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Caratteristiche

  • Moderatamente difficile con difficoltà variabile in relazione della situazione neve-ghiaccio nei canalini in ombra racchiusi tra le Bocchette.
  • - 4.00h solo ferrata.
    - 45' dal rifugio Alimonta all'attacco.
    - 1.00h Bocca Tuckett-rifugio Tuckett.
  • 700mt ca. con alcuni saliscendi.
  • - rifugio Vallesinella
    - rifugio Casinei
    - rifugio Tuckett  
    - rifugio Alimonta
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Media valutazioni

Difficoltà tecniche 2.2
Esposizione 2.7
Varietà passaggi 2.4
Impegno fisico 3.7
Interesse paesaggistico 4.7
Numero votazioni 56
VALUTAZIONE FERRATA GOOGLE.MAPS

Via Ferrata delle BOCCHETTE ALTE

VIA delle BOCCHETTE

BY- VIEFERRATE.IT-Luglio 2003

PERCORSO STRADALE

Da Madonna di Campiglio-Tn raggiungere la vicina località Vallesinella (5km) tramite strada stretta ma asfaltata fino ad un grande parcheggio,di solito a pagamento,dove si trova anche l'omonimo rifugio Vallesinella.

AVVICINAMENTO

Prendere il segnavia n.318 che in circa 50' di sentiero nel bosco porta al rifugio Casinei (1825mt). Qui si trova un primo bivio dove a sinistra si procede in direzione Tuckett mentre a destra i rifugi Brentei-Alimonta. Procedendo in direzione Brentei il sentiero si "apre" sulla valle del Brenta ed a circa 2000mt troviamo un ulteriore bivio dove deviando a sinistra si procederebbe nuovamente per il rifugio Tuckett (2272mt) e splendida vista sul castelletto di Brenta, continuando invece per il nostro sentiero, oltre ad ammirare alle nostre spalle gran parte del gruppo Adamello (Carè Alto-Presanella)  si arriva al rifugio Brentei in 1.15h (2.30h da Vallesinella) a quota 2182mt, da qui con ulteriore sentiero di circa 1.00h si prosegue per la tappa di partenza delle Bocchette Alte: il rifugio Alimonta a 2580mt. Ci si allontana dal rifugio in direzione della Bocca d'Armi inizialmente su sentiero piano tra grossi massi poi spostandosi sulla sinistra della conca ed iniziando a salire lungo una traccia su terreno ghiaioso abbastanza ripido ed affannoso fino ad un bivio dove a destra si proseguirebbe per la Bocca d'Armi e quindi le Bocchette Centrali mentre a sinistra (cartello bianco-rosso) si sale verso l'enorme parete rocciosa della Vedretta degli Sfulmini che poi si costeggia su comoda cengia  fino alle prime facili roccette attrezzate  che ancora non rappresentano il vero attacco delle Bocchette Alte, attacco che però non tarda ad arrivare in quanto dopo pochi metri di salita si trova la targa d'inizio  e la prima delle varie scale con cui è attrezzata questa via.

