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Fotografia panoramica in Montagna

MessaggioInviato: 27/01/2016, 11:40
da alverspir
Mi ero ripromesso di scrivere qualcosa su questo argomento durante uno scambio su un post di qualche temp ofa con un utente (Gianverd mi pare...).
Se la cosa può interessare provo a buttare giù qualcosa, magari a qualcuno può tornare utile per qualche suggerimento.
Premetto che non sono assolutamente un fotografo, non ho niente da insegnare a nessuno, tanto meno pretendo di dispensare nozioni di fotografia ma solo di porre la mia limitata esperienza sul tavolo.

1 - Le mie esigenze
Erano, e sono tuttora, quelle di una certa praticità in relazione alle situazioni logistiche in cui mi trovo a fotografare in montagna. In un meno recente passato mi portavo dietro una reflex manuale (la grande Pentax MX) e questo mi limitava alquanto sia nel peso e nella manualità delle operazioni, sia nell'impegno di dover lavorare nei vari parametri della macchina. Senza contare poi il fatto che eravamo nell'era pre-digitale, quindi dia o foto, spesa delle pellicole. ecc...
Con l'avvento della fotografia digitale (una delle più sconvolgenti innovazioni tecniche, a mio parere) abbiamo potuto usare macchine leggere, piccole, automatiche e soprattutto scattare milioni di foto fregandocene dei costi. Altro immenso vantaggio è quello di poter gestire informaticamente le foto, correggerle (fino ad un certo punto naturalmente), comporle, sovrapporle, riempirle di effetti ed ogni altra diavoleria.
In sintesi, ora abbiamo in mano una piccola fotocamera che (con una oculata spesa) mi rende una buona qualità ottica senza pensare a quante foto scatto e mi consente di riprendere immagini in qualunque posizione, in ogni situazione, anche lavorando con una sola mano.
Step 'sviluppo' fotografico: ho abbandonato da subito la possibilità di riprese panoramiche già predisposte nei vari programmi della fotocamera per una serie di motivi limitanti che tralascio. Una volta seduto al pc e scaricate le mie foto ho voluto provare a comporre le panoramiche provando e riprovando vari software. Alcuni molto semplici ma dal risultato appena mediocre, altri molto complessi che imponevano lavori immani di configurazione, col risultato di farmi venire il mal di testa e di perdere ore e ore di lavoro. Talvolta anche con risultati finali insoddisfacenti (es. la fusione tra i vari fotogrammi delle porzioni di cielo, caso frequente dove anche software molto tecnici fallivano e mi costringevano ad elaborazioni manuali lunghissime).
Finally: volevo avere meno vincoli possibili nelle riprese e la maggior praticità e velocità al pari di una resa finale che mi producesse panoramiche buone se non anche molto buone (dopo varie prove di allenamento ed esperienza sicuramente).

2 - Materiale hardware
Partiamo dalla base-base, la macchina fotografica. In base alle esigenze di cui sopra ho puntato da subito (2007) su un modello compatto, da una spesa contenuta, con buona ottica, una risoluzione minima di base (7 Mp), che potessi manovrare anche in parete con una mano, quindi quando parlerò di fotocamera intendo proprio un modello compatto. Non troppo piccola in verità col rischio che mi scappi dalla presa o che sia poco stabile (il cosiddetto 'mosso') ma magari con una - appena pronunciata - impugnatura che faciliti la presa e cosa per me importante dotata di mirino (il classico pre-digitale). Questo perchè in parecchie situazioni sul display non vedi una minchia, vuoi per riflesso o altro, ed allora l'inquadratura dal mirino ritorna utilissima. Purtroppo questa opzione sembra stia scomparendo dalle fotocamere, ed è proprio un peccato.
Quale macchina? Qui potremmo parlare per giorni. Ho personalmente, in questi ultimi dieci anni, confrontato e paragonato la resa in qualità di molte fotocamere compatte di diverse marche. Girando in montagna con parecchie persone ho volutamente confrontato la stessa foto (soggetto, inquadratura, posizione) con risultati a volte anche molto, molto diversi. Non è mia intenzione passare per sponsorizzatore di una marca piuttosto che un'altra. Dico solo che ho potuto confrontare macchine come Pentax, Olympus, Canon, Fuji, Sony, Nikon, Panasonic, Samsung, ecc..., ed una certa idea me la sono fatta.
Partiamo dal concetto che vagoni di Mp (risoluzione in MegaPixel) senza una buona ottica non servono a niente, anzi, peggiorano il risultato. Tra una 8/10 Mp con buona ottica ed una 14/20 Mp con ottica appena discreta non ci sono storie, vince sempre la prima.
Quindi ottica in primis. Poi... la risoluzione. Dire che con 7/8 Mp (con buona ottica) si riesce ad ottenere una buona stampa finale superando anche il formato A3, è una sacrosanta verità e quindi è solo da valutare se le proprie esigenze superano tale formato. Dunque fino a 12/14 Mp si spende anche meno ma importante che l'ottica sia buona. Poi un altro fattore: la resa cromatica dell'ambiente dove andrete a lavorare. Un pò come le vecchie pellicole, qualcuna adatta al verde della montagna, altre più adatte al blu del mare, altre ancora al rosso degli ambienti più colorati. Certo la via di mezzo sarebbe ideale ma se (come me) scattate migliaia di foto principalmente in montagna sarebbe il caso di prediligere una buona resa per i colori che vi sono presenti e comunque un buon bilanciamento del bianco, essenziale.

