fedipos ha scritto:a commenti zero
io avevo commentato direttamente sul sito di Banff, riporto qua il mio commento
A mio avviso il problema di fondo sta nella “concezione mentale” della ferrata, che è stata travisata nel corso degli anni portandola da mero mezzo per raggiungere un fine (che può essere un’escursione ad anello di ampio respiro, o il raggiungimento di una cima, o una spettacolare traversata, o ancora il ripercorrere vecchie vie di guerra) ad essere IL fine stesso dell’uscita, generando certe porcherie inutili, talvolta a quote insulse (3/400 metri slm) senza logica e senza senso, per il solo fine di tornare a casa dicendo “HO FATTO LA SCIMMIA SULLA FERRATA XYZ” e non “HO FATTO UN GRANDIOSO ANELLO DEL MONTE X” o “SONO ARRIVATO ALLA CIMA DEL MONTE Y E MI SON GODUTO PANORAMI DA URLO”.
Finché non si risolverà questo grande equivoco che porta i percorsi ad estraniarsi dal loro ambiente, rischieremo di assistere al proliferare di certe schifezze…
PS ho percorso parecchie ferrate con estrema soddisfazione (e le ripercorrerei volentierissimo) ma si tratta di itinerari con una certa logica che considero un mero “pezzetto” di un’escursione ad ampio raggio, alla pari di un ghiaione da attraversare o di una semplice mulattiera o di qualche roccetta di I/II non attrezzata, tipo la coppia Vandelli + Berti che permettono l’anello del Sorapiss o l’abbinamento Roghel + Cengia Gabriella + Strada degli Alpini che permettono uno spettacolare aggiramento del Popera.