi che i climbers non lo considerino alpinismo..bah! A mio avviso mi vien da dirgli: tu che arrampichi in falesie già spittate?? o tu che arrampichi da secondo non è ugiale arrampicare su una fune metallica piuttosto che su una corda d'arrampicata?? insomma a me stupisce questa cosa che la ferrata sembra una cosa solo per turismo e bambini...voi che ne pensate?