LA FERRATA

Superata la prima scala si guadagna quota rapidamente su fondo detritico e costantemente in ombra   mentre alle spalle è possibile vedere, situata alla nostra altezza, la Bocca degli Armi dalla quale si accede alle Bocchette Centrali . Si continua a salire non troppo affannosamente, la traccia è ben segnalata e dopo circa 1.00h dal rifugio Alimonta si arriva sul pianoro detritico  situato ai piedi della spalla nord di Cima Molveno (2700mt ca.). Godersi il panorama è d'obbligo prima di iniziare il sentiero Umberto Quintavalle (n.323) in discesa con esposta scala iniziale  e successivi brevi passaggi attrezzati di tutto rispetto da affrontare con particolare cautela fino alla gelata Bocca bassa dei Massodi tra lo spallone dei Massodi e Cima Molveno da attraversare con la dovuta attenzione visto l'intaglio di ghiaia o neve lungo il quale si cammina e che in caso di ghiaccio richiede l'assicurazione dei più timorosi con una decina di metri di corda visto che il tratto in questione non è attrezzato. Superati questi pochi metri un pò delicati ci si trova su una stretta ed espostissima cengia attrezzata  dove è eventualmente possibile abbandonare la via e scendere in direzione del rifugio Brentei (indicazione) o verso il rifugio Alimonta tramite l'aereo sentiero Oliva Detassis; volendo invece continuare per le Bocchette Alte ci si trova d'innanzi ad una lunga serie di scalette metalliche    che aiutano a risalire lo strapiombante spallone dei Massodi interrotte ogni tanto da alcuni comodi pulpitini panoramici . Inizia il sentiero Mario Coggiola in direzione della Bocca Alta dei Massodi a tratti su cengia in lieve salita   a tratti superando in divertente arrampicata roccette attrezzate  fino all'ampio pianoro detritico dei Massodi grandioso balcone panoramico. Davanti a noi la Bocchetta Alta e Bassa (2790mt) dei Massodi ben attrezzate  raggiungibili non prima di aver superato in discesa la lunga e verticale "Scala degli Amici" . Le Bocchette dei Massodi si superano con tranquilli passaggi in arrampicata sempre assicurati e nei punti più verticali con brevi scalette . In quest'ultimo tratto può diventare un pò difficoltosa la progressione nel caso in cui si incontrino gruppi di escursionisti provenienti dal Tuckett. Eccoci ai piedi della spettacolare parete sud di Cima Brenta  punto di maggior altezza del percorso (3020mt ca.) e dove è consigliabile riposare prima di iniziare un lungo tratto su cenge esposte che in vari occasioni "tagliano" franosi canalini e dove spesso è facile trovare tratti innevati come si intuisce anche dalle attrezzature di sicurezza talvolta fissate in alto rispetto al classico posizionamento per scorrimano proprio per la probabile presenza di cumuli di neve ghiacciata . In effetti per quanto riguarda le Bocchette sono proprio questi eventuali ostacoli le vere difficoltà che si possono incontrare che però sono difficili da documentare in quanto lo stato di innevamento cambia di mese in mese,stagione in stagione. Superato comunque il canalino innevato in questione ci si trova immediatamente in salita lungo una nuova scala   e si raggiunge nuovamente la cengia lungo la quale si procede per vari minuti mantenendosi in quota fino a raggiungere, a nord,un tratto in discesa su terreno misto roccia ghiaia che in circa 30' porta alla parte alta della Bocca di Tuckett e punto panoramico verso l'omonimo rifugio. La calata verso la Bocca è abbastanza affannosa si sviluppa su sentiero franoso,perde rapidamente quota superando i tratti più ripidi con alcune brevi scalette ,l'inizio del nevaio è sotto di noi ed in altri 30' si arriva alla forcella  dove è possibile riposare prima di iniziare la discesa .

DISCESA

Inizialmente e per circa 100mt di dislivello si procede sempre con passo nella neve per circa 30' ci si trova ad affrontare la discesa tra massi instabili e ghiaia misto ghiaccio fino a circa 20' dal rifugio quando una evidente traccia porta sulla destra del canale in lieve salita fino a portarsi al di fuori del canale stesso e procedere così con maggiore tranquillità e sicurezza verso l'ormai vicino rifugio Tuckett-Quintino

CONSIDERAZIONI

Affrontando il canale del Tuckett sarebbe utile anche,se non sempre indispensabile,avere in dotazione almeno i ramponi se non altro per rendere meno faticosa la progressione sia essa fatta in salita che in discesa. Come già specificato nella relazione prestare attenzione,lungo la ferrata,ai canalini innevati soprattutto ad inizio stagione. Così come le Bocchette Centrali,anche le Alte possono essere fatte nella direzione contraria rispetto alla relazione.

