da artemisio60 » 12/11/2014, 22:13
Cosa dire degli interventi di oggi ?
Grazie, grazie dal profondo del cuore a tutti coloro che hanno voluto esprimere il loro punto di vista.
Avete centrato uno dei motivi principali per cui ho aperto questa discussione, che per me è di una utilità fondamentale.
Sono sempre più convinto che iscrivermi a questo forum e aver dato vita a questa discussione siano una delle cose più azzeccate che ho fatto da quando ho scoperto l'esistenza della montagna.
Qui c'è così tanta gente esperta e disponibile con cui confrontarsi, che per uno come me alle prime esperienze questo spazio rappresenta un tesoro inestimabile.
Non prendetele come parole di vuota adulazione, sono sentite.
Un ringraziamento particolare, ovviamente, va al buon Caron-sembri-mia-suocera-fedipos, l'uomo dagli occhi di bragia (non offenderti e non rizzar il tuo "antico pelo", intendo "suocera" in senso buono, perché pesi tutte le parole con molta attenzione ma spesso le estrapoli dal loro contesto).
Se il tuo è un invito a visitare il Brenta nascosto, lo accetto molto volentieri e sono convinto che per me sarebbe un'esperienza unica.
Sicuramente io capirei il tuo discorso e forse tu capiresti che, alle volte, sarebbe meglio dare più credito a chi non si conosce di persona, almeno fino a prova contraria.
Tu rispondi spesso con toni del tipo "Guai a voi, anime prave!", ma si vede benissimo che, di là dal tuo tono burbero, sei un buono. Non inganni nessuno, mio caro, nemmeno quell'ultimo arrivato di Artemisio.
"Caron-fedipos, non ti crucciare: vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare".
Ma siccome so che "se Caron di te si lagna, ben puoi sapere omai che ’l suo dir suona", ti chiedo un favore.
Mi faresti l'elenco completo delle immense cazzate che ho scritto, con i motivi per cui le ritieni tali ?
Questa è proprio una delle cose che cerco con questa discussione: il confronto con chi è più esperto per capire gli errori che inevitabilmente mi trovo a commettere e per evitare di ripeterli in futuro.
Intanto sviluppo le due che hai già ripreso tu.
Le scarpette tengono ?
Poco prima di iniziare a salire, guardando quanto piccoli (almeno per me) fossero gli appoggi sui quali avrei dovuto mettere i piedi, mi sono chiesto come fosse possibile restarvi in equilibrio senza scivolare.
Poi, dopo i primi metri, mi sono reso conto con meraviglia che ci riuscivo, eccome. Riuscivo a sentire benissimo l'aderenza della suola sull'appoggio. Naturalmente si tratta di scarpette da arrampicata su appoggi artificiali in palestra, nulla a che vedere con scarponi su terreni in ambiente, ma di questo si parlava, no ?
Le corde non si rompono ?
Quando, al termine della salita, Inge ha iniziato a calarmi e ho dovuto mollare appigli e appoggi per la discesa, mi è venuto un orrendo pensiero: "ma se adesso si rompe la corda, io mi faccio male sul serio..." (...strano che non mi sia venuto anche quando ho calato io Inge...).
Naturalmente ne ho parlato con gli istruttori, che mi hanno risposto: "tranquillo, Artemisio. Con il tuo peso la corda non si rompe e le nostre corde sono sempre controllate a dovere. Devi imparare a fidarti delle attrezzature".
Ecco, questo è il motivo per cui ho buttato lì, fra il serio e il faceto, quella frase sulla corda.
L'affermazione "Devi imparare a fidarti delle attrezzature" però mi ronza in testa da ieri sera e mi piacerebbe se qualcuno volesse sviluppare questo argomento.
Artemisio