Consiglio: Se vi capita di uscire con compagni che hanno altre fotocamere, provate a scattare la stessa inquadratura, poi al pc:
- confrontate le foto, al centro, agli angoli, la resa della luce che non deve variare, disperdersi, il dettaglio delle varie zone di luce
- la resa dei colori e qui sfatiamo una credenza, i colori devono assolutamente il più possibile riprodurre la realtà, senza alterazioni (per quello ed effetti vari, si può fare dopo col fotoritocco; una foto mediocre non potrà mai diventare buona neanche al pc
- la risoluzione - ingrandite una stessa porzione di una foto e confrontate la resa dei pixel


Io personalmente ho potuto 'scremare' abbastanza il parco macchine. Utilizzo fotocamere Canon (principalmente una Powershot A540) con 7 Mp (quindi parrebbe ormai superata), mirino e zoom ottico, SOLO ed ESCLUSIVAMENTE ottico. Perchè... dello zoom digitale non me ne frega assolutamente niente, non serve, fa schifo, rende solo merda dal punto di vista fotografico. Quando si legge zoom X10 X14 X30 ed il valore massimo viene raggiunto solo con l'ausilio dello zoom digitale... poi andate a vedere il risultato. Semplificando... lo zoom ottico è una... meccanica che regola la distanza interna delle lenti nell'obiettivo, quello digitale è una elaborazione software, niente di più. Finche lavora l'ottico siamo su una resa reale, quando interviene il digitale ne usciamo. Se sono presenti entrambi lo zoom lavora fino ad un certo fattore X con l'ottico, se spingo oltre entra in funzione il digitale. Esempio banale con zoom X16: ottico fino a X10 e digitale oltre fino a X16... e comunque il range da X10 a X16 dello zoom digitale lo si paga ma fa bella attrazione con quei numeri!
Torno alle fotocamere. Mi hanno soddisfatto (nelle verifiche e confronti) Canon, Nikon, abbastanza anche Olympus, Pentax... basta...
Mi sono fatto l'idea che chi fa macchine fotografiche abbia qualcosa in più, chi fa micronde o altro... vabbè... idea mia, per carità.
Ribadisco il concetto iniziale da tenere sempre : fotocamera con sufficiente risoluzione e buona, magari ottima, ottica ed ambiente montano/alpinistico (poi in città o in casa si può fare quel che si vuole).
Io riprendo sempre in automatico, non ho tempo e situazioni ambientali per regolare il manuale, devo essere veloce, con i trucchi di ripresa mi trovo bene con l'automatico.

3 - Materiale software
Come detto ho voluto perdere meno tempo possibile nella composizione delle mie panoramiche. Ho provato software complessi ma spesso troppo incasinati ed anche dalle rese non buone. C'è una particolarità da tenere presente. Nella elaborazione software che compone la panoramica il punto critico principale di... fusione è il cielo.
Con alcuni software il punto di unione non veniva 'fuso' correttamente e mi costringeva a modifche manuali, anche snervanti. Volevo un software che mi componesse le panoramiche velocemente e mi risolvesse il problema appunto del cielo. Prova, gira e rigira sono incappato in Microsoft ICE (Image Composite Editor). Ora chiarisco che io non sponsorizzo assolutamente Microsoft, anzi. Chi mi conosce sa cosa ne penso. Ma quando è da dar a Cesare quel che è di Cesare...
Il software è gratuito e si può scaricare ed installare free senza nessun problema. Per gli ambienti Linux dovrebbe essere sufficiente installare prima Wine (programma che all'interno di Linux consente di installare applicazioni Windows) e quindi installare dentro Wine il sudetto Microsoft ICE.

