Gli zaini e la globalizzazione.

Argomenti vari legati al mondo della montagna.

Gli zaini e la globalizzazione.

Messaggioda FaFo » 17/04/2017, 11:14

Nell' attesa di cominciare la mia stagione escursionistica, negli ultimi giorni mi sono messo alla ricerca di uno zaino per sostituire il mio ormai vecchio e logoro compagno di viaggio dell' ultimo decennio.
Normalmente chi scrive post di questo tipo ora chiederebbe consigli su quale zaino comprare.................. io no! (cmq se qualcuno volesse consigliare qualcosa in particolare lo faccia pure, c'è sempre da imparare)
Credo di aver deciso cosa comprare.
Scrivo queste mie poche righe per sottolineare una "stranezza" che mi ha dato molto da pensare; eccovi due link:
- http://www.ferrino.it/catalog/zaini/757 ... durance-40
- http://www.cisalfasport.it/fedura-40.html
Sono molto simili di aspetto! E il primo è un Ferrino, marchio italiano (produzione cinese?) molto apprezzato; il secondo un 'bistrattato' 8848.
Qualcuno potrà dire che sono simili solo all' apparenza ma che poi il tessuto è diverso, le cuciture più o meno resistenti ecc......
Ecco, la mia domanda è proprio questa: ma veramente siamo sicuri che il Ferrino sia meglio del 8848?
Io ha avuto la possibilità di vederli e toccarli in negozio e mi sono sembrati simili anche nei materiali; ma non sono un esperto e potrei sicuramente sbagliarmi. Nel dubbio, ho deciso di non comprare nè l' uno nè l'altro perchè non mi va di essere preso per il :culemo: !
Ultima modifica di FaFo il 18/04/2017, 16:49, modificato 1 volta in totale.
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Re: Gli zaini e la globalizzazione.

Messaggioda Campioncino » 17/04/2017, 11:50

Sicuramente i due zaini sono identici cambia soltanto il marchio, la cosa mi farebbe talmente incavolare che io non comprerei nessuno dei 2.
Io ho acquistato recentemente questo è mi trovo benissimo, litraggio e fattezze sono simili a quello che stai cercando...
Un saluto Luca

https://lowealpine.com/us/cholatse-45
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Re: Gli zaini e la globalizzazione.

Messaggioda fedipos » 17/04/2017, 12:11

Allora fate così: pesate quello della 8848 rispetto al kg 1,7 del Ferrino. Salterà fuori qualcuno a dire che oltretutto è anche più leggero !Siete veramente patetici.Tradotto:non capite un cazzo di materiali.
fedipos
 

Re: Gli zaini e la globalizzazione.

Messaggioda FaFo » 17/04/2017, 17:32

Esatto fedipos, non capisco un cazzo di materiali!
A me, dal vivo, sono sembrati simili e proprio per questa mia ignoranza che è né più né meno l'ignoranza dell' escursionista medio ho deciso di non acquistare il Ferrino perché, in ogni caso, non mi va giù che ci sia uno zaino di aspetto simile e di altra marca: come posso capire le reali differenze tra i due?
Nel dubbio di essere preso per il :culemo: ho preferito virare su altri zaini, nonostante il Durance mi interessasse veramente molto.
Ultima modifica di FaFo il 18/04/2017, 16:50, modificato 1 volta in totale.
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Re: Gli zaini e la globalizzazione.

Messaggioda fedipos » 17/04/2017, 19:11

Allora andiamo di esempi: il Dammapada, ossia il canone buddista, è stato scritto da Siddartha Gauthama 650 anni prima della presunta nascita di Gesù Cristo. I dieci comandamenti ovviamente 650 anni dopo. Sono identici! Secondo te chi ha copiato il compito? Alllora, se la Ferrino , azienda Italiana di Torino, con laboratori costati qualche milionata, all'avanguardia in tutto il settore HL ,azienda che già 15 anni fa ha finanziato ed elaborato le tute per poter esplorare la grotta di Naica ( quella con i cristalli di selenite),se un'azienda simile produce il prodotto x e dopo sei mesi ci sono tot concorrenti che fanno prodotti +/- identici, alla vista, secondo te chi è che copia? Mi spieghi al giorno d'oggi come faccio a fare a metà prezzo lo stesso prodotto del prezzo doppio? Zaini tecnici al pari dei Ferrino ce ne sono almeno 4/5 marche diverse, ma non certo la parrocchia 8848. Chiudo: tra le varie, ho una tenda tecnica ,la ferrino extreme per anni sponsorizzata dal Rainoldo, che ha precisamente 28 anni, costata lire 1400.000 28 anni fa, ha fatto una dozzina di spedizioni , un numero imprecisato di campi speleo ( molto peggio delle spedizioni) e ad oggi ho cambiato gli elastici di collegamento tra sovratelo e corpo tenda. Dato che come sapete a ottobre torno in Nepal la Lady mi ha già messo una giacca tecnica salewa nelle cose a perdere perchè mi ha detto " sono 24 anni che te la vedo addosso,non tornare con sta giacca perchè ti mando indietro un'alta volta". Conclusione, se pensate che il vecchio proverbio " chi più spende meno spende" sia tramontato datevi un mossa e andate a scuola di materiali.
fedipos
 

Re: Gli zaini e la globalizzazione.

