Ciao Fed, leggendo il tuo post mi è tornato in mente un trafiletto tratto dal libro di Mauro Corona, "Le voci del Bosco" che ti riporto qui sotto, buona lettura:
"Oltre alla Nobiltà, all'invidia, allapovertà e alla serietà, nel bosco c'è anche la cattiveria. Tra gli alberi esiste la cattiveria dell'arroganza, del tradimento, dell'astio,quella taciturna(la peggiore) e tante altre, come tra gli uomini, del resto. La muga, o pino mugo, è la cattiva per eccellenza. Subdola di natura, cresce falsa e disonesta ed è anche rompiscatole. A differenza dell'agrifoglio, che tiene per sè la cattiveria come un vecchio lupo solitario, lei la dispensa a piene mani al prossimo. Come tutti i vili sta con il branco e, al pari dei noccioli e dei sambuchi, trae forza dal numero. Provate a camminare in mezzo a un mare di mughe. Verrete percossi da infiniti colpi alle gambe e dopo un'ora lo spazio guadagnato sarà minimo. Vive in alta quota. Di lei appare solo un ciuffo verde poichè nasconde il coprpo sottoterra , dove si sviluppa anche per quindici metri. Il cuore e il corpo li tiene nascosti per non doverli donare ad altri. Assomiglia a quel cauto miliardario che si finge povero e nullatenente per paura che un amico bisognoso gli possa chiedere dieci euro. Se la stringi ti dà l'idea di affidamento e a volte tiene. Ma se le stai antipatico, e in un pendio ripido ti aggrappi a lei per tirarti su, ecco che ghignando fa "Crac" e ti molla di sotto.E' proprio una piccola delinquente la muga. Crea figli bevitori il cui destino è annegare immancabilmente nella grappa. Da noi è anche molto praticata l'usanza di raccogliere i germogli di muga nel mese di Maggio e metterli sotto grappa. A dire il vero, mettiamo anche parecchi altri frutti ad affogare in quel liquore: l'importante diceva mia nonna, è avere la "Sgnapa"".
Michelin75