giubi_pd ha scritto:Colgo comunque la riflessione di mures sul cambiamento climatico; credo che si il clima cambi anche a causa dell'opera dell'uomo, ma un pilastro di 100 metri che era li chissà da quanto, lo attribuisco più al normale cambiamento ambientale dovuto a erosione di secoli e secoli; non so voi, ma spesso camminando per monti vedo roccioni isolati e penso "chissà come c'è arrivato qui..".
É normale comunque che sentendo frana, poi venga alla mente la più recente del pelmo..
Non lo so sinceramente. Per la loro conformazione geologica le Dolomiti sono destinate a sbriciolarsi probabilmente prima di altre montagne. Il fatto però che nel giro di pochissimi anni siano crollati la cima del Piz da Cir, una delle Cinque Torri, un pezzo del Pelmo, un pezzo della Cima Undici e adesso un tratto del Sass Maor... mi fanno pensare che il tutto non rientri nella normalità degli eventi. O prima queste cose non venivano notate e non se ne parlava (e magari succedevano lo stesso), oppure la frequenza e l'entità di questi crolli erano effettivamente minori. Sappiamo che il ghiaccio che si trova tra le pareti e le crode ha la sua importanza nel tenere unite le rocce e il continuo sciogliersi e riformarsi del ghiaccio influisce molto sulla stabilità di queste montagne. I cambiamenti climatici, con gli sbalzi di temperatura che diventano sempre più frequenti e più accentuati, possono incidere anche su questo.
In ogni caso, concordo con voi sul fatto che se la stessa cosa fosse successa in estate, forse sarebbe stata una tragedia. E anche il mio pensiero va alle vittime del Pelmo.