Messaggioda dokkodo54 » 17/04/2017, 21:35

...se interessa, se ne parla qui:
https://www.avventurosamente.it/xf/thre ... -40.40632/
Pare che il tipo che l'ha comprato (il fedura) l'abbia anche pesato e che sia effettivamente più leggero del Ferrino (1,3Kg contro 1,7Kg). Oh, non lo dico io eh. Lo dice il tipo che l'ha pesato :lol:

Quanto a dire che sono la "stessa cosa" ci andrei piano. Di aspetto effettivamente "somigliano" molto :lol: (spallacci e fascione non sembrano così uguali però) ma è difficile valutare un materiale semplicemente al tatto.

Comunque, per me per gli zaini c'è una marca sola: Deuter.
Il mio 30+10 ne ha viste di tutti i colori in 25 anni, ma a parte la tinta un pò sbiadita dal sole, sembra ancora nuovo!
Non sono certo fra i più economici, ma su questo sono d'accordo con fedipos: "chi più spende meno spende" sarà anche un vecchio proverbio, ma è sempre valido.

Un saluto,
dokkodo
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Re: Gli zaini e la globalizzazione.

Messaggioda VinciMountain » 18/04/2017, 7:21

Fafo, ma discorso marche a parte.. cosa fai con uno zaino da 40L? :shock:

comunque per quanto mi riguarda zaini MILLET tutta la vita!!
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Re: Gli zaini e la globalizzazione.

Messaggioda 3DTrento » 18/04/2017, 8:44

Ho preso qualche anno fa uno zaino 8848 da 45 lt. Abbastanza capiente, economico, mi pare che stesse sui 60 €, e paragonandolo con altri zaini simili in esposizione (che costavano di più) non mi pareva ci fossero grosse differenze. E' durato (completamente) nemmeno 6 mesi, sono riuscito a tirarlo a 3 anni, poi mi sono rotto. Cuciture che si tirano, tasche estensibili che non si estendono (dovrebbero servire quando lo zaino interno è pieno, ma se lo zaino dentro è pieno nelle tasche esterne non puoi infilare nemmeno una bottiglietta da mezzo litro. Spallacci regolabili ma che comunque ti scivolano dalle spalle, e un gancetto pettorale che appena respiri salta! Non parliamo del tessuto... si è stappata la copertura superiore in poco tempo. Alla fine mi sono rotto e ho preso un berghaus da 65+15 lt. Costava di listino 180, e tra sconti e buoni vari sono riuscito a portarlo via a 110. Passatemi il termine ma di questo ne sono stracontento. Il tessuto è mooolto più resistente, sulla schiena sta molto meglio e puoi riempirlo quanto vuoi (sono arrivato a 25 kg per un campo speleo di 4 giorni a 2500m).
Tutto questo solo per dire: basta 8848, almeno per gli zaini

ps. ma anche se pesasse qualche grammo in più, cosa vi cambia se spacca molto meno la schiena?
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Re: Gli zaini e la globalizzazione.

Messaggioda reverso » 18/04/2017, 9:24

fedipos ha scritto:.... I dieci comandamenti ovviamente 650 anni dopo. ....

veramente i dieci comandamenti sono (sarebbero) stati scritti circa 1200 anni a.C.

per il discorso zaini io ho un Millet 40 L. di cui sono molto contento

nota personale: le attrezzature da montagna, che sono sottoposte a sforzi pesanti e prolungati (zaini e scarpe in primis), vanno prese di alta qualità, pena trovarsi in situazioni estremamente spiacevoli per difetti apparentemente banali
quando un rientro vuol dire ore di cammino, un piccolo difetto si trasforma in un supplizio
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Re: Gli zaini e la globalizzazione.

Messaggioda reverso » 18/04/2017, 9:47

P.S.
lo zaino io l'ho preso di un colore sgargiante fluo ... perché se un giorno dovessi aiutare qualcuno che ha bisogno e questo si trova in un posto di merda, lo zaino messo a terra in uno spiazzo aperto può diverntare un aiuto e un riferimento in più per chi ci sta cercando dall'alto
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