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Caratteristiche
- Facile.
- 7.00h l'intero anello di cui 30' la sola ferrata.
- salita 1200mt di cui 150mt la sola ferrata.
- rifugio Genova
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Media valutazioni
Difficoltà tecniche | 1.3 |
Esposizione | 2 |
Varietà passaggi | 1.3 |
Impegno fisico | 1.9 |
Interesse paesaggistico | 3.8 |
Numero votazioni | 19 |
Links
VALUTAZIONE FERRATA GOOGLE.MAPSSentiero Attrezzato al SASS DE PUTIA
SASS DE PUTIA
segnalato da DAVIDE & RUBEN ONOFRI
PERCORSO STRADALE
Punto di partenza per la breve ferrata del Sass Putia è il passo delle Erbe. Il passo può essere raggiunto con facilità in due modi:
1- Si esce in autostrada a Chiusa di Bressanone,circa 20 km oltre Bolzano viaggiando in direzione del passo del Brennero.Presso Chiusa si trova la strada che risale la Val di Funes. Proprio presso l'abitato di Funes si trova la deviazione,naturalmente asfaltata e ben transitabile in auto,che conduce direttamente al passo delle Erbe.
2- Lungo la statale della Val Pusteria si trova presso Brunico il bivio per la statale della Val Badia. Si risale la Val Badia sino alla frazione denominata "Piccolino" presso S.Martino in Badia. Qui si trova a destra,ben segnalato dai cartelli,il bivio per il passo delle Erbe. La strada che porta al passo è,anche in questo caso,stretta ma ben transitabile. L'ultima frazione prima del passo è Antermoia,splendido paesetto Altoatesino. Dal passo delle Erbe (Würzjoch–1987mt) ammiriamo la strapiombante e repulsiva parete nord del Sass de Putia (Peitlerkofel) non immaginando quanto sia facile la salita della vetta se effettuata dal versante sud. Per giungere in vetta dovremo quindi aggirare completamente la montagna,imbocchiamo quindi la larga carrareccia che conduce in direzione del massiccio.
PERCORSO ATTREZZATO
Gli ultimi 150mt di salita avvengono su rocce ripide e scoscese (I° grado) ma ben attrezzate con una breve e facile ferrata. Funi metalliche fisse guidano nei salti più erti (necessario piede fermo e assenza di vertigini),fino all’uscita sugli ultimi gradoni rocciosi che conducono direttamente alla sommità (2875mt-libro di vetta-3.00h dalla partenza). Da notare il meraviglioso panorama soprattutto in direzione nord verso il crinale principale delle Alpi (Ortles-Palla Bianca-Alpi Aurine-Vedrette di Ries-Gross Glockner).Verso sud ammiriamo i principali gruppi delle Dolomiti (Odle-Sella-Marmolada).
DISCESA
Possibile differente via di discesa:
a ritroso sino alla Forcella di Putia (Peitler Scharte-2357mt): la discesa richiede circa 1.00h dalla vetta. Riprendiamo il nostro anello attorno al Sass de Putia proseguendo verso sinistra in veloce discesa sino al vasto altopiano ondulato dei Prati di Putia (Peitler Wiesen / Pra de Putia). Il sentiero,con deboli saliscendi,diviene comodo con tratti su larga mulattiera. Tra vaste zone prative,fiancheggiamo la malga gestita Ütia de Vaciara salendo poi dolcemente sino alpasso Poma -2111mt-,dove passiamo nuovamente sul versante settentrionale della montagna. Il sentiero piega marcatamente verso sinistra attraversando,sempre con scarsi dislivelli,una rada boscaglia di conifere quindi un canalone ghiaioso per poi raggiungere pressoché in piano la malga Ütia de Goma (2030mt). Completiamo in breve il nostro anello procedendo di nuovo tra i prati sino al punto di ristoro Munt de Fornella (2080mt).In 15',su strada ghiaiata,siamo alla partenza in coincidenza del passo delle Erbe (Würzjoch–1987mt).
CONSIDERAZIONI
Una ferrata breve e senza problemi per chi si sta avvicinando al mondo delle ferrate. Il tratto attrezzato non dura più di mezzora,l'intera escursione richiede invece 7.00h,si tratta come detto di un anello. Splendido e poco noto l'ambiente tra pascoli idilliaci,in uno degli ultimi lembi Dolomitici ancora poco scoperti dal turismo di massa.
Commenti
Fatta dal passo delle Erbe, e unita al giro completo del sass de putia, è una discreta sfacchinata.
Proseguiti dopo la forcella , sul sentiero G. Messner, tutto, e arrivati fino alla Malga Gampen dopo 10 ore di cammino dal Genova/Sass Putia/Sent. Messner/ Malga Gampen.Arrivati appena in tempo per la cena e, dopo cena siamo andati a recuperare parte della nostra roba che avevamo lasciato al Genova, ovviamente con la torcia frontale.
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