Consiglio: Ho usato per anni la versione precedente che non mi ha mai dato problemi (1.4 mi sembra). Tempo fa ho provato ad usare la nuova versione (2.0 sia 64 che 32 bit) ma non funzionava bene, quindi sono tornato alla precedente che faceva comunque tutto quello che serviva e tuttora uso la 1.4.
Sul sito trovate, mi pare, solo la nuova versione 2.0 ma in internet trovate anche la precedente, che è anche più leggera. Se poi qualcuno provasse la 2.0 magari potrebbe confermare che hanno risolto i problemi di cui accennavo.


Software per modifica, correzione, fotomontaggio in generale: uno solo GIMP. Completo, professionale, fa tutto quello che vi serve, magari ci si mette un pò ad apprenderlo ma occhio... nessun buon software è banale e semplice. Ah! è AGGRATTISS!!! Per Win e Linux.

Prima di proseguire sui metodi di ripresa delle immagini e poi sulla composizione delle panoramiche, mi fermo.
Se la cosa interessa proseguo, anchepecché la cosa mi prende tempo..., ho una certa età...
Se avete questions o altro...

Re: Fotografia panoramica in Montagna

MessaggioInviato: 27/01/2016, 11:51
da alverspir
Questa è una panoramica recente della zona di Sennes e la Croda Rossa ripresa dalla Croda de R'Ancona
Composizione di 7 foto. L'originale è stato ridotto del 50% (quindi la sua definizione è molto più alta) prima di caricarlo su Picasa dove lo potete vedere voi con il link sotto ed anche a pieno schermo.
Immagine
link a Picasa:
https://picasaweb.google.com/lh/photo/q ... directlink

Dalla Furcia Rossa verso nord
Dettagli come sopra.
Immagine
link a Picasa:
https://picasaweb.google.com/lh/photo/z ... directlink

Dalla Cengia Gabriella verso Cima Bagni
4 foto - c.s.
Immagine
link a Picasa
https://picasaweb.google.com/lh/photo/A ... directlink

Re: Fotografia panoramica in Montagna

MessaggioInviato: 27/01/2016, 21:09
da dokkodo54
Ciao alverspir,
intanto grazie per il tuo "trattato".
Molto interessante ma soprattutto chiaro e comprensibile anche a chi ne mastica il giusto come me.
Ovviamente anch'io faccio foto in Montagna (magari in modo non così compulsivo come qualcun altro... :lol: ), ma non mi è mai venuto in mente di fare delle "panoramiche".
Certo, a guardare le tue, la voglia viene eccome (...e se per giunta mi metti la Croda de r'Ancona... :lovemo: ).
Io ho una piccola macchinetta della Sony, con ottica Zeiss con la quale mi trovo benissimo (ma senza mirino, purtroppo).
Come te l'ho scelta proprio per la maneggevolezza e semplicità d'uso, in modo da fare foto anche in situazioni, diciamo così, precarie.
Sempre rigorosamente in automatico, anchepecchè (...sta diventando un tormentone... :roll: ) di tutte le altre impostazioni non ci capisco un'acca.
So che farebbe direttamente anche le panoramiche, ma è una funzione che non ho mai provato.
Se ti va di continuare con le spiegazioni ben vengano, per quanto mi riguarda.
Dopo magari cominciamo con le domande...

