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Caratteristiche

  • Moderatamente difficile
  • 4.30h dal passo Grostè al rifugio Tuckett più eventualmente 1.30h per tornare al rifugio Graffer.
  • 600mt ca. di salita comprensivi dei vari saliscendi.
  • - rifugio Graffer
    - rifugio Stoppani
    - rifugio Tuckett 
    - cabinovia Grostè
  • 0465-44775
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Media valutazioni

Difficoltà tecniche 1.4
Esposizione 2.1
Varietà passaggi 2.3
Impegno fisico 2.8
Interesse paesaggistico 4
Numero votazioni 45
VALUTAZIONE FERRATA GOOGLE.MAPS

Sentiero Attrezzato A. BENINI

VIA delle BOCCHETTE

BY - VIEFERRATE.IT - Agosto 2005

Il tratto più recente del famoso percorso delle Bocchette è il sentiero Benini,terminato nel 1972 e nato come ideale continuazione di quest'ultime anche se non offre le stesse emozioni resta comunque un'ottima passeggiata in quota nel gruppo del Brenta. Gli estremi di questa escursione possono essere considerati il passo Grostè e la Bocca di Tuckett e la seguente relazione descrive l'itinerario con partenza dal passo.

PERCORSO STRADALE

Da Madonna di Campiglio-Tn proseguire per la località Campo Carlo Magno -1640mt- dove si trova la stazione a valle della cabinovia per il Passo del Grostè.

AVVICINAMENTO

A piedi (n.315) o tramite cabinovia si raggiunge,appunto,passo Grostè -2442mt- inoltre è possibile raggiungere prima il rifugio Graffer,e poi il passo,da Vallesinella -1681mt- inizialmente attraverso il bosco poi tramite bel sentiero alpestre in circa 3.00h di cammino. Dal rifugio Stoppani (passo Grostè-stazione a monte 2° tratto cabinovia Grostè) la segnaletica indica la direzione del nostro sentiero n.305 verso la base del massiccio di cima Grostè con sviluppo abbastanza lineare all'interno dell'altipiano carsico racchiuso appunto tra cima Grostè e la Pietra Grande. Si prosegue per circa 20' su terreno detritico sempre ottimamente bollato di rosso dopodichè la traccia diventa un sentiero e piega vistosamente a destra dove con brevi saliscendi porta ad un bivio:  a destra si ritorna al rifugio Graffer mentre proseguendo diritti si continua il sentiero Benini iniziando l'aggiramento del massiccio di cima Grostè e raggiungendo poi proprio il bivio  che permette a discrezione dell'escursionista in circa 1.00h il raggiungimento della cima che non risulta comunque parte del sentiero Benini. Il nostro itinerario prosegue ancora una volta diritto talvolta su sentiero altre volte su sfasciumi  immergendoci così con lo sguardo all'interno della Val Flavona da dove fuoriescono dal terreno impressionanti torrioni rocciosi.

LA FERRATA

Si lascia l'ambiente "lunare" per risalire lungo una prima cengia attrezzata  caratteristica delle Bocchette e come sempre risulta interessante vedere lo sviluppo della via da lontano mentre altri escursionisti la percorrono dopo il nostro passaggio . Questo primo tratto attrezzato termina in discesa alla bella Bocchetta dei Camosci -2784mt- con ottima vista sul gruppo Presanella-Adamello tuttavia questa viene solamente costeggiata in quanto il sentiero riprende subito attraverso numerose cenge   alle pendici della cima Falkner dove una targa metallica indica il punto alto dell'escursione -2910mt- ed una deviazione non così evidente come la precedente di cima Grostè permette il raggiungimento, con facilità ed in pochi minuti, della cima in questione anche se pure in questo caso la deviazione non è parte del sentiero Benini e quindi non obbligatoria. Inizia un lungo tratto in discesa con passaggi attrezzati che sicuramente sarebbero più interessanti se percorsi in senso contrario e quindi in salita    . Al termine della discesa attrezzata una nuova cengia ci allontana dalla parete ed alle nostre spalle è possibile vedere nel suo intero sviluppo il tratto appena disceso . Il terrazzo che sovrasta la Bocca del Tuckett non è lontano, alcuni brevi passaggi attrezzati di 2-3 metri assicurano le cenge  nei tratti più esposti ed a volte un pò franosi fino a scendere definitivamente con sentiero a zig-zag ed alcune roccette attrezzate con staffe metalliche il terrazzo della Bocca Alta di Vallesinella -2875mt- dove è ben visibile in basso il rifugio Tuckett.

RITORNO

Il terrazzo è una grande distesa di massi bianchi sui quali tracce di vernice rossa ed un paletto con segnaletiche indicano le 2 possibili soluzioni per concludere l'escursione.
1- Aggirare a sinistra la Cima Sella e scendere tramite scalette ed alcuni passaggi attrezzati alla Bocca di Tuckett dove è poi necessario perdere quota lungo il canalone innevato fino al rifugio.
2- Scendere in circa 1.00h al rifugio Tuckett tramite il sentiero Dallagiacoma -n.315- seguendo inizialmente i numerosi ometti e bolli rossi presenti sul terrazzo per iniziare poi una ripida discesa su pendio scivoloso e poi su roccette attrezzate  fino ad incrociare il sentiero derivante dal canalone del Tuckett. Da notare che questo sentiero non è, al momento della relazione, indicato sulla segnaletica presente alla partenza dello stesso come "Dallagiacoma" bensì più semplicemente è indicata la direzione per il rifugio Tuckett.