Commenti   

+2 #42 Federico 2020-08-21 12:44
Percorsa il 17/08/2020. Partiti dall'Alimonta alle 7 del mattino, prima delle 12 eravamo al Tuckett per il meritato ristoro. La ferrata non ha difficoltà tecniche, ma va sempre tenuto conto di dove ci si trova (sempre attorno ai 3.000 metri di quota) e che alcuni punti sono senza sicurezza (necessario un passo fermo!). Impagabile la visuale dallo spallone del Massodì, nuvole permettendo. Partendo presto al mattino si riescono ad evitare un po' di incroci in salita dal Tuckett nei punti che sarebbero più caotici (tipo la Scala degli Amici). Per la discesa (e la salita) dalla bocca del Tuckett all'omonimo rifugio, assolutamente necessari i ramponcini per essere in piena sicurezza ed evitare patimenti inutili.
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+2 #41 Alessandro T. 2018-08-23 19:46
Percorsa il 20/08/2018 partendo dal rifugio Stoppani abbinando quindi la ferrata Benini. E' stata la mia prima ferrata e devo dire di non aver avuto enormi difficoltà. A livello fisico il giro che ho fatto io con ritorno alla malga Vallesinella è stato parecchio impegnativo e coperto in circa 11 ore. Per la sola ferrata delle bocchette abbiamo impiegato 4 ore e 30 come da segnavia. Vista meravigliosa che ripaga sicuramente lo sforzo. Nessun problema di neve.
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+9 #40 Ruggero 2017-08-22 07:12
Percorsa il 20/08/17. Attrezzatura buona ma forse un po' essenziale. La ferrata non è particolarmente difficile da un punto di vista tecnico e io l'ho trovata solo moderatamente esposta (le cenge sono sì sospese nel vuoto, ma abbastanza ampie e attrezzate). Da considerare l'impegno fisico: un continuo sali-scendi per 4 ore (a passo spedito) oppure 6 ore a passo tranquillo.
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-61 #39 Luca Chilovi 2017-07-28 07:48
Percorse il 27/07/2017 per la prima volta le Bocchette Alte + Bocchette Centrali con un amico. Partiti dal parcheggio di Vallesinella alle 07.00 la mattina, in 1.45 h passando per il Rif. Tucket siamo arrivati all'attacco delle Bocchette Alte, sul tracciato abbiamo incontrato poca gente solo 3/4 persone, completate in circa 2 h abbiamo poi proseguito per le Bocchette Centrali trovando sul percorso all'incirca 30 persone (principalmente tedeschi), quest'ultime completate in 1 h.
Bella giornata in montagna ed ottima compagnia conclusa con pranzo al Rif. Tosa Pedrotti e scesa poi da Brentei in direzione Vallesinella. Consiglio di farle infrasettimanalmente.
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+12 #38 Bernardo Faganello 2016-08-15 17:04
Percorsa il 13/08/2016 in 10 ore (con la calma a godersi il panorama indimenticabile)con due fidanzatini modenesi Luca e Giulia trovati occasionalmente che mi hanno fatto compagnia con le mie stesse idee (godersi il panorama) i quali ringrazio anche qui per la loro pazienza (io ho 70 anni e loro giovani) per me una delle piu' belle ferrate fatte finora. Da rifare!
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-8 #37 Marco Zabotti 2016-08-08 19:23
Percorsa il 06/08/2016 fatta dal Vallesinella via Tuckett e arrivo al rif.Alimonta. Attrezzature ottime , peccato per le tante scale. circa 7 ore.
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+5 #36 Nicola Cariello 2015-09-16 12:42
Percorsa il 29/08/2015 con partenza dal Tuckett ed arrivo al Brentei tramite la Detassis..... che dire, un'esperienza unica, resa ancora più bella dal clima (perfetto, non una nuvola) e dal fatto che l'ho percorsa con mio suocero, "scalatore" di più di 70 anni.... Panorami fantastici, ferrata divertentissima e bellissima.... sensazioni uniche. Il raggiungimento della sella del tuckett l'abbiamo fatto senza ramponi, ma consiglio a tutti di portarli (soprattutto a chi è alle prime armi). Da non sottovalutare la discesa per la Detassis.... una serie infinita di scale che copre il dislivello dal Massodì fino alla Bocca dello stesso (circa 350mt di dislivello.... tutto scale). Ovviamente molto trafficata, con una sosta di circa 15 min prima di poter attaccare la scala degli Amici (bellissima). Attrezzature in ottimo stato. Che dire... un'esperienza meravigliosa, su una ferrata MITICA. Consigliatissima per tutti, a patto di non soffrire di vertigini ed essere avvezzi alla fatica (7 ore)
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+2 #35 Mario 2015-09-14 14:10
Percorsa il 13/09/2015 con un amico concatenata alla ferrata delle bocchette centrali. Siamo partiti al mattino dal rif. Croz dell'Altissimo passando per il Pedrotti e da li in ferrata fino alla bocca del Tuckett per poi ridiscendere fino al rif. Croz con sentiero n°322 il tutto in 10 ore. Un giro fantastico che consiglio a tutti sia per l'impegno nei vari passaggi della ferrata, appesantiti dalla presenza di neve caduta pochi giorni prima (circa 10-15 cm), e sia per lo stupendo panorama che offre.
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+6 #34 Stefano Mazza 2015-09-01 18:46
Percorsa il 30/08/2015 Partenza e arrivo a Vallesinella. Tempo impiegato per l'intero percorso 9h.Seguito il senso consigliato da Alimonta a Tucket, ha il vantaggio di una salita graduale,di essere sempre in ombra fino all'attacco e il nevaio al Tucket fatto in discesa non necessita di attrezzature. Incrociato pochissime persone. Spettacolare e con scenari sempre diversi.
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0 #33 Paola Simone 2015-01-23 00:00
Percorse per la seconda volta in data 16/08/2013 concatenandole con le Bocchette Centrali (da Tuckett a Pedrotti). Semplici, ma con panorami mozzafiato. C'era pochissima gente (strano) quindi in 8 ore comode ce l'abbiamo fatta (buon allenamento). Nevaio del Tuckett al mattino in salita ghiacciato, ma percorso senza ramponi o picozze. Vedretta degli sfulmini superata assolutamente senza difficoltà grazie ad una traccia che ci ha permesso di tagliare un bel po' il nevaio. Consigliata a tutti quelli che allo sforzo fisico preferiscono godere di vista spettacolare.
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