Un saluto,
dokkodo

Re: Fotografia panoramica in Montagna

MessaggioInviato: 01/02/2016, 14:38
da alverspir
...Riprendiamo il discorso.
Fotocamera compatta, zaino in spalla e gambe in movimento...
Poche premesse prima di ragionare sulle riprese. L'occhio umano vede in un modo che nessuna fotocamera potrà mai eguagliare (il corpo umano è una macchina stupenda, a volte è il solo cervello che funziona meno...). Non mi riferisco ai colori, ai dettagli, al contrasto ma in particolare alla luce. Se il mio sguardo spazia all'orizzonte, ogni punto che io osservo viene messo a fuoco e soprattutto in 'luce corretta'.
Cerco di spiegarmi senza tecnicismi e con un esempio semplice in situazioni ottimali. Davanti a me ho all'orizzonte una serie di monti, alla sinistra una parete ben più vicina, a destra un'edificio (un rifugio). L'occhio riceve la luce dei monti lontani e mi ritorna il giusto bilanciamento per farmi 'leggere' la corretta dose di luce senza sovraesporre o sottoesporre, in pratica non scurisce o schiarisce il soggetto. Nel contempo anche la parete alla mia sinistra ed il rifugio a destra ritornano la giusta luce per non risultare troppo scuri e così via.
La fotocamera non è l'occhio umano e se io 'punto' i monti all'orizzonte essa regola l'esposizione e quindi restituisce la luce corretta per quel soggetto ma i due altri soggetti a destra e sinistra non verranno letti correttamente come li vediamo. Dalla qualità (tipologia e costo!) della fotocamera posso disporre di più o meno punti di lettura e questo aiuta ad elaborare meglio il tutto e correggere la cosa, ma... torniamo ad un punto iniziale: fotocamera compatta, dal costo contenuto, quindi con i suoi limiti.

Consiglio: agli inizi, sperimentando le riprese per comporre le panoramiche non disdegnate di fare più prove sulla stessa inquadratura per poi verificare, in fase pc, quali possano essere i migliori risultati.
Inizialmente provate ad usare sequenze di 2/3 foto da comporre. Proseguendo poi vi allargherete a 4/5 e così via. Io sono arrivato, in condizioni ideali beninteso, a comporre anche 12/14 foto, parecchi 180°/270° e qualche 360°. Condizioni ideali?... Ci arriviamo.


Partiamo da una situazione ideale al max:
- soggetto/i lontani, ben illuminati con il sole alle mie spalle, alto nel cielo, aria tersa
- la mia altitudine è intermedia rispetto all'orizzonte, sono cioè in una via di mezzo tra la valle e le cime
Il primo punto mi sembra ovvio per il secondo chiarisco. Si possono fare panoramiche senza problemi da qualunque livello. La situazione ideale specificata va letta nel senso della prospettiva. Provate a fotografare un campanile dal basso, dalla cima di una torre più alta dello stesso e dal 4° piano di un palazzo e poi verificate il risultato. Oltre a questo la... linearità di un paesaggio montano ripreso a 'mezza via' risulta molto più realistica e non schiacciata alla base oppure in alto.
Fotografare il Pelmo dal monte Rite è super, diverso se lo faccio da una collina di 600 m oppure dall'alto (dai 3000 in su).

Torniamo al mio orizzonte con un esempio.
Supponiamo che il mio occhio veda quello che comprende la foto e io voglia riprendere la sequenza delimitata dalla cornice verde.
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La mia sequenza può essere costruita in più modi (con sequenze 1-3 oppure 1-4 per esempio):
- orizzontale da sin. a dx.
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- verticale da sin. a dx.
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- composta in due piani da sin. a dx.
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Ho evidenziato i miei scatti nelle varie casistiche dove i numeri corrispondono alle varie foto in sequenza.