Commenti   

-1 #16 Diana Ungaretti 2022-08-04 15:37
Percorso il 01/08/2'22 direzione Groste' Tuckett. Sentiero attrezzato privo di difficolta', zero neve in bocca di Tuckett (purtroppo non bene per la salute del nostro pianeta). Consiglio la discesa per bocca di Tuckett anziche' il Dellagiacoma in quanto quest'ultimo altro non e' che una via di fuga, in pratica si taglia l'ultima parte del giro che a mio avviso e' anche la piu' bella! Da non sottovalutare la lunghezza del giro (7 ore con minime soste) soprattutto se si deve prendere l'impianto del Groste'(alle 17 ultima corsa).
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+1 #15 Vale 2021-08-20 15:35
Percorso il 19/08/2021. Sentiero piuttosto semplice, vale la pena di salire anche su Cima Falkner visto che è proprio a portata di mano. La variante 1 per il rifugio Tucket è su un nevaio/ghiaccio per questo sono consigliati i ramponi (no ramponicini) anche d'estate.
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+1 #14 Ivan 2018-08-30 11:56
Percorso il 26/08/2018 da passo grosté a rif. Tuckett, via bocca di Tuckett. Sconsiglio il percorso inverso perché la salita alla bocca di Tuckett è lunga e scomoda (causa il fondo, costituito da breccino che frana sotto i piedi). Ottimo sentiero, ottimamente attrezzato. Con il tempo buono vale la pena percorrerlo "fino in fondo", ossia non deviare per il Della Giacoma, così da affrontare la parte più esposta, con scale, e scendere alla bocca di Tuckett. Non riscontrata presenza di neve o ghiaccio sul percorso.
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+2 #13 Nicola 2018-07-09 19:46
Percorsa il 07/2018 Ferrata percorsa dal Tuckett al Grostè. Direzione che consigliamo in quanto ci si può godere la ferrata quasi tutta in salita evitando lunghe ed estenuanti discese (vedi discesa alla bocca di Tuckett o dal Dalla Giacoma). La ferrata in sè risulta mediamente facile, per quanto il percorso sia abbastanza lungo.
Richiesti sicuramente passo sicuro e confidenza con l'esposizione.
Pur avendola percorsa all'inizio di Luglio raccomandiamo di portarsi dei ramponi per superare alcuni passaggi ancora innevati.
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+4 #12 Ruggero 2017-08-05 17:51
Percorsa il 05/08/2017. La ferrata non è tecnicamente difficile. Si tratta di qualche salita e qualche cengia mai eccessivamente esposta. Il verso migliore per percorrerla è dal Tuckett a Grostè così da avere tutta la ferrata in salita. Il paesaggio è sempre grandioso e appagante Delle 4 ore e mezza di camminata.
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+3 #11 Emil 2016-09-25 21:50
Percorso 25/08/2016; l'itinerario descritto in questa pagina non è corretto. Il senso giusto del sentiero è dalla bocca del Tucket al rifugio Graffer, per affrontare tutti i tratti attrezzati in salita e non scomodamente e difficilmente in discesa se affrontati nel senso contrario..soprattutto la calata con 200mt di dislivello esposta e impegnativa con scale e funi verticali alla bocca del Tuckett.. se invece si decide di evitare quest'ultimo tratto percorrendo il sentiero DellaGiacoma allora ha senso anche la direzione da Rif.Graffer a Rif.Tuckett. Comunque ferrata lunga impegnativa ed esposta tanto quanto le Bocchette Centrali.
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+5 #10 Federica Chiara Codegoni 2015-01-23 00:00
Percorsa il 25/08/2014. E' un sentiero attrezzato privo di difficoltà tecniche, un po' esposto in corrispondenza della Bocca di Tucket, ma attrezzato con scale. Lungo il percorso abbiamo unito la salita alla Cima Falkner, dalla quale si gode uno splendido panorama.
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-1 #9 Marco Galas 2015-01-23 00:00
22/08/2011 Ottimo giro per famiglie. Se allenati da abbinare a Bocchette Alte, se si dorme in rifugio si può continuare ancora e fare le Centrali per poi andare in rifugio.
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+1 #8 Flavio Girardi 2015-01-23 00:00
21/07/2011 Non difficile ma se non si cerca a tutti i costi l'aspetto tecnico estremo ci si accorgerà che i panorami sono splendidi. Nel corso del tragitto si intravvedono scorci del Lago di Molveno via via sempre più ampi fini ad un terrazzo, poco prima della fine della ferrata, che sembra fatto apposta per rimirare le sue acque di colore verde smeraldo (nelle giornate soleggiate). Confermo che la discesa lungo il Dellagiacoma è senza fine: può mettere in difficoltà anche ginocchia robuste!.
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+2 #7 Valentino Stablum 2015-01-23 00:00
10/07/2011 Il sentiero è un pò particolare... c'è spesso la nebbia e la difficoltà è bassa.
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