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Caratteristiche
- Molto difficile.
- 7.00h ma dipende comunque dalla discesa che si sceglie.
- salita 1300mt di cui 480mt la sola ferrata.
- - rifugio Vazzoler
- capanna Trieste
- frazione di Bastiani - STAMPA
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Media valutazioni
Difficoltà tecniche | 3.7 |
Esposizione | 3 |
Varietà passaggi | 2.5 |
Impegno fisico | 4.3 |
Interesse paesaggistico | 4 |
Numero votazioni | 28 |
Links
VALUTAZIONE FERRATA GOOGLE.MAPSVia Ferrata FIAMME GIALLE
PALAZZA ALTA
segnalata da DANIELE ROSSINI - 2011
PERCORSO STRADALE
Dal paese di Cencenighe-Agordino, si sale alla frazione Bastiani-971mt, arrivando ad un piccolo parcheggio (5/6 posti auto), a lato del quale parte il sentiero n.562 (con indicazioni via ferrata).
AVVICINAMENTO
Dopo un breve tratto su mulattiera si entra nel bosco, dove un ripido sentiero fa guadagnare quota in fretta, e uscendo in un ambiente semiselvaggio, ci troviamo a superare un'insidioso tratto, con qualche spezzone di cavo nei punti più franosi, che ci porta in circa 1.00h all'attacco del primo tratto di ferrata -1300mt ca.-.
LA FERRATA
La via si può suddividere in 4 parti,dato che è intervallata da tratti più o meno lunghi di sentiero,anch'esso molto ripido e franoso. L'inizio fa subito capire di che pasta è fatta questa via, le difficoltà sono in crescendo (grado III+), e il tutto è appesantito dalla lunghezza del percorso,dove esposizione e verticalità sono al top (si sale quasi a picco sul paese di Cencenighe). Si supera un'avancorpo coperto da ciuffi d'erba e mughi,intervallando tratti verticali su placche ed esposti traversi , a tratti più arrampicabili,sino ad uscire,dopo circa 30' (1.30h) su una cengia, dove un lungo tratto di ripido sentiero ci porta, in 30' (2.00h) all'attacco del secondo tratto, il meno impegnativo dei 4, essendo più gradinato e appigliato, il quale in altri 30' (2.30h) porta all'uscita , dove con un breve sentiero arriviamo all'attacco del terzo tratto di ferrata. Qui le difficoltà aumentano con l'aumentare della quota, e dopo una serie di lisce ed esposte placche , si affronta uno spigolo in massima esposizione, dove servono destrezza e forza di braccia, essendo gli appigli molto difficili da trovare. Si comincia ad intravedere la cima della Palazza Alta, anche se la ferrata riserva ancora lunghi ed impegnativi tratti e la stanchezza si fa sentire. Una serie di ripide pareti a picco , porta a superare un'avancorpo , e dopo una serie di placche, si giunge all'uscita del terzo e difficile tratto . Un breve sentiero ci porta ad un masso, dove si hanno 2 possibilità, in funzione dell'energia residua: a destra la via meno impegnativa per la cima, mentre proseguendo sul sentiero si arriva alla base dell'ultimo e più impegnativo tratto della ferrata, un concentrato di difficoltà, visto anche in funzione della stanchezza. Un traverso su liscia roccia , porta su di uno spigolo , superato il quale si arriva alla base di un difficile quanto impegnativo diedro , quindi qualche ultima parete finale porta finalmente in cima-2255mt, dopo 4,30h dalla partenza (soste incluse). La visuale spazia dalla maestosa Moiazza al Civetta, con in primo piano le torri Venezia e Trieste, e già questo ripaga dalla fatica della salita.
DISCESA
Per la discesa, dalla cima si seguono le indicazioni per il rifugio Vazzoler e giunti ad un bivio si presentano 2 possibilità:
- la prima è di ritornare a Bastiani seguendo l'indicazione "I SECH" (indicazione già incontrata in salita, dopo il primo tratto di ferrata, che permetteva la salita alla cima per la via normale). Allo stato attuale questo percorso è però altamente sconsigliato in quanto è ormai piuttosto pericoloso. Si scende all'inizio per un canale che non è estremamente difficile, tuttavia nel tratto seguente si è costretti ad arrampicare in discesa su passaggi di II grado senza alcuna protezione; scendendo sul greto di un torrente si arriva poi su un sentiero stretto e molto scosceso attraverso mughi (pericolo di inciampare nelle radici e cadere) con brevi tratti di cordino che, allo stato attuale, è anche spezzato in vari punti (credo per la caduta di massi)...è una discesa lunga e molto molto faticosa, per di più pericolosa per la mancanza di protezioni.
- seconda e consigliata possibilità è invece quella di proseguire per il rifugio Vazzoler, passando un tratto di sentiero tra i mughi e, dopo 1.00h ca. (5.30h) si arriva in vista di malga Favretti - 1827mt, e deviando a destra, in 45' (6.15h) al rifugio Vazzoler. Dal rifugio si può proseguire per carrareccia-n.555, che agevolmente porta in poco più di 1.00h a Capanna Trieste, ma se si vuole accorciare la discesa si può prendere la scorciatoia, che parte dietro al rifugio (cartello Costa Baga), la quale più ripidamente, ma in 45' ca. (7.00h) porta a ricongiungersi, dopo aver guadato un torrente, con la carrareccia, poco prima della capanna Trieste. Se si sceglie questa via di ritorno, un poco più lunga ma sicuramente più appagante, è opportuno lasciare un mezzo alla capanna, con il quale si superano i 4km di stretta ma asfaltata strada, che giunge a Listolade. Da li si ritorna a Cencenighe e quindi a Bastiani.
Commenti
Percorso molto bello e panoramico con vista impagabile all'arrivo in vetta con il "saluto" del maestoso e bellissimo Civetta!
Ritorno per il bivacco Col Mandro, e qui attenzione: al bivio Cencenighe - Avoscan, se si prende per Avoscan si va a finire a 6 km da Bastiani, e tocca farseli lungo la trafficata strada che porta a Cencenighe, e son altri 300mt di dislivello da fare per arrivare a Bastiani (come possono esistere due paesi con lo stesso nome, Avoscan,nel giro di 6km, non riesco proprio a spiegarmelo).
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