Doverosa precisazione. Sebbene sia possibile sequenziare le foto in qualsiasi ordine (anche a salti), io ritengo che sia per una gestione dell'ordine delle foto dentro la nostra cartella, sia per 'uniformare' la lettura della luce e altri piccoli vantaggi la cosa migliore sia proseguire senza salti. Poi se uno preferisce da dx a sin, la cosa con cambia, è personale.
Primo accorgimento essenziale nella ripresa della sequenza: ogni foto successiva alla prima dovrà sovrapporsi (nell'inquadratura) alla precedente per circa 15/20%. Solitamente si consiglia almeno un buon 25%. Per i soggetti in montagna io mi sono spinto pure ad un 10% senza problemi. Più soggetti definiti ci sono nell'inquadratura meno porzione della precedente devo pigliare. Anche qui vale la regola delle prove che chiunque può fare anche a casa oppure nel parchetto sotto casa, ovunque.
Secondo accorgimento essenziale: nello spostamento che viene effettuato durante la sequenza bisogna cercare di mantenere la stessa altezza della fotocamera nella successione orizzontale (e pure in verticale nel terzo esempio). Ricordiamoci che stiamo parlando di sequenze veloci e quindi esulano dall'aiuto di un cavalletto.
Da tenere presente che in caso di ampio angolo (quindi molti fotogrammi per coprire 240°/270°) il numero di foto aumenterà considerevolmente e la panoramica risultante, dopo il taglio finale, risulterà una... striscia più o meno lunga, pertanto più allineata rimarrà la fotocamera meno saranno gli spezzoni 'vuoti' da ritagliare nella foto finale.
L'esempio 2 io lo ritengo un buon compromesso tra il 1 ed il 3. Discretamente ampia la verticalità anche se con un impiego di più fotogrammi rispetto all'esempio 1.
In un caso del genere, con interamente i miei soggetti ben lontani ed in condizioni di luce ottimali, non ho solitamente problemi di messa a fuoco e tantomeno di sovra/sotto esposizioni.
Poi con tutte le prove che oguno vorrà fare vi renderete conto di quante siano le possibilità, anche in presenza della stessa inquadratura/soggetto.
Solo l'esperienza diretta e un numero consistente di prove vi potrà dare idea di quante siano le possibilità che potrete sfruttare.


Proseguo in un post successivo così non esaurisco il limite di foto/esempio...

Re: Fotografia panoramica in Montagna

MessaggioInviato: 01/02/2016, 15:15
da alverspir
Diverso e particolare è il caso (come sopra descritto) in cui i miei soggetti non siano tutti all'orizzonte ma sfalsati nella distanza, e soprattutto con luci ed ombre ben diversi.
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In questo esempio abbiamo sulla sinistra una parete rocciosa ed altre rocce sulla destra con decisamente situazioni di luce ben diverse tra loro. Immaginando di sequenziare 3 fotogrammi verticali da sin a dx il risultato sarà (in parole povere e banali) più o meno:
fotogramma 1 - luce media di un soggetto molto più vicino dell'orizzonte centrale
fotogramma 2 - luce abbastanza intensa su soggetto lontano
fotogramma 3 - luce medio-bassa su altro soggetto vicino
Il risultato, una volta terminata la mia sequenza da 1 a 3 è di avere 3 letture della luce diverse ed il mio panorama finale sarà:
- nel migliore dei casi 'sfalsato' nelle luci a sinistra ed a destra
- nel peggiore dei casi le zone di fusione tra le tre foto saranno mal lette dal software e pertanto si noteranno delle orrende differenze di luci/contrasti/luminosità nell panoramica finale.

Altra considerazione. Se io inquadro nella foto 1 parte della parete e parte dell'orizzonte (oppure anche nella foto 3) il risultato sarà che la porzione dell'orizzonte risulterà molto chiara e per niente definita. Se invece privilegio la lettura dell'orizzonte puntando più sullo stesso che sulla parete, otterrò magari l'effetto contrario: l'orizzonte lontano discretamente ok e le rocce vicine decisamente troppo scure.
Talvolta questo... 'effetto' può diventare un pregio, ma se ci si vuole avvicinare alla reale visione dell'occhio, magari volendo ritrarre pure qualche particolare presente nel soggetto più vicino, allora bisogna 'ingannare' l'obiettivo.
Soluzione: Partiamo dal presupposto che il nostro orizzonte dovrà venire comunque bene:
- puntiamo l'obiettivo come da foto 2 senza scattare
- premiamo il pulsante di scatto a metà (facendo leggere alla fotocamera la luce del soggetto lontano)
- con il pulsante ancora premuto a metà ci spostiamo sull'inquadratura 1 e scattiamo la prima foto
- torniamo ad inquadrare e scattare normalmente la foto 2
- ri-premiamo il pulsante di scatto a metà (facendo leggere alla fotocamera la luce del soggetto lontano)
- con il pulsante ancora premuto a metà ci spostiamo sull'inquadratura 3 e scattiamo l'ultima foto

Il concetto descritto si applica ancor di più nella sequenza composta in due piani, in quanto più ci si abbassa meno luce del cielo viene letta, quindi immancabilmente otterremmo risultati pco soddisfacenti.
Partire con la 'lettura' e scatto dal soggetto contro il cielo (1), poi far leggere la stessa luce e spostarsi in basso (2). Ripartire dal cielo in alto a dx (3), far leggere la luce del 3 e spostarsi per l'ultimo (4).
Stesso discorso vale se la mia sequenza è magari di 2 sole foto, una alta ed una bassa sullo stesso soggetto (una alta parete verticale od un pendio piuttosto vicino). Parto dall'inquadratura più alta dove verosimilmente ci sarà più luce e prima di spostarmi all'inquadratura sottostante faccio 'leggere' la luce della prima, mi sposto sotto e scatto la 2.
Sia ben chiaro che ogni situazione è diversa dalle altre. Vi consiglio di fare molte prove, magari prendendo qualche appunto e verificandone i risultati al pc.
Questo richiede magari un pò di applicazione all'inizio. Poi col tempo e l'esperienza si va via abbastanza tranquilli e veloci.

Dimenticavo quasi un particolare importante: quando fate fare la 'lettura' luce alla fotocamera, non usate il mirino (se la vostra fotocamera ce l'avesse). Il mirino legge la luce in maniera diversa dal sensore (provate ad osservare la differenza). Inquadrate e verificate la giusta luce con il display prima di schiacciare a metà il pulsante e spostarvi a sinistra, destra oppure sotto... per lo scatto vero e proprio. E' un gioco di giusto compromesso...

Mi fermo un pò prima di passare all'elaborazione software delle panoramiche
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Re: Fotografia panoramica in Montagna

MessaggioInviato: 10/02/2016, 11:48
da alverspir
Elaborazione panoramiche 1/2

Siamo quindi allo step finale, l'elaborazione delle panoramiche.
Dopo aver installato il programma Microsoft ICE (che da questo punto in poi chiameremo solo ICE), lo lanciate.
Prima di lavorare suoi (pochi) settaggi del programma, peraltro ancora disattivati, dobbiamo anzitutto selezionare le nostre foto.
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Dal menu File selezionate New Panorama... e scegliete nel vostro pc le foto che andranno a comporre il panorama (in questo caso sono 4 foto verticali). ICE importa le foto e le 'fonde' in unica panoramica che vi propone contornata dalle linee di taglio bianche sui quattro lati
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1 - spostate le linee dei quattro lati in mondo che l'area definita ricada sull'immagine ed escludendo le porzioni 'fuori immagine'
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2 - ora qualche accenno ai settaggi:
in alto l'icona con il cubo serve a modificare la 'proiezione', cosa che vedremo con l'esempio successivo
sotto a sinistra nella sezione Stitch consente di elaborare la panoramica in varie modalità (io uso quasi esclusivamente l'opzione Rotation Motion in quanto è l'unica che consente di modificare la proiezione, le altre opzioni provatele pure e vedete il risultato, tanto per provare qualche effetto...)
la sezione Export consente di decidere il formato finale (IPEG, TIFF, PNG, ecc..) e la Qualità che consiglio di impostare sempre a 100 per ottenere foto con la max risoluzione (più pesanti ma con qualità di definizione migliore).
a destra il pulsante Export to disk che consente di elaborare la panoramica e salvarla nel vostro pc.
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Per un successivo lavoro ripetere i vari passi con New Panorama...
fate le vostre prove...

Passo al post successivo per altro esempio...

Re: Fotografia panoramica in Montagna

MessaggioInviato: 10/02/2016, 11:55
da alverspir
Elaborazione panoramiche 2/2

Osserviamo ora un caso particolare in cui, dopo aver selezionato 3 foto in sequenza il programma propone l'elaborazione con una particolare proiezione 'distorta' dato che si tratta di soggetto più in alto rispetto al punto di ripresa
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Premiamo ora l'icona con il cubo evidenziata in rosso
Se spostiamo il cursore sopra l'immagine possiamo vedere che questo cambia in base alla posizione; possiamo spostare l'immagine verso destra/sinistra, ruotarla rispetto al centro, alto/basso...
In questo caso ci posizioniamo al centro, premiamo il cursore e trasciniamo l'immagine verso l'alto, cercando quindi di dare alla panoramica una proiezione più reale, aiutandoci con le linee degli alberi, delle persone, con quello che viene inquadrato insomma...
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Ottenuta una proiezione migliore con un clic su Apply confermiamo le modifiche.
Torniamo alla nostra elaborazione, regoliamo le linee di taglio come nel primo esempio
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Ice7.jpg (111.54 KiB) Osservato 4530 volte

Verifichiamo che l'impostazione qualità sia a 100 e quindi esportiamo la panoramica finale.
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Ice8.jpg (80.03 KiB) Osservato 4530 volte

Fine.

Consiglio: ognuno potrà salvare le panoramiche col nome che più gli aggrada. Il nome del file risultante ICE lo propone con lo stesso nome della prima foto seguito da "_stitch.jpg", esempio IMG_3451_stitch.jpg.
Ho potuto constatare che per riprendere vecchie elaborazioni mi è risultato spesso utile modificare il nome del file della panoramica inserendo il numero della foto finale (così da ricordarmi quale sequenza ho utilizzato, esempio: IMG_3451-54_stitch.jpg.


Divertitevi e se qualcuno avesse qualche quesito o dubbio, non siate timidi. Diversamente posso presumere due cose:
- mi sono spiegato abbastanza per cui è tutto (o quasi) chiaro e non avete dubbi per niente (e ciò mi farebbe piacere)
- la cosa non interessa... (vabbè... n'importa... :maaemo: :tieemo: :tieemo: )

Re: Fotografia panoramica in Montagna

MessaggioInviato: 10/02/2016, 12:01
da alverspir
Questa l'ultima panoramica 'spinta' di sabato scorso (5 foto orizzontali):
IMG_7636-40_stitch.jpg
IMG_7636-40_stitch.jpg (135.94 KiB) Osservato 4530 volte

In migliore risoluzione:
https://picasaweb.google.com/lh/photo/h ... directlink

Re: Fotografia panoramica in Montagna

MessaggioInviato: 10/02/2016, 13:53
da Sergio69
Grazie. ottimo tutorial, chiaro e conciso. :D

Re: Fotografia panoramica in Montagna

MessaggioInviato: 10/02/2016, 17:32
da alfasierra
Innanzitutto GRAZIE per lo splendido tutorial: dettagliato e comprensibile, COMPLIMENTI.
Premetto che fino ad oggi ho fatto poche foto panoramiche, non sentendone molto l'esigenza, accontentandomi dei risultati ottenuti con uno zoom grandangolare 10-22 con sensore APS-C (Nikon) corrispondenti quindi a 15-33mm e angolo visuale di circa 100° con sensore FF (pellicola 24x36).
Qualcosa ho fatto con lo smartphone, usando la modalità panoramica in dotazione oppure varie app come Google Camera, Focal, Camera MX, con risultati ovviamente appena decenti.
Ho installato il programma MS ICE nell'ultima versione (ver. 2.0.3.0 64 bit) e l'interfaccia non è quella della versione del tutorial, comunque è molto semplice ed a parte qualche settaggio, fa tutto in automatico una volta caricate le foto che si desidera unire.
Ho fatto due panorami a 360°, usando 8 foto e poi 15 (con più margine di sovrapposizione) e devo dire che il risultato finale è molto buono, utilizzando la modalità auto-crop e non quella auto-complete.
La fusione dei singoli fotogrammi è molto buona senza evidenti errori, né a livello cielo, né a livello terreno; andando a zoomare molto in corrispondenza delle unioni qualche problema emerge soprattutto se nella foto ci sono linee orizzontali (case, tetti, elettrodotti), ma sono abbastanza contenuti.
Ho salvato i file in modalità superb con qualità 100% (24 MB) mentre sempre in modalità superb ma 90% la qualità finale si riduce di molto ma ottenendo file molto più leggeri (7 MB).
Ho provato anche composizioni di 4 foto con angolo visuale più ridotto, sempre con buoni risultati.
Come paragone ho usato il programma di composizione "Panorama" della Olympus contenuto nel software "Viewer 3" fornito in dotazione alle fotocamere Olympus, per le foto utilizzate ho infatti usato una Olympus OM-d E-M10 con zoom 14-42 (sensore 4/3 quindi corrispondente a 28-84mm) e devo dire che ICE si comporta molto bene e permette molte più regolazioni oltre a generare un file meno compresso e quindi più dettagliato.
Per concludere grazie per aver segnalato questo ottimo programma e . . . per avermi fatto venire la voglia di fare foto